F1 | Antonelli, sei fortunato: quanti piloti bocciati all’esame della patente

Essere tra i piloti più forti del mondo e correre in F1 non vuol dire passarla liscia all’esame della patente: Antonelli promosso, ma quanti bocciati! Andrea Kimi Antonelli ha conseguito la patente di guida, ma quanti altri piloti di F1 sono stati bocciati all’esame! Essere dei maghi del volante e... L'articolo F1 | Antonelli, sei fortunato: quanti piloti bocciati all’esame della patente proviene da F1ingenerale.

Gen 27, 2025 - 22:01
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F1 | Antonelli, sei fortunato: quanti piloti bocciati all’esame della patente

Essere tra i piloti più forti del mondo e correre in F1 non vuol dire passarla liscia all’esame della patente: Antonelli promosso, ma quanti bocciati!

Andrea Kimi Antonelli ha conseguito la patente di guida, ma quanti altri piloti di F1 sono stati bocciati all’esame! Essere dei maghi del volante e sfrecciare sui tracciati più famosi del mondo non è garanzia di successo. Anzi, in alcuni casi, può persino complicare le cose. Diversi piloti dell’attua griglia – e non solo – hanno raccontato aneddoti curiosi e, talvolta, sconvolgenti.

F1 | Antonelli, sei fortunato: quanti piloti bocciati all'esame della patente
Esame della patente, Antonelli un caso “raro”: quanti piloti di F1 sono stati bocciati – PH: Mercedes AMG F1

Guidare su pista e guidare su strada pubblica, neanche a dirlo, sono faccende ben diverse. Lo dicono quasi tutti i piloti che hanno confessato le loro peripezie ai tempi dell’esame di guida. Lo stress prende facilmente il sopravvento, complicando una pratica che spesso è tutt’altro che una semplice formalità. Lo sanno molto bene, ad esempio, i due attuali piloti del Cavallino Rampante.

Charles Leclerc, in particolar modo, odiava le stradine del Principato: “Sentivo una pressione pazzesca, e poi Monaco è davvero complicata, con tutte quelle macchine e le persone” (PitStop Podcast). Sensazioni condivise da Lewis Hamilton: “Il mio esame è stato snervato, ho dovuto farlo su strade che non conoscevo. Ero nervosissimo” (Archie Hamilton su YouTube).

“Ho superato l’esame, ma solo per grazia”

Non solo il duo di Maranello, anche la nuova coppia Red Bull ha avuto i suoi grattacapi all’esame della patente. Liam Lawson, fresco di contratto con la scuderia di Milton Keynes, confessa: “Sarà onesto, il test l’ho superato, ma non avrei dovuto. Mi erano concessi tre errori gravi e io ne commisi quattro. Uno di questi è stato togliere entrambe le mani dal volante!” (F1.com).

Una simile fortuna è toccata anche all’ormai quattro volte campione del mondo Max Verstappen. L’olandese ha esordito in Formula 1 ben prima di diventare maggiorenne e prendere la patente di guida. Al momento dell’esame, racconta, mancò una precedenza: “Il mio esaminatore non era contento, ma fortunatamente l’ho passato. Sarebbe stato abbastanza imbarazzante farmi bocciare” (The Times).

Eroi del volante… Ma solo in F1

Vincere in Formula 1 non è cosa per tutti. Le abilità richieste per centrare un successo sono roba per pochi, grandi esperti del volante. Eppure, sbagliare è umano. Chiedetelo a George Russell, bocciato all’esame di guida: “Credeva che essere un grande pilota bastasse – racconta suo padre – Fu bocciato al suo primo tentativo e se la prese con l’esaminatore“.

Anche Lando Norris non ha avuto vita facile. Il britannico, potenziale favorito alla vigilia della stagione 2025, è stato bocciato persino all’esame teorico: “Non mi sono mai sentito così triste in vita mia. Mi sembrava che in quel momento ci fosse il bisogno di avere più cervello ed è proprio questo che mi aveva messo in difficoltà. Trovo più spaventoso guidare su strada che in Formula 1” (Made With Love Podcast).

Persino il prossimo promesso sposo alla Ferrari, Oliver Bearman, ha avuto il suo bel daffare all’esame di guida. Al suo primo tentativo, difatti, è stato bocciato: non fermarsi ad un rosso, d’altronde, è un errore assai grave.

Guidare su strada? Roba da dilettanti

Okay, non proprio tutti i piloti di Formula 1 hanno problemi alla guida di un’utilitaria. Tra l’altro, ci tengono a farlo sapere! Prendiamo Fernando Alonso, che ha raccontato del suo esame in una sessione Q&A: “Ho preso la patente a 18 anni, alla prima occasione buona. Non vedevo l’ora, ma ho dovuto aspettare tutta l’estate per farlo. Poi ho superato l’esame al primo colpo, ma ammetto che è stato stressante“.

Persino più spavaldo, invece, Carlos Sainz. Il madrileno, che compie ora i primi passi nella sua nuova avventura con la Williams, non ha avuto alcun problema in occasione del suo esame della patente: “Ho dovuto fare solamente un tentativo e l’ho superato senza indugio. Ma, insomma, credo che ci si aspetti questo da un pilota di Formula 1, no?” (F1.com).

Prego, favorisca patente e libretto!

Può capitare, invece, che i piloti di Formula 1 vengano beccati ben al di fuori dei limiti imposti dal Codice della Strada. Un esempio è proprio il neoarrivato in casa Ferrari: Lewis Hamilton, nel 2007, si è visto sospendere la patente di guida per un mese e sequestrare la macchina. La sua colpa? Guidare oltre il limite di velocità su una strada francese.

E come non citare Kimi Raikkonen, l’uomo di ghiaccio, che spesso si è fatto pizzicare completamente ubriaco? Non solo ai party o sulle barche – dalle quali, almeno in un’occasione, pare sia anche caduto in acqua – ma anche al volante: nel 2006, durante la pausa estiva, gli è stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza.

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Foto Copertina: @JakeHaleee via X

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