Wall Street attende la Fed e le trimestrali delle big tech
Giornata intensa quella di oggi sui mercati, con la decisione sui tassi di interesse e i numeri di tre delle Magnifiche Sette nel menù, mentre la situazione sembra più calma dopo il rimbalzo di ieri.
Nasdaq che cerca un nuovo rimbalzo dopo quello di ieri e l’attenzione dei mercati si sposta dalle preoccupazioni per DeepSeek alla decisione della Federal Reserve di questa sera e ai risultati trimestrali di alcune delle big tech di Wall Street.
I future sull’indice tecnologico scambiano sopra la parità (+0,30%) quando manca circa un’ora al suono della campanella della Borsa di New York, mentre i contratti sul Dow Jones e quelli sullo S&P500 restano fermi.
Il dollaro guadagna nei confronti dell’euro, trascinando al ribasso il cross EUR/USD a 1,0402, mentre l’oro resta intorno quota 2.800 dollari l’oncia (future) e il Bitcoin non si muove dai 102.280 dollari.
"In parole povere, la solida storia fondamentale degli Stati Uniti di forte crescita, inflazione elevata e una Fed più aggressiva continua a favorire rendimenti statunitensi più elevati e un dollaro più forte", ha scritto in una nota Win Thin, uno stratega di Brown Brothers Harriman.
Oggi sono attesi i risultati trimestrali di tre delle Magnifiche Sette, ovvero Tesla, Meta e Microsoft, mentre giovedì sarà il turno di Apple.
Dopo il lunedì nero, ieri è arrivato il rimbalzo per i principali indici. “La polvere si è depositata su DeepSeek e gli investitori sembrano molto più circospetti", spiega Kyle Rodda, analista di mercato senior presso Capital.Com, secondo il quale “ora si guarda agli utili e alla Fed: i primi sono più importanti perché la seconda sarà probabilmente un nulla di fatto".
"Quello che è successo lunedì è stata una reazione eccessiva amplificata da un posizionamento estremo", secondo Elyas Galou, stratega degli investimenti globali presso Bank of America. “Abbiamo assistito a molti acquisti ieri, anche da parte di investitori al dettaglio, il che sta supportando il mercato oggi", ha aggiunto.
"Mentre le domande rimangono senza risposta, il mercato ritiene che l'innovazione che DeepSeek potrebbe portare all'ecosistema difficilmente avrà un impatto sul ciclo di spesa in conto capitale dell'AI e potrebbe persino portare a un nuovo canale di domanda per le GPU (unità di elaborazione grafica)", ha affermato Chris Weston, stratega di Pepperstone.
La riunione della Fed è prevista dal consensus chiudersi stasera con la conferma dei tassi di interesse al 4,50%. La decisione arriverà in un contesto di attesa per i provvedimenti di Trump. Finora il presidente USA non ha toccato leve che possano influire sull’inflazione (tranne aver imposto tariffe al 25% su Canada e Messico) ma il 1° febbraio potrebbe dare il primo colpo all’Europa. “Powell cercherà di mantenersi equilibrato sul futuro dei tassi USA senza doversi rimangiare i due tagli che ancora il mercato si attende nel 2025. Per ascoltarlo bisognerà aspettare le 20 italiane, dopo una giornata di dati economici”, sottolineano da UniCredit.
I trader obbligazionari stanno aumentando le scommesse rialziste sui titoli del Tesoro USA nella speranza che il presidente Jerome Powell segnali che un taglio a marzo è saldamente sul tavolo. Un sondaggio condotto da 22V Research mostra che il 67% degli intervistati si aspetta che la reazione alla Fed mercoledì sarà "mista/trascurabile", il 21% ha detto "risk-off" e il 12% "risk-on".
Bank of America prevede non solo tassi fermi per questa sera ma ritiene che il ciclo dei tagli sia finito. Secondo la banca, il comunicato stampa non dovrebbe mostrare molte variazioni e dovrebbe essere fatto un riferimento al mercato del lavoro, con le condizioni che si sono stabilizzate negli ultimi mesi. Nella conferenza stampa, sempre secondo BofA, Powell potrebbe mantenere l’opzionalità e la dipendenza dai dati, continuandoa sostenere che i dati sull’inflazione degli ultimi due mesi sono incoraggianti e la non urgenza di tagliare il costo del denaro in un contesto di stabilizzazione del mercato del lavoro.
T-Mobile US (+8%): nel trimestre in esame ha aggiunto 428.000 nuovi abbonati alla banda larga, battendo le stime degli analisti che prevedevano 402.000 nuovi abbonamenti (dati Visible Alpha).
Nextracker (+22%): ricavi nel terzo trimestre fiscale per 679 milioni di dollari, superiori alle stime degli analisti di 650,7 milioni (dati LSEG).
LendingClub (-23%): prevede per il 1° trimestre una raccolta di prestiti compresa tra 1,8 e 1,9 miliardi di dollari e ricavi netti pre-provvigioni compresi tra 60 e 70 milioni.
Danaher (-5%): EPS per il quarto trimestre di 2,14 dollari, inferiore alle stime degli analisti di 2,16 dollari, (dati LSEG), a causa della debolezza della domanda da parte dei clienti biotecnologici e farmaceutici.
Otis Worldwide (-3%): prevede un EPS rettificato per il 2025 compreso tra 4 e 4,10 dollari, mancando le stime degli analisti di 4,14 dollari per azione.
Meta
KeyBanc Capital Markets: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 700 a 750 dollari.
Walmart
Goldman Sachs: ‘buy’ e target price alzato da 93 a 101 dollari.
JP Morgan
Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato da 295 a 308 dollari.
Bank of America
Goldman Sachs: ‘buy’ e target price aumentato da 52 a 54 dollari.
Citigroup
Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo salito da 86 a 90 dollari.
Morgan Stanley
Goldman Sachs: ‘buy’ e target price alzato da 138 a 144 dollari.