Sanremo, Adriano Aragozzini attacca Amadeus e promuove Carlo Conti
Adriano Aragozzini, ex patron di Sanremo, ha rilasciato un’intervista in cui non ha risparmiato critiche al passato e al presente del Festival L'articolo Sanremo, Adriano Aragozzini attacca Amadeus e promuove Carlo Conti proviene da imusicfun.
A pochi giorni dall’inizio della 75esima edizione del Festival di Sanremo, Adriano Aragozzini, ex patron della kermesse, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui non ha risparmiato critiche al passato e al presente del Festival. Dalle parole al vetriolo contro Amadeus alle osservazioni più distaccate su Carlo Conti, lo storico impresario non si è tirato indietro nel commentare le attuali dinamiche della manifestazione musicale.
Nel suo intervento, Aragozzini ha espresso giudizi durissimi sull’ex direttore artistico Amadeus. “Io ho avuto problemi con Amadeus perché ho scoperto di avere a che fare con uno che pensava di essere Gesù Cristo,” ha dichiarato senza mezzi termini. L’ex patron ha poi ricordato un episodio legato a una canzone di Luis Bacalov, premio Oscar per la musica, che non fu ammessa al Festival: “Non ha capito che si trattava di una grande canzone, o forse non ha scartato la canzone ma ha scartato Aragozzini.”
Diversa l’opinione su Carlo Conti, attuale direttore artistico del Festival: “Con Carlo Conti ho un rapporto migliore perché è un signore.” Tuttavia, Aragozzini non ha mancato di sottolineare una certa perplessità verso le scelte artistiche di questa edizione: “Ha scelto un cast di cantanti per lo più sconosciuti alla maggioranza del pubblico italiano.”
L’ex patron ha comunque precisato che valuterà il lavoro di Conti solo dopo aver ascoltato tutte le canzoni: “Ora aspetto di sentire tutte le canzoni di questo festival e poi parlerò.”
Ripercorrendo la storia del Festival, Aragozzini ha elogiato Pippo Baudo, considerandolo il miglior direttore artistico che la kermesse abbia mai avuto: “Il più grande e poliedrico di tutti è stato Pippo Baudo. Oltre che presentatore, era attore, autore, musicista e ha realizzato degli ottimi Sanremo. Tutti gli altri presentatori e cantanti non sono stati all’altezza del Festival.”
Aragozzini non ha risparmiato critiche al metodo attuale di selezione delle canzoni, lamentando la mancanza di trasparenza rispetto al passato: “Avevo una mia commissione di ascolto, ma c’era anche una commissione composta da sindacati Cgil, Cisl e Uil che controllavano l’apertura delle buste con le canzoni. Si aveva la certezza che l’organizzatore o patron ascoltasse tutte le canzoni. Oggi questa prova non esiste. Adesso viene deciso tutto da trattative private, alla faccia della trasparenza.”
Aragozzini ha concluso ricordando con orgoglio il suo periodo da patron del Festival tra il 1989 e il 1993: “È stato un rapporto meraviglioso. Ho avuto rapporti stupendi con case discografiche, artisti e tutti i politici sanremesi. E ovviamente con tutta la Rai.”
Le sue dichiarazioni non mancheranno di far discutere, alimentando il dibattito su un Festival che, pur evolvendosi nel tempo, continua a essere al centro di attenzioni, polemiche e riflessioni.
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