DeepSeek bloccata in Italia: indagine del Garante Privacy in corso

La chatbot cinese di intelligenza artificiale non è più scaricabile dagli store italiani il Garante Privacy ne ha bloccato l'attività nel nostro Paese.

Gen 31, 2025 - 13:51
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DeepSeek bloccata in Italia: indagine del Garante Privacy in corso

Il Garante Privacy ha bloccato in Italia l’attività  di DeepSeek, l’intelligenza artificiale generativa sviluppata da una startup cinese che ha fatto il suo ingresso sul mercato nelle ultime settimane provocando parecchi scossoni.

Nel giro di pochi giorni è diventata la app più scaricata, superando ChatGpt, e ha fatto crollare in borsa, a Wall Street, i titoli delle società tecnologiche legate allo sviluppo di questa nuova tecnologia.

Su entrambi i fronti ci sono stati però altrettanti repentini dietro front: i titoli in borsa hanno iniziato a recuperare le perdite, in Italia gli app store hanno bloccato DeepSeek ed è partito un provvedimento del Garante Privacy.

Ricordiamo che un’analoga decisione era stata presa anche verso ChatGpt che nella primavera del 2023 è stata in pratica bloccata per un mese. In questo caso l’istruttoria è terminata proprio alla fine dello scordo anno, con una sanzione di 15 milioni di euro e la richiesta di una campagna informativa.

Per quanto riguarda DeepSeek, l’Authority ha in un primo momento chiesto alla società cinesi informazioni sul trattamento dei dati per valutarne la conformità con il GDPR e le norme italiane. La risposta di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek, non è stata ritenuta soddisfacente.

In base a quanto riferisce il Garante, si sono limitate a sottolineare di “non operare in Italia e non essere conseguentemente soggetto alle normative europee sul trattamento dei dati”. Immediato il provvedimento di sospensione a fronte di questa comunicazione, «il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente». L’Autorità, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria.