Williams, Sainz: la nuova metodologia per accelerare la curva di crescita

Sainz non è più in Ferrari e un po’ a sorpresa si è accasato alla Williams. Come logico che sia, il trasferimento che ha monopolizzato la F1 è certamente il passaggio di Lewis Hamilton alla rossa. Per la prima volta nella storia della categoria, il team e il pilota più vincenti uniscono le loro forze […]

Feb 5, 2025 - 15:10
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Williams, Sainz: la nuova metodologia per accelerare la curva di crescita

Sainz non è più in Ferrari e un po’ a sorpresa si è accasato alla Williams. Come logico che sia, il trasferimento che ha monopolizzato la F1 è certamente il passaggio di Lewis Hamilton alla rossa. Per la prima volta nella storia della categoria, il team e il pilota più vincenti uniscono le loro forze per arricchire i rispettivi palmarès. In passato era successo solo quando Michael, proprio a bordo delle monoposto di Maranello, aveva riscritto tutti i record della classe regina del motorsport. Il sodalizio Hamilton-Ferrari sta alimentando suggestioni e aspettative forse anche troppo elevate.

Questo considerando che tanti fattori dovranno verificarsi affinché la partnership inizi il proprio percorso in modo vincente, nell’immediato. Tuttavia, altri movimenti di mercato hanno creato nuove collaborazioni professionali che potrebbero rivelarsi parecchio proficue molto di più di quello che si può pensare. Parliamo di Carlos Sainz, che inizia la sua sfida in Williams con tanto entusiasmo. È evidente che, il passaggio dal Cavallino Rampante al team di Grove, almeno nel breve termine sia un downgrade; Già malgrado sono diversi gli aspetti da tenere in considerazione.

Sainz Williams
Carlos Sainz scende per l’ultima volta dalla sua Ferrari SF-24 ad Abu Dhabi

Carlos è stato spiazzato dall’arrivo del sette volte campione del mondo in Ferrari. Un fatto risaputo e di certo non nascosto dagli stessi protagonisti. Diverse scuderie di punta avevano già definito i programmi per quanto concerne la scelta dei propri piloti. Forse solo Red Bull avrebbe potuto puntare sull’iberico, ma la squadra di Milton Keynes non ha voluto offrire una seconda opportunità a uno dei talenti allevati nella propria academy. Del resto, il figlio del due volte campione del mondo rally ha dimostrato di avere aspirazioni diverse rispetto a quelle di un fedele scudiero.

Williams e Sainz: una partnership dai reciproci vantaggi

Sainz ha deciso che doveva basarsi su due aspetti: il progetto e le persone. Quando nella scorsa primavera ha iniziato a parlare in dettaglio con James, si è reso conto la forza del piano di lavoro che il britannico aveva forgiato, forte dell’esperienza maturata alla Mercedes. Stava dando forma a una squadra con una visione chiara. Una pianificazione condivisa con il piano di investimenti statunitense Dorilton che, come obiettivo, ha la voglia di riportare questa squadra al vertice. Il tutto grazie a una leadership molto forte pronta a stabilizzare i concorrenti.

Sainz Williams
Carlos Sainz a bordo della Williams per i test a Barcellona

Carlos ha scrutato questa visione sin dall’inizio. Lavorativamente parlando si è innamorato di questo progetto e la sua fiducia è aumentata a dismisura. In un certo senso, Williams ha offerto a Sainz quel genere di sfide che il ragazzo originario di Madrid pare proprio sappia sfruttare al meglio. La squadra di Grove è un’organizzazione in crescita rispetto al recente passato, la cui proprietà sta facendo grandi investimenti con obiettivi parecchio ambiziosi. Il madrileño ha dimostrato di essere perfetto nei panni del “dottore” in soccorso di scuderie claudicanti.

Il suo approccio metodico e la gestione emotiva adeguata affrontano al meglio le avversità. Qualità apprezzate da tutti i team principal con i quali ha collaborato. Il “metodo Sainz” ha dimostrato la sua efficacia in McLaren e anche in Ferrari. Lo spagnolo ha collaborato in modo proficuo con Lando Norris (divenendone grande amico), riuscendo a riportare in occasione di Brasile 2019 lo storico team di Woking sul podio, che non concludeva una gara nelle prime tre posizioni addirittura dal dall’Australia 2014, dopo aver attraversato il periodo più buio della sua storia, coinciso con la fallimentare partnership con Honda.

Quando ho lasciato la McLaren, pensavo che ci fossero tecnici e ingegneri davvero super e che quella squadra potesse essere campione del mondo in futuro. McLaren ha finito per raggiungere il suo sogno l’anno scorso. Quindi ho pensato che dovevo fidarmi del mio istinto. So che Williams ha un buon progetto con un forte sostegno. E alla fine, questa combinazione del due cose mi ha fatto credere davvero in Williams“, ammette il pilota classe 1994. Anche in Ferrari si è subito fatto apprezzare per le sue doti analitiche, riuscendo a crescere insieme al team di Maranello senza essere annichilito da Leclerc.

Sainz Williams
Carlos Sainz a bordo della Williams per i test a Barcellona

Non era facile pensando che Charles è uno dei piloti più forti della griglia. Sainz spera di essere un valore aggiunto anche in Williams, trasferendo l’importante bagaglio di conoscenze acquisito nella sua esperienza italiana. Di certo, l’accoglienza del team inglese è quella solitamente riservata ai top driver. Carlos è stato lungamente corteggiato da James Vowles, che ha individuato nell’ex ferrarista uno degli “acceleratori” per il processo di crescita più bravo. Lo spagnolo avrà i gradi di prima guida, trattamento mai ricevuto nella sua ormai lunga militanza in F1. Speriamo li sappia sfruttare…

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: FIA – F1Tv