Banca Mediolanum, l’educazione finanziaria passa dalla consulenza

“Faccio questo lavoro da oltre 20 anni e, in tutto questo tempo, ho sentito tante parole sull’educazione finanziaria, ma non ho mai visto un vero progetto nazionale strutturato per promuoverla. Sono convinto che il compito di educare debba partire da noi professionisti della consulenza finanziaria”. Lo ha detto Nicola Vallardi, regional manager di Banca Mediolanum,... Leggi tutto

Gen 27, 2025 - 16:57
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Banca Mediolanum, l’educazione finanziaria passa dalla consulenza

“Faccio questo lavoro da oltre 20 anni e, in tutto questo tempo, ho sentito tante parole sull’educazione finanziaria, ma non ho mai visto un vero progetto nazionale strutturato per promuoverla. Sono convinto che il compito di educare debba partire da noi professionisti della consulenza finanziaria”. Lo ha detto Nicola Vallardi, regional manager di Banca Mediolanum, in un nuovo post social.

“Non basta solo parlarne: serve agire! Se tutti noi consulenti ci impegnassimo in questa direzione, credo che la nostra straordinaria Italia potrebbe fare un salto di qualità incredibile. Qualche giorno fa ho visto un dato che fa riflettere: la ricchezza complessiva delle famiglie italiane era di circa 6.000 miliardi di euro nel 1998; oggi, dopo 25 anni, è cresciuta a circa circa 11.000 miliardi. Una crescita di poco più del 2% annuo, che comprende sia i risparmi accumulati che i rendimenti. Se togliamo i risparmi, il rendimento è ancora più basso. Ora pensiamo alla Norvegia e al loro celebre fondo sovrano, che gestisce la ricchezza del Paese con un rendimento medio annuo compreso tra il 6-7%. Questo è possibile grazie a un modello che combina una forte esposizione all’economia reale (oltre il 70% degli asset del fondo sono investiti in azioni) con un approccio di lunghissimo termine” si legge.

“Ho fatto allora due conti ed ho ipotizzato che se in Italia una maggiore cultura finanziaria avesse reso possibile una gestitone della ricchezza delle famiglie con un approccio simile, oggi la ricchezza complessiva sarebbe potuta arrivare a circa 29.000 miliardi di euro, quasi il triplo rispetto a oggi. Immaginate cosa significherebbe per il Paese: più risorse disponibili per le famiglie, una crescita economica più solida, maggiore capacità di sostenere il welfare e le infrastrutture, e la possibilità di investire nelle nuove generazioni. Sarebbe un’Italia completamente diversa, con opportunità incredibili per tutti noi. Per chi volesse approfondire, i dati e le performance del fondo sovrano norvegese sono disponibili qui https://www.nbim.no/.L’educazione finanziaria quindi non è solo una questione personale, ma un acceleratore di sviluppo per l’intero Paese”.