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Maxi truffa col nome di Crosetto e altri nomi
«Questi sono bravi, nel senso che sembrava assolutamente tutto vero. Comunque può capitare, poi certo uno non se l’aspetta una roba di questo genere. Ma succede a tutti». Anche l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti conferma di essere finito nella rete di truffatori professionisti a Repubblica che, spacciandosi per il ministro della Difesa Guido Crosetto e per il suo staff, arrivavano a chiedere – e a ottenere in qualche caso – centinaia di migliaia di euro per fantomatici riscatti da pagare in Medio Oriente. «Hanno contattato anche me – racconta Moratti – Preferirei non raccontare altro, vediamo come va avanti l’inchiesta. Al momento preferisco stare tranquillo. Ho fatto denuncia, certo». Altri obiettivi dei truffatori sarebbero il manager Marco Tronchetti Provera, l’imprenditore Diego Della Valle, le famiglie Aleotti, Beretta, Caltagirone. Allo stato in Procura a Milano è arrivata una sola denuncia da parte di un imprenditore che avrebbe versato un milione di euro e altre due sono in arrivo. L'articolo Maxi truffa col nome di Crosetto e altri nomi proviene da Business24tv.it. Maxi truffa col nome di Crosetto e altri nomi
«Questi sono bravi, nel senso che sembrava assolutamente tutto vero. Comunque può capitare, poi certo uno non se l’aspetta una roba di questo genere. Ma succede a tutti».
Anche l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti conferma di essere finito nella rete di truffatori professionisti a Repubblica che, spacciandosi per il ministro della Difesa Guido Crosetto e per il suo staff, arrivavano a chiedere – e a ottenere in qualche caso – centinaia di migliaia di euro per fantomatici riscatti da pagare in Medio Oriente.
«Hanno contattato anche me – racconta Moratti – Preferirei non raccontare altro, vediamo come va avanti l’inchiesta. Al momento preferisco stare tranquillo. Ho fatto denuncia, certo».
Altri obiettivi dei truffatori sarebbero il manager Marco Tronchetti Provera, l’imprenditore Diego Della Valle, le famiglie Aleotti, Beretta, Caltagirone. Allo stato in Procura a Milano è arrivata una sola denuncia da parte di un imprenditore che avrebbe versato un milione di euro e altre due sono in arrivo.
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