Clara racconta “Febbre” e il suo pop up store dedicato alla salute mentale

Clara, Febbre: incontro con la stampa in occasione di Sanremo 2025 In un locale molto noto lungo il Naviglio Pavese, Clara accoglie la stampa e racconta tutte le sue emozioni e ciò che ci possiamo aspettare da questa avventura che si appresta a vivere con Febbre, il brano che porterà al prossimo Festival di Sanremo 2025. Al suo […] L'articolo Clara racconta “Febbre” e il suo pop up store dedicato alla salute mentale proviene da All Music Italia.

Gen 30, 2025 - 02:29
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Clara racconta “Febbre” e il suo pop up store dedicato alla salute mentale

ClaraFebbre: incontro con la stampa in occasione di Sanremo 2025

In un locale molto noto lungo il Naviglio Pavese, Clara accoglie la stampa e racconta tutte le sue emozioni e ciò che ci possiamo aspettare da questa avventura che si appresta a vivere con Febbre, il brano che porterà al prossimo Festival di Sanremo 2025. Al suo fianco c’è Manola Moslehi, speaker radiofonica di Radio Italia.

SANREMO 2025: CLARA, “FEBBRE”

Clara è reduce dalle prove all’Ariston e rompe il ghiaccio raccontandoci le sue prime emozioni:

«Provare Febbre con l’orchestra è tutta un’altra emozione, il palco è totalmente diverso dall’anno scorso, molto più grande. Arrivo da un anno in cui mi sento molto cresciuta come donna e con consapevolezze personali e artistiche diverse»

Cosa vuole raccontarci il brano sanremese? L’artista il lungo viaggio dietro questo brano, scritto addirittura prima dello scorso Festival del 2024:

«Febbre è utilizzata come metafora per il continuo cambiare dei sentimenti e del percepito della vita di tutti i giorni. È sicuramente collegata all’amore verso sé stessi, nel ritornello ho un dialogo tra me e i miei sentimenti. È una canzone a cui tengo tanto»

«Quest’anno ho vissuto tante esperienze, soprattutto positive. Ho trovato il mio equilibrio anche grazie al realizzarsi del mio sogno, ma ci sono comunque stati momenti in cui mi sono sentita un pesce fuor d’acqua perché erano comunque le mie prime volte e la canzone parla di ciò»

«Un po’ anni fa parlavo con il mio manager e gli dicevo che mi sarebbe piaciuto lavorare con Dardust lui mi rispose “tempo al tempo”. Febbre è stata creata in più sessioni con Federica Abbate e Jacopo Et, ma sempre con Dardust. Sono tanto soddisfatta, è una canzone che mi rappresenta al 100%. La prima volta che l’ho sentita è stata un anno e mezzo fa e prima del primo Sanremo, poi l’ho riascoltata e sono tornata a pensarci»

Per Clara è il secondo Sanremo, dopo il primo nel 2024. Perché tornare ad un anno di distanza?

«Non sono più agitata, ma nel periodo pre Sanremo l’anno scorso ero più in ansia e non sapevo cosa mi aspettasse. Adesso so un minimo cosa mi attende, il mio team mi aiuta e lavoriamo con più tranquillità. Anche il modo con cui sto lavorando con i miei insegnanti di canto è diverso perché ho una consapevolezza maggiore di come gestire al meglio la mia voce»

«Finito Sanremo 2024 ero contenta e dicevo di volerci riprovare con maggiore consapevolezza. Sicuramente sapere a cosa vai incontro ti sprona a fare di più. Quando ho detto di volerci andare, abbiamo ripreso in mano Febbre e ho detto che volevo tornarci con questo brano»

Durante la settimana di Sanremo, Clara e il suo team hanno deciso di allestire un popup store, la “Farmacia dell’Amore”. Ci ha raccontato meglio in cosa consisterà:

«Sanremo è una vetrina per noi artisti e penso che essendo un personaggio pubblico si possano lanciare dei messaggi. Siamo riusciti a creare un grande spazio d’ascolto con varie attività, ma la cosa a cui più tenevo era trattare la cura verso noi stessi. È un argomento molto importante quello della salute mentale, si potrà avere un dialogo con una terapeuta e tutti potranno accedere a questo spazio. Ci sono anche dei giochi organizzati per conoscere meglio sé stessi e dei divani in cui si potrà guardare il Festival»

«A me è servita molto la terapia, quindi spero che qualcuno poi riesca a continuare questo percorso. Può essere anche un messaggio sul fatto che non è necessario toccare il fondo per iniziare questo percorso. È un argomento che sento molto mio e mi sarebbe piaciuto avere questa cosa durante la mia vita. Un’altra parte importante è la parte sessuale, di cui si tratta poco. Abbiamo quindi deciso di collaborare con “MySecretCase” con cui faremo un podcast in cui tratteremo degli argomenti vari con ospiti segreti a sorpresa, ma anche professionisti»

Anche sulla scelta della cover c’è una lunga storia che Clara ci ha raccontato:

«Quest’estate ho cantato con Gianluca de Il Volo a Verona e ho avuto modo di conoscere questi tre ragazzi. A dicembre, quando pensavamo a chi portare, li ho chiamati per proporre loro il duetto. Tra le varie cover che avevo, mi è venuta in mente The Sound Of Silence, una canzone che è ancora attuale. Oggi siamo circondati da telefonini e social media che ci rendono più freddi anche nel giudicare ciò che condividiamo»

 

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Foto di copertina di Jeremy Soma

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