"Vi svelo le vite delle scienziate". La senatrice Cattaneo racconta
Nominata da Napolitano si dedica alla divulgazione: il ruolo della donna al centro dell’evento di Science Lab .
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La Senatrice a vita per meriti scientifici Elena Cattaneo, sarà stasera alle 21 al Circolo Artistico per un nuovo appuntamento del Festival Arezzo Science Lab diretto da Lorenzo e Gabriele Grazi (Per informazioni e prenotazioni arezzoscincelab@gmail.com o whatsapp 3479251722). Sul palco per la sua lezione Cattaneo dialogherà con il Prof. Michele Punturo, prima di aprirsi alle domande del pubblico sul suo nuovo libro "Scienziate, storie di vita e di ricerca". Stamani invece, incontrerà gli studenti dei licei aretini.
Dottoressa Cattanero il suo libro racchiude una serie di biografie per giovani generazioni?
"Negli anni, promuovendo e partecipando a eventi con gli studenti, ho capito quanto fosse importante per loro ascoltare storie in cui potessero ritrovare le insicurezze e i dubbi che fanno parte di tutti noi quando ci poniamo degli obiettivi o dobbiamo prendere delle decisioni che sappiamo saranno determinanti per la nostra vita. Le conquiste hanno sempre qualcosa di straordinario, ma l’elemento veramente determinante è il percorso compiuto per raggiungerle".
Come nasce la scelta di raccontare non grandi scienziate del passato, ma giovani protagoniste dell’attualità?
"Ho voluto raccontare storie di studiose eccezionali ma contemporanee, che nella loro crescita professionale si siano confrontate e abbiano superato problemi e ostacoli della società odierna, nella speranza che possano essere d’ispirazione per chiunque abbia grandi sogni da realizzare. Montalcini, Hack e le altre straordinarie scienziate del passato saranno per sempre dei pilastri nella storia della scienza al femminile, ma serve anche far capire che l’eccellenza non è limitata a poche e grandiose biografie, bensì alla portata di chiunque voglia impegnarsi e mettere alla prova il proprio talento".
Quale il filo conduttore e la storia che l’ha ispirata di più?
"Ogni impresa scientifica parte da una domanda, è la parte che più mi affascina. Come viene in mente di poter sincronizzare telescopi posizionati in ogni angolo del nostro pianeta per andare alla ricerca di un buco nero? O di andare – unici al mondo - sull’Isola di Pasqua, per interpretare dei segni sconosciuti che si pensa siano elementi di una scrittura? O ancora di vivere “immerse” – anche letteralmente - nella foresta per scoprire come vivono gli scimpanzé? Sono inimmaginabili l’impegno e la passione che si scatenano dopo che la domanda è stata concepita! Non c’è una storia che prediligo: come scrivo nel libro, in ogni scienziata ho ritrovato qualcosa di me".
E’ Senatrice a vita per meriti scientifici, quali le criticità su cui intervenire anche per favorire le nostre eccellenze?
"Purtroppo scienza e politica sono due mondi che non hanno ancora trovato il modo di comunicare. Anche quando la politica dichiara di voler “investire” nella ricerca in realtà dimostra di avere poco chiaro quello di cui la scienza ha bisogno: mi riferisco tanto alle risorse, che in Italia sono briciole rispetto a quello che riescono a fare altri paesi, quanto alle procedure burocratiche, del tutto ignare dei tempi e delle specificità del fare ricerca. In questo contesto è veramente difficile valorizzare le nostre tante eccellenze".
E’ già stata ad Arezzo?
"È la mia prima volta, confido di avere qualche ora libera oggi per visitare la città".