I tanti volti del tycoon: Donald Trump punta (anche) al settore fintech
A dieci giorni dall’insediamento di Donald Trump come presidente alla Casa Bianca e dopo aver ribadito da più parti il suo sostegno alle politiche pro-cripto, la Trump Media&Technology Group (TMTG) ha annunciato che intende investire 250 milioni di dollari in operazioni il cui scopo sarà quello di diversificare le proprie disponibilità liquide, che alla chiusura dell’anno precedente superavano i 700 milioni di dollari. Ma l’intento della strategia sarà anche quello di inglobare negli investimenti voci come le criptovalute e i servizi finanziari. Cos’è la TMTG Un annuncio che ha permesso al valore della quota di maggioranza detenuta da Trump nella società di superare i 257 milioni di dollari. Attualmente la fetta di azioni riservata al tycoon è di 114.750.000 azioni detenute in un trust revocabile gestito dal figlio Donald Trump Jr, e vale più di 3,7 miliardi di dollari. La TMTG gestisce la piattaforma del social media Truth, dal quale spesso il tycoon ha lanciato messaggi durante la sua campagna elettorale. Inoltre gestisce anche un servizio di streaming televisivo e ha tentato senza successo di acquistare Bakkt, una piattaforma di trading di criptovalute, lo scorso novembre. Il suo amministratore delegato è Devin Nunes, presidente del comitato consultivo di intelligence del presidente ed ex membro repubblicano del Congresso. Finanza 29 Gennaio 2025 Trump Media lancia il marchio di servizi finanziari Truth.Fi La società ha affermato che prevede di lanciare prodotti e servizi, compresi i propri veicoli di investimento, entro la fine… 29 Gennaio 2025 servizi finanziari Trump Media Guarda ora Il ramo di investimento di Trump Media si chiamerà Truth.Fi in collaborazione con Charles Schwab inizierà a lanciare operazioni di investimento dopo che “saranno state ottenute tutte le necessarie approvazioni da parte degli enti di regolamentazione finanziaria” come è riportato all’interno dei documenti depositati alla SEC. Resta certo, comunque, che il 2025 sarà l’anno in cui questi strumenti vedranno la luce. In particolare le operazioni si concentreranno su “società americane di crescita, produzione ed energia, nonché investimenti che rafforzano la Patriot Economy”. I tanti volti del ritorno di Trump L’espansione di Trump Media nel settore dei servizi finanziari è solo l’ultimo dei tanti volti della seconda era Trump. Un volto che concentra, per quanto riguarda i provvedimenti di natura strettamente finanziaria, sulle cripto e la fintech, tanto che lo stesso Trump ha deciso di rendere gli USA la “capitale delle criptovalute del pianeta” e ad allentare le restrizioni al ramo dei servizi finanziari semplificando le normative che regolano il settore. Un primo esempio si è visto pochi giorni prima dell’insediamento di Trump con il lancio di due cripto meme che avevano come protagonisti il presidente e sua moglie Melania, iniziativa che e che ha prodotto guadagni sulla carta di miliardi di dollari per la Trump Organization e le sue affiliate. Economia 28 Gennaio 2025 Il fenomeno delle meme coin tra rischi e curiosità La caratteristica principale è quella di trarre ispirazione da fenomeni popolari di Internet, della cultura pop ed altre figure famose
A dieci giorni dall’insediamento di Donald Trump come presidente alla Casa Bianca e dopo aver ribadito da più parti il suo sostegno alle politiche pro-cripto, la Trump Media&Technology Group (TMTG) ha annunciato che intende investire 250 milioni di dollari in operazioni il cui scopo sarà quello di diversificare le proprie disponibilità liquide, che alla chiusura dell’anno precedente superavano i 700 milioni di dollari. Ma l’intento della strategia sarà anche quello di inglobare negli investimenti voci come le criptovalute e i servizi finanziari.
Cos’è la TMTG
Un annuncio che ha permesso al valore della quota di maggioranza detenuta da Trump nella società di superare i 257 milioni di dollari. Attualmente la fetta di azioni riservata al tycoon è di 114.750.000 azioni detenute in un trust revocabile gestito dal figlio Donald Trump Jr, e vale più di 3,7 miliardi di dollari. La TMTG gestisce la piattaforma del social media Truth, dal quale spesso il tycoon ha lanciato messaggi durante la sua campagna elettorale. Inoltre gestisce anche un servizio di streaming televisivo e ha tentato senza successo di acquistare Bakkt, una piattaforma di trading di criptovalute, lo scorso novembre. Il suo amministratore delegato è Devin Nunes, presidente del comitato consultivo di intelligence del presidente ed ex membro repubblicano del Congresso.
Il ramo di investimento di Trump Media si chiamerà Truth.Fi in collaborazione con Charles Schwab inizierà a lanciare operazioni di investimento dopo che “saranno state ottenute tutte le necessarie approvazioni da parte degli enti di regolamentazione finanziaria” come è riportato all’interno dei documenti depositati alla SEC. Resta certo, comunque, che il 2025 sarà l’anno in cui questi strumenti vedranno la luce. In particolare le operazioni si concentreranno su “società americane di crescita, produzione ed energia, nonché investimenti che rafforzano la Patriot Economy”.
I tanti volti del ritorno di Trump
L’espansione di Trump Media nel settore dei servizi finanziari è solo l’ultimo dei tanti volti della seconda era Trump. Un volto che concentra, per quanto riguarda i provvedimenti di natura strettamente finanziaria, sulle cripto e la fintech, tanto che lo stesso Trump ha deciso di rendere gli USA la “capitale delle criptovalute del pianeta” e ad allentare le restrizioni al ramo dei servizi finanziari semplificando le normative che regolano il settore. Un primo esempio si è visto pochi giorni prima dell’insediamento di Trump con il lancio di due cripto meme che avevano come protagonisti il presidente e sua moglie Melania, iniziativa che e che ha prodotto guadagni sulla carta di miliardi di dollari per la Trump Organization e le sue affiliate.
In una nota il CEO del Trump Media & Technology Group, Devin Nunes ha dichiarato “Abbiamo iniziato creando una piattaforma di social media per la libertà di parola, abbiamo aggiunto un servizio di streaming TV ultraveloce e ora ci stiamo spostando verso prodotti di investimento e finanza decentralizzata”. Lo stesso Nunes, che è anche un ex membro repubblicano de Congresso, ha aggiunto “Lo sviluppo di veicoli di investimento American First è un altro passo avanti verso il nostro obiettivo di creare un ecosistema solido attraverso il quale i patrioti americani possano proteggersi dalla minaccia sempre presente di cancellazione, censura, debanking e violazioni della privacy commesse da Big Tech e aziende woke”.
Le conseguenze di una scelta mirata
Le dichiarazioni, però, oltre a avere conseguenze sul fronte finanziario con un rialzo generalizzato delle monete virtuali probabilmente solleveranno ulteriori preoccupazioni sui conflitti di interesse in merito alla seconda amministrazione Trump dal momento che il tycoon, in qualità do presidente è anche a capo degli organismi di regolamentazione di questi settori da parte del governo federale.
Molti repubblicani inoltre, hanno lamentato recentemente un trattamento discriminatorio da parte delle banche verso alcuni conservator, tesi di cui si è fatto portavoce lo stesso Trump durante una sua apparizione al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, in cui accusava Bank of America e il CEO Brian Moynihan di escludere i repubblicani da alcune operazioni di investimento.
“Spero che inizi ad aprire la tua banca ai conservatori perché molti conservatori si lamentano del fatto che le banche non consentono loro di fare affari, e questo include un posto chiamato Bank of America”, ha detto Trump. Accusa che il presidente ha rivolto anche a Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti per patrimonio. “Tu, Jamie e tutti quanti, spero che aprirete le vostre banche ai conservatori perché quello che state facendo è sbagliato”, ha detto Trump.
Il paradosso e le accuse di de-banking
Il riferimento è a quanto avvenuto l’anno scorso quando un gruppo di procuratori generali ha presentato una denuncia sostenendo che le istituzioni stavano discriminando i clienti in base ad affiliazioni religiose e politiche. Le accuse di de-banking si sono poi diffuse anche nella comunità delle criptovalute che durante la campagna elettorale si è schierata nettamente a favore di Trump.
Un ultimo paradosso, per quanto riguarda i possibili conflitti di interesse, arriva dal fatto che la nuova società di servizi finanziari di Trump potrebbe diventare diretto concorrente di Elon Musk, stretto consigliere e collaboratore del presidente Trump, il quale, recentemente, ha annunciato un accordo con Visa per una serie di servizi finanziari da offrire sul suo social X.
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