DeepSeek R1, cosa si dice sui social del competitor cinese di OpenAI?
Tra entusiasmi e preoccupazioni sulla censura, l'app è la più scaricata sullo store di Apple negli USA
Mentre sui mercati continua a sentirsi l’effetto DeepSeek sui titoli tecnologici, sui social sono diversi i post di investitori ed esperti che commentano l’ultima novità in fatto di software di Intelligenza artificiale. Nei giorni scorsi in Silicon Valley il modello open source della società ha fatto parlare di sè dal momento che l’app è diventata la più scaricata sull’App Store. L’applicazione è disponibile anche in Italia.
Che cosa fa DeepSeek?
Fondata nel 2016 da Liang Wenfeng ad Hangzhou, DeepSeek ha sviluppato un modello di AI open source che gli esperti giudicano come un diretto competitor dei prodotti di OpenAI e Meta. Come si vede nel post qui sotto, la classifica delle app più scaricate mostra l’ingresso di DeepSeek – AI Assistant, prima in classifica Oltreoceano.
DeepSeek e i problemi con la censura
Trattandosi di un prodotto realizzato in Cina, ci sono questioni importanti da valutare. Matteo Flora, esperto di tecnologia e firma di StartupItalia, ha pubblicato un video in cui racconta di DeepSeek e mostra come, chiedendo all’assistente AI cosa sia successo a Piazza Tienanmen, il software non dia una risposta, cercando perfino di sviare la conversazione.
DeepSeek, le voci dell’ecosistema
Proseguendo nei commenti che troviamo online, spicca quello di Marc Andreessen, uno dei nomi più noti del panorama tech e VC negli USA. Non soltanto ha definito il modello R1 come un momento di svolta nel panorama AI, ma l’ha anche definito «una delle innovazioni più sorprendenti e impressionanti che abbia mai visto e, in quanto open source, un dono meraviglioso al mondo».