Che cosa ha deciso la Fed sui tassi

Il commento post meeting della Fed a cura di Martina Daga, Macro Economist, AcomeA SGR.

Gen 31, 2025 - 00:01
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Che cosa ha deciso la Fed sui tassi

Il commento post meeting della Fed a cura di Martina Daga, Macro Economist, AcomeA SGR.

 

Il Federal Open Market Committee ha deciso all’unanimità di mantenere il tasso di riferimento invariato, con il target dei Fed funds fissato tra il 4,25% e il 4,50%. Questa decisione segna una pausa nel ciclo di abbassamento dei tassi, iniziato a settembre 2024 con tre riduzioni consecutive e un totale di 100bp.

Ora che il livello dei tassi è significativamente meno restrittivo rispetto alla fase precedente (dove il tasso si aggirava intorno al 5,3%), la Fed ha ritenuto opportuno fare una pausa. Nonostante, stando alle proiezioni del meeting di dicembre, tutti i membri del FOMC vedano il tasso di equilibrio di lungo termine ad un livello più basso rispetto al 4.3%, preferiscono in questo momento prendere tempo per calibrare le prossime mosse. Il FOMC, osservando l’impatto che la politica monetaria ha sull’economia reale, giudica che il livello generale dei tassi ha un impatto consistente nel ribilanciare il mercato del lavoro e abbassare l’inflazione, indicando quindi che ancora la politica monetaria è considerata restrittiva.

I rischi al raggiungimento del duplice mandato sono considerati bilanciati. Powell non sembra per il momento particolarmente preoccupato dalla recente crescita delle aspettative di inflazione, ponendo l’attenzione sulle aspettative più di lungo periodo che rimangono ancorate al target. Per quanto riguarda il mercato del lavoro invece, Powell ripete che il mercato del lavoro è bilanciato e non più inflazionistico, anzi i rischi sembrano, dalle parole di Powell al ribasso, arrivare dal tasso di licenziamenti, considerando che la domanda di lavoratori ha già dato segnali di indebolimento, qualora si iniziassero a vedere anche attivi licenziamenti da parte delle aziende, questo avrebbe un immediato impatto sul tasso di disoccupazione.

Le incertezze legate a fattori politici rappresentano una variabile importante in questa fase, molte domande nel Q&A sono state relative alla reazione della Fed alle politiche economiche della nuova amministrazione di Trump, Powell ha cercato di evitare commenti diretti, tuttavia ha individuato come principali fonti di incertezza: politiche commerciali, immigrazione, politiche fiscali e regolamentazione.

La forward guidance rimane: “be data dependent”. Le opzioni delineate da Powell in conferenza stampa sono: rimanere fermi oppure tagliare (per ora si esclude un rialzo). Powell dice infatti che la Fed rimane pronta a intervenire, qualora la crescita economica continuasse a essere sostenuta e l’inflazione non mostrasse ulteriori progressi verso il target del 2%, i tassi rimarranno fermi a questo livello più a lungo; qualora invece l’inflazione dovesse scendere velocemente o il tasso di disoccupazione dovesse salire, saranno pronti a tagliare i tassi di riferimento.

Powell reitera il pieno impegno della Fed al raggiungimento della stabilità dei prezzi e del target fissato al 2% e chiarisce che la review del monetary policy framework che avviene ogni 5 anni, che è  attualmente in essere e di cui verranno rivisti i risultati probabilmente questa estate, non ha come tema la revisione del target di inflazione.