Come verificare se una partita Iva è attiva
In questo articolo ti forniremo una guida su come si verifica se la tua partita IVA comunitaria, italiana o estera è stata attivata. Scopri come procedere.
Come probabilmente già sai se hai attraversato l’iter per il suo ottenimento, la partita Iva è un codice numerico rilasciato dall’Agenzia delle Entrate a tutti coloro che hanno intenzione di aprire un’attività economica autonoma, commerciale, libero-imprenditoriale e comunque rilevante ai fini della tassazione.
La partita Iva italiana è formata da 11 cifre, ma come fare a capire se la tua è già stata attivata ed è valida per l’utilizzo? In questa guida, proviamo a fare un po’ di chiarezza su come effettuare la verifica partita Iva. Il procedimento è semplice, tuttavia prima di passare al lato tecnico è importante avere un’infarinatura generale sull’argomento. Ciò permetterà di capire meglio quanto tra poco diremo anche sul controllo partita Iva intracomunitaria e europea.
Cos’è la partita Iva?
Come accennato e come indicato anche nel sito web ufficiale dell’Amministrazione finanziaria, la partita Iva:
- corrisponde a una sequenza di numeri la quale, nel nostro paese, identifica una società o un libero professionista (persona fisica), esercitanti attività economiche soggette all’imposizione della tassa sul valore aggiunto, appunto l’Iva
- è tecnicamente un’imposta indiretta applicata in fase di produzione e scambio di un bene o di un servizio.
La fonte normativa in materia è il DPR n. 633 del 26 ottobre 1972, che istituisce e disciplina l’Iva e riguarda tutti quei:
soggetti che intraprendono l’esercizio di un’impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione.
Una volta deciso di voler aprire la partita Iva, ci si reca dal proprio commercialista di fiducia (in questo modo la procedura sarà più veloce e più sicura), il quale si metterà in contatto con l’Agenzia delle Entrate, incaricata della sua emissione.
In estrema sintesi, il fornitore del prodotto o del servizio – con partita Iva aperta – quantifica e addebita l’aliquota al cliente e, in un secondo tempo, la versa all’Erario servendosi del noto modello F24.
Com’è composta la partita Iva
La partita Iva, come già detto e ripetuto, è composta da 11 cifre, le quali sono scomponibili in tre parti:
- le prime 7 sono numeri che individuano il contribuente, ovvero il soggetto o l’impresa
- i 3 numeri dopo indicano il codice identificativo dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha rilasciato la partita Iva
- l’ultima cifra svolge un ruolo di verifica della sequenza precedente ed è calcolata con la Formula di Luhn, algoritmo usato anche nella composizione dei numeri delle carte di credito.
Interessante notare altresì che la partita Iva rimane la stessa anche quando si cambia domicilio fiscale, ossia l’indirizzo presso il quale far arrivare le comunicazioni rilevanti dal lato tributario. Essa, piuttosto, cambia solo nel momento in cui la si chiude (attraverso specifiche operazioni di chiusura) e la si riapre. Ricordiamo altresì che oggi debbono aprirne una anche gli insegnanti che effettuano ripetizioni o lezioni private.
Che cos’è la partita Iva comunitaria o europea? E Vies?
Oggigiorno, capita con assai più frequenza che i titolari di partita Iva si ritrovino a operare, rapportarsi commercialmente e fatturare verso soggetti che fanno parte dell’Unione Europea e non. In questi casi occorre aprire una partita Iva comunitaria, ed è necessario specificarlo subito al commercialista durante la compilazione del modulo di dichiarazione di inizio dell’attività.
Invece, coloro che sono già in possesso della partita Iva ma intendono allargare i propri affari all’estero, dovranno richiedere l’iscrizione al Vies attraverso il proprio commercialista o direttamente, in autonomia, presso l’Agenzia delle Entrate. Come intuibile, si tratta di informazioni di rilievo anche in riferimento alla verifica partita Iva.
La procedura includerà la propria attività autonoma, commerciale ed imprenditoriale nel Vies, che sarebbe l’acronimo di Vat (Information Exchange System), il quale uniforma le informazioni a livello internazionale. Di fatto il Vies è un sistema di scambio di informazioni tra paesi membri UE, previsto onde garantire una corretta fiscalità nel continente. In altre parole si tratta di una banca-dati digitale in cui trovano spazio tutte le partite Iva autorizzate ad operare nell’Unione.
Grazie alla partita Iva comunitaria o intracomunitaria, colui che svolge un’attività di impresa o di lavoro autonomo potrà intrattenere rapporti commerciali e fatturare anche al di fuori dei confini del nostro paese. In mancanza di iscrizione e con l’esercizio di attività, la vendita o la fornitura di servizi all’estero, il lavoratore autonomo subirà sanzioni.
Attenzione però, in quanto i titolari di tali partite Iva hanno un numero maggiore di adempimenti fiscali da rispettare. Da notare in particolare che coloro che professionalmente operano con l’estero dovranno redigere e esibire all’occorrenza gli elenchi degli acquisti e delle vendite effettuate negli altri Stati membri UE.
Come si verifica la partita Iva
Ora che si sono effettuate tutte le procedure di apertura della partita Iva, si può rimanere col dubbio che questa non sia effettivamente ancora attiva, o che sia valida. Chiunque può verificare la partita Iva, anche un semplice cittadino. Il controllo è semplicissimo e non richiede di esserne a propria volta titolari, o di essere un ufficio incaricato.
Inoltre la verifica partita Iva è gratis e può essere effettuata online dal sito web dell’Agenzia delle Entrate. La procedura è così lineare da non richiedere nemmeno la registrazione o l’accesso con le proprie credenziali. I risultati che emergono dalla ricerca non contengono dati sensibili, e dunque la ricerca della partita Iva non richiede che l’area sia riservata e protetta.
Dal sito dell’AdE, vai su Home > Servizi > Servizio di verifica della partita Iva > Verifica della Partita Iva. Qui potrai inserire le 11 cifre che compongono la partita Iva di cui vuoi accertare l’esistenza. Ultima cosa: dovrai compilare un captcha, al fine di dimostrare al sistema che non sei un bot. Premi “Invia” e attendi i risultati.
L’interrogazione al database fa apparire a schermo lo stato della partita Iva (se attiva, sospesa o cessata), chi è il titolare (impresa o persona fisica) e i dati rilevanti alla stessa, come per esempio l’inizio, la sospensione o la data di cessazione. In questo modo potrai agevolmente verificare online se la partita Iva è effettivamente aperta.
Questo meccanismo rende del tutto superfluo contattare la Camera di Commercio per la verifica partita Iva, visto che gli strumenti digitali permettono di controllarne la validità in pochi attimi e con un qualsiasi dispositivo connesso ad internet. Ma soprattutto, la Camera di Commercio è competente per la registrazione e l’informazione legale delle imprese (visura camerale) e non è responsabile per la verifica della validità fiscale di una partita Iva. In questo è competente l’Agenzia delle Entrate.
Verifica partita Iva intracomunitaria, ecco come funziona
Al fine di controllare la validità di una partita Iva comunitaria o intracomunitaria, si può utilizzare il citato sistema Vies dell’Unione Europea. Lo strumento consente infatti di appurare se una certa p. Iva può effettivamente essere usata ai fini delle transazioni intracomunitarie. Ecco i passaggi da compiere:
- accedi al sito ufficiale del Vies, andando nella pagina della Commissione Europea per la verifica online della partita Iva intracomunitaria;
- immetti i dati richiesti, ossia Stato membro (seleziona il paese in cui è registrata la partita Iva) e numero di partita Iva (inserisci il numero senza prefisso del paese);
- clicca su “Verificare” e attendi il risultato, che potrà indicarti la validità della partita Iva per le operazioni intracomunitarie oppure la non validità della partita Iva (perché ad es. il numero potrebbe essere errato o non registrato per transazioni intracomunitarie).
Giustificate da intuibili motivi fiscali e dall’esigenza di valutare l’affidabilità di un cliente o fornitore, queste operazioni ti permetteranno – in pochi attimi – di fare la verifica partita Iva intracomunitaria, fugando ogni tuo dubbio a riguardo. Agevolmente potrai così effettuare online la verifica di una partita Iva spagnola o la verifica di una partita Iva tedesca, perché ad es. sei in trattativa con un imprenditore di Stoccarda operante nel settore degli autoricambi oppure perché con un cliente di Barcellona, stai per firmare un importante contratto commerciale e hai bisogno di garanzie sulla sua credibilità a livello fiscale.
Verifica partita Iva europea, il meccanismo e il caso della Svizzera
Da non confondere con la verifica partita Iva intracomunitaria, la verifica della partita Iva europea non si compie usando il citato sito web Vies della Commissione UE, perché quest’ultimo consente di controllare meramente le partite Iva registrate per operazioni intracomunitarie.
Se si vuole semplicemente verificare online se un numero di partita Iva esiste in un certo paese dell’Unione – quindi senza per forza essere iscritto al Vies – sarà necessario fare riferimento ai servizi fiscali nazionali di ciascun paese. Quindi a questi ultimi dovrai chiedere le informazioni che ti servono.
Quindi, tornando all’esempio di prima, in caso di verifica di una partita Iva spagnola di riferimento sarà il sito web ufficiale dell’Agencia Tributaria, mentre se l’obiettivo è quello della verifica partita Iva tedesca, di riferimento sarà il sito ufficiale Bundeszentralamt für Steuern. Per questa via potrai facilmente effettuare la verifica della partita Iva europea.
Se invece vuoi fare la verifica online di una partita Iva svizzera, non dovrai fare altro che usare il sito web ufficiale dell’Amministrazione Federale delle Contribuzioni – Afc e servirti del registro Uid del territorio elvetico. Infatti la Svizzera non fa parte dell’UE e quindi le sue partite Iva non fanno parte del sistema Vies.
Come verificare il regime fiscale di una partita Iva
Allo scopo di controllare qual è il regime fiscale applicato (ad es. ordinario, forfettario) a una determinata partita Iva, non potrai fare riferimento a sistemi pubblici diretti come il Vies e non potrai chiedere informazioni all’Agenzia delle Entrate, in quanto si tratta di informazioni o dati sensibili e strettamente riservati.
Ma se hai dubbi sul tuo regime fiscale potrai controllarlo tramite il tuo cassetto fiscale, ossia potrai entrare nel sito web dell’Agenzia e verificarlo, a patto ovviamente di essere titolare di una partita Iva. Se intendi verificare il regime fiscale di un fornitore o un cliente, potrai comunque chiedere direttamente all’azienda di darti questa informazione. Altrimenti potrai dedurlo, esaminando i documenti fiscali ricevuti dall’azienda o dal professionista.