Ferrari, Hamilton a Fiorano con la SF-23: “da nemico a uno di noi”

Nel circuito di Fiorano, Hamilton e Ferrari scrivono una nuova pagina della storia del motorsport. Poco dopo le ore 9, il 7 volte campione del mondo di F1 ha calcato per la prima volta la pista della rossa, ufficializzando il suo matrimonio con il Cavallino Rampante. Il rombo del 6 cilindri turbo ibrido 066/12 ha alzato la nebbia che avvolgeva Maranello sino ai primi giri dell’inglese, scaldando al contempo il cuore degli oltre 1000 tifosi accorsi sull’iconico ponte della località modenese. Entriamo ora nel dettaglio della giornata trionfale del Re Nero a bordo di una monoposto italiana.

Il primo storico giro è stato quello che possiamo definire un classico in-out, con gomme da bagnato, per precauzione, su una pista umida e scivolosa. Presa confidenza con la pista ed effettuati i primi aggiustamenti alla vettura, Hamilton è sceso nuovamente in pista con gli pneumatici Medium. In questo stint, Lewis ha percorso circa 12 tornate, aumentando il passo in maniera progressiva con l’aumentare della temperatura nelle gomme. Una mossa che gli ha consentito di acquisiti più riferimenti con il layout del tracciato. Il britannico ha alternato giri push a tornate di cool down.

Solo nell’ultima fase di questo primo run, il talento originario di Stevenage ha effettuato 3 passaggi spinti di fila, dove il riscontro cronometrico migliore regista 59,4s. Prima di rientrare in garage arriva una prova di partenza, non perfetta essendo la prima, e poi una successiva riunione con gli ingegneri per offrire un feedback legato all’handling della SF-23. Il terzo stint del 7 volte campione del mondo di F1 è iniziato dopo 53 minuti di sosta ai box. Un debrief parecchio sostanzioso, dove è stato, tra le altre cose, modificato il set-up do base della vettura su precise indicazioni dell’inglese.

Ferrari, Hamilton omaggi i tifosi portando al limite la SF-23 a Fiorano

L’auto italiana col numero 44 montava gomme Hard, in questo caso, non ideali sulla pista umida. Nel frattempo, messi da parte due passaggi, arriva la pioggia a rompere un po’ le uova nel paniere, come si suol dire. Per questo i riscontri sono risultati piuttosto lenti per Hamilton, con diverse prove inerenti il limitatore da utilizzare in corsia box e varie mappature legate al sistema ibrido. L’inglese ha avuto particolari problemi in trazione, accusando parecchio sovrasterzo e pattinamento nelle fasi di accelerazione. Solo 3 giri per il campione ex Mercedes, con tempi di poco conto e oltre il minuto e 10.

Il quarto stint ha avuto inizio alle 10:40, sempre con le Pirelli a banda bianca. Lewis ha percorso altri 10 giri, portando l’ammontare totale a circa 26. In questo run il ritmo si è alzato notevolmente, con il britannico che ha chiaramente cercato il limite della vettura modenese. Ecco perché non sono mancati diversi bloccaggi e qualche lungo, in particolare nelle curva 1 e alla 9, il tornantino più stretto del circuito. Inoltre, Hamilton ha avuto l’occasione di utilizzare il DRS nel rettilineo principale testando il sistema che aziona l’ala mobile per abbattere la resistenza all’avanzamento.

Con il passare delle tornate, il pilota di origine caraibica ha modificato il suo stile di guida. Ha sfruttato una pista che si è asciugata in maniera progressiva, Lewis, riuscendo a limitare, sino ad annullarlo, il tedioso sovrasterzo in uscita dal tornantino. Un aspetto che ha fornito la possibilità di spingere maggiormente con i tempi che sono scesi sensibilmente limando più di 5 secondi per giro. Prima di tornate nel garage di Fiorano sono andate in onda ulteriori prove di partenza per testare il sistema concernete lo stacco frizione. Il quinto ed ultimo run di Hamilton è stato molto più corto.

Parliamo di solo 3 giri per completare un programma di circa 100 km. Le gomme montate erano sempre le Hard, dove Lewis si è goduto il calore del pubblico assiepato attorno alla pista. Si è conclusa così la prima giornata da ferrarista per il britannico, che al termine dei test si è recato verso i tifosi accalcati alle reti per salutarli. Sicuramente l’emozione è stata parecchia anche per l’inglese, davanti ad un tifo che non si vede da nessun’altra parte al mondo. Dall’altra parte, possiamo dire che anche per lui si è realizzato un sogno che aveva sin da bambino: correre con una macchina rossa, la Ferrari.

Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – Zander Arcari – @berrageiz