Recensione ASUS Zenfone 12 Ultra: fedele a sé stesso, ma per chi?
Recensione di ASUS Zenfone 12 Ultra con Android 15. Prova dello smartphone premium dell'azienda con informazioni su prezzo e uscita.L'articolo Recensione ASUS Zenfone 12 Ultra: fedele a sé stesso, ma per chi? sembra essere il primo su Smartworld.
Il video arriva sul canale YouTube alle ore 12:00.
Nella confezione in cartone di Zenfone 12 Ultra troviamo lo smartphone, una apprezzata cover rigida trasparente opaca e un cavo USB-C/USB-C. C'è poi un bundle con una cover DevilCase e una pellicola, di cui vi parliamo in un altro capitolo.
Sono poche le novità dal punto di vista costruttivo e di design per questo ASUS Zenfone 12 Ultra. Nel complesso le forme sono simili a quelle del predecessore. Si riduce leggermente in dimensione il blocco fotocamere, che rimane comunque sempre un po' sproporzionato nelle linee dello smartphone. E anche estremamente simile alla controparte ROG Phone. La finitura è opaca e non trattiene le impronte, ma proprio come l'anno scorso ha il difetto di rendere questo smartphone abbastanza scivoloso.
Il profilo è in alluminio (ora al 100% riciclato) e abbiamo ancora una volta resistenza ad acqua e polvere secondo lo standard IP68. Il peso è di 220 grammi è lo spessore è di 8,9 millimetri. Purtroppo ancora una volta il design fallisce nel catturare l'attenzione o distinguersi. A molti potrebbe comunque sapere per la sua semplicità.
La scheda tecnica non è stata particolarmente toccata se non per due dettagli non da poco. Il primo è il processore, aggiornato ora allo Snapdragon 8 Elite, che da solo porta in dote ovviamente più potenza, ma anche più capacità computazionali per quanto riguarda l'elaborazione dell'immagine e anche l'intelligenza artificiale. È un processore con processo produttivo a 3 nanometri e GPU Adreno 830.
Viene ora offerta una sola versione di memoria: la più capiente. Parliamo di 16 GB di RAM (LPDDR5X) e 512 GB di memoria interna UFS 4.0 non espandibili. Il carrellino estraibile può contenere due nanoSIM, ma abbiamo ora anche il pieno supporto alle eSIM. Questa è la seconda vera differenza con il precedente modello, andando così a risolvere una delle mancanze più contestate della precedente versione (e in realtà anche di ROG Phone 9 Pro).
Buona la connettività: 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, NFC e anche l'ormai estinto jack audio per le cuffie da 3,5 millimetri. Il lettore di impronte digitali è ottico ed è integrato all'interno del display. Peccato per l'assenza di uscita video tramite la porta USB-C.
Il kit fotografico di questo smartphone rimane a grandi linee invariato. Abbiamo una fotocamera principale da 50 megapixel, una secondaria grandangolare da 13 megapixel e una fotocamera zoom 3x da 32 megapixel. La novità di quest'anno è nel nuovo stabilizzatore "gimbal" della fotocamera frontale che ora riesce a correggere movimenti fino a 5° rendendolo uno degli strumenti più efficaci in tal senso e senza la necessità di attivare modalità specifiche.
L'effetto di questo stabilizzatore però non sembra avere un impatto concreto nell'ambito fotografico, dove con poca luce lo smartphone si prende 2 o 3 secondi per scattare dove gli altri scattano istantaneamente, con il rischio (concreto) di realizzare più scatti con micromosso rispetto agli altri smartphone. Anche con buona luce i risultati però non sorprendono. In generale non siamo vicini ai livelli degli smartphone top di gamma concorrenti. Le foto hanno in vari casi un bilanciamento delle luci imperfetto, con parti troppo illuminate e altre troppo poco. La fotocamera grandangolare ha poi una risoluzione inferiore ad altri concorrenti (anche se non si comporta male) e la fotocamera zoom 3x offre anche lei prestazioni, soprattutto in termini di nitidezza, inferiori alle aspettative.
Non è uno smartphone che scatti brutte foto, ma non possiamo certo dire che abbia raggiunto le aspettative per uno smartphone di questa fascia. Anche la fotocamera da 32 megapixel non brilla per la sua qualità e nonostante la stabilizzazione anche il comparto video potrebbe godere di miglioramenti. Soprattutto perché in 4K a 60fps si può registrare solo dalla fotocamera principale, quando ormai è sdoganata la possibilità (almeno con questo SoC) di registrare al massimo da tutte le fotocamere.
Ci sono poi delle interessanti funzioni AI, che però non possiamo certo dire di non aver mai visto altrove, come la possibilità di rimuovere i disturbi dai video o la modalità per fare video ritratti. Viene inclusa nel "minestrone" della AI anche la funzione per fare foto panning che sembra però avere ancora qualche problema nel suo algoritmo, visto che le ruote delle auto diventano un enorme blocco di rumore digitale. Un aggiornamento farebbe veramente beneficiare il comparto fotografico di questo smartphone.
Lo schermo di ASUS Zenfone 12 Ultra non cambia rispetto al precedente modello. Rimane sempre un ottimo pannello piatto da ben 6,78 pollici in tecnologia LTPO OLED con refresh rate adattivo fra 1 e 120 Hz. Durante i giochi può comunque aumentare fino a 144 Hz. La risoluzione è FullHD+ (2400 x 1080 pixel) e la luminosità di picco è di 2.500 nit. Il vetro rimane quello Gorilla Glass Victus 2, molto apprezzato per la sua robustezza, della precedente generazione. Non ha purtroppo luminosità di picco da record o sistemi antiriflesso particolarmente apprezzabili, ma si fa comunque apprezzare.
Sul software ASUS continua ad adottare una linea abbastanza conservativa, anche se quest'anno c'è stato sicuramente uno slancio più importante, dovuto all'AI. Ma partiamo dalla base. Il software di questo ASUS Zenfone 12 Ultra è basato su Android 15 con al momento della recensione le patch di sicurezza di gennaio 2025. L'azienda promette due nuove versioni di Android e 5 anni di supporto per le patch di sicurezza. Un po' poco per uno smartphone che orbita attorno alla fascia dei 1.000€. Sicuramente si tratterà di un problema di dimensione dei team di sviluppo, ma rimane il fatto che l'utente finale andrebbe ricompensato con un supporto maggiore.
Il software scorre fluidissimo e troviamo tutte le più classiche personalizzazioni ASUS. Come da tradizione dell'azienda scavando nelle impostazioni si può personalizzare il funzionamento di molte funzionalità del sistema in modi anche molto "raffinati" e che altri concorrenti non consentono. Basti anche pensare alla registrazione delle telefonate, opzione che ad oggi era stata disponibile quasi solo con gli smartphone ASUS e che si è anche arricchita della trascrizione e del riassunto. Funzione che è disponibile anche sulle pagine web, ma che al momento della recensione sembra avere ancora qualche problema.
Abbiamo anche funzioni interessanti come la modalità ad una mano e il doppio (e triplo) tocco posteriore per aggiungere delle scorciatoie rapide. Ci sono poi anche tutte le funzionalità relative al migliorare l'esperienza di gioco, derivate proprio dal fratello ROG. In tal senso questo smartphone infatti non fa rimpiangere troppo l'altro dispositivo, se non fosse per le differenze hardware, come per esempio i trigger dorsali.
Uno dei punti saldi del precedente modello rimangono anche su questo ASUS Zenfone 12 Ultra. Abbiamo infatti ancora una volta una batteria da 5.500 mAh. Nessuna differenza hardware con il predecessore. Neanche nei sistemi di ricarica, che rimangono a 65W cablato e a 15W wireless (standard Qi1.4). Particolarmente apprezzata la velocità della ricarica con il filo.
L'autonomia è veramente ottima. È facile superare la giornata lavorativa ancora con un bel po' di autonomia, per iniziare così la giornata successiva con la tranquillità anche di poter arrivare fino a pranzo. Uno smartphone che sul fronte dell'ottimizzazione energetica da il meglio.
ASUS Zenfone 12 Ultra viene lanciato a 1.099€ che è lo stesso prezzo dello scorso anno (quando però c'era anche una più economica versione 12/256). Si tratta di un prezzo abbastanza congruo, ma non per tutti. Al lancio ci saranno due promozioni (al momento solo su Amazon) in corso: sconto di 999€, oppure bundle con pellicola e cover DevilCase a 1.027€. Apprezziamo lo sconto, ma rimane comunque uno smartphone difficile da posizionare nella sua fascia di prezzo.
Il sample per questa recensione è stato fornito da ASUS, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
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