Petrolio torna in prima serata a mo’ di tappabuchi!

Petrolio sparso e qua e là. Il programma di Duilio Gianmaria torna con nuove inchieste in prima serata con la novità che la collocazione sarà mensile. Sì, avete letto bene e la Rai presenta questa decisione come una sperimentazione di formato quando sembra più un modo per coprire mancanze di palinsesto.

La prima di questo ciclo di puntate monotematiche andrà in onda stasera, sabato 8 febbraio (dal titolo “Il mistero Bayesian – Cronaca di un naufragio”). A seguire, martedì 1° aprile, sabato 12 aprile, sabato 3 maggio per poi tornare martedì 13 maggio e terminare la stagione martedì 17 giugno. Insomma, una collocazione a dir poco ballerina che non permetterà di fidelizzare il pubblico. Una decisione ancora più incomprensibile dal momento che gli speciali realizzati in prima serata lo scorso anno furono un clamoroso flop (intorno al 2% di share).

Fu lo stesso conduttore che, al termine della stagione, chiuse il suo appuntamento pomeridiano Gocce di Petrolio con una vena polemica contro la programmazione poco uniforme. Eppure, la situazione non sembra essere cambiata. Lo spin off pomeridiano sta passando inosservato con cicli di puntate il venerdì alle 15.25 e ora si ritenta la difficile via della prima serata per di più senza regolarità.

Duilio Gianmaria, durante la conferenza stampa di presentazione, ha cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno:

Siamo un programma un po’ sparpagliato. Ci piace definirci, l’abbiamo inventato con Paolo (Corsini, Direttore Approfondimento, ndDM), mensile perché forse ci dà più possibilità di approfondire, di darci un ciclo più lungo di inchieste.

Un discorso che potrebbe anche reggere ma qualcuno si è chiesto come fa Report a produrre inchieste settimanali di un certo livello per quasi 30 puntate ogni edizione?

Gianmaria contro le Direzioni di Genere

Il giornalista, però, si lascia andare ad un parere sull’organizzazione Rai per generi:

E’ chiaro che se c’è una collocazione fissa è più facile. Il problema non è la collocazione singola, ma la parte produttiva. Il salto tra le reti e questa cosa orizzontale (la gestione per generi, ndDM), non so se è stata sottovalutata all’inizio, però ha avuto un impatto enorme.

Un sistema che, secondo il conduttore, “frammenta le responsabilità e toglie identità”. Non possiamo che dargli ragione viste alcune delle scelte prese in questi anni, compresa l’ultima a scapito di Petrolio, il nuovo tappabuchi di Rai 3.

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