Perché migliaia di granchi hanno invaso (e fatto chiudere) una delle spiagge più famose del Perù

Un’insolita migrazione di migliaia di granchi ha sorpreso residenti e bagnanti della spiaggia peruviana di La Herradura, nel distretto di Chorrillos. L’avvenimento, verificatosi a partire dai primi giorni di febbraio, ha portato l’amministrazione locale a prendere una decisione drastica: la temporanea chiusura del lido al pubblico dal 5 febbraio. L’obiettivo è salvaguardare sia gli stessi...

Feb 6, 2025 - 13:27
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Perché migliaia di granchi hanno invaso (e fatto chiudere) una delle spiagge più famose del Perù

Un’insolita migrazione di migliaia di granchi ha sorpreso residenti e bagnanti della spiaggia peruviana di La Herradura, nel distretto di Chorrillos. L’avvenimento, verificatosi a partire dai primi giorni di febbraio, ha portato l’amministrazione locale a prendere una decisione drastica: la temporanea chiusura del lido al pubblico dal 5 febbraio.

L’obiettivo è salvaguardare sia gli stessi crostacei, esposti a rischi dopo la rimozione delle pietre che da decenni costituivano il loro habitat, sia i villeggianti, ai quali è vietato entrare in contatto con questi animali per evitare possibili incidenti e interferenze con il naturale processo di migrazione.

La straordinaria “invasione” ha messo in luce come i lavori di restauro intrapresi dal Comune di Chorrillos,  iniziati a novembre 2024, abbiano modificato l’equilibrio di un ecosistema piuttosto fragile. La zona umida che si trovava sotto le rocce rimosse, infatti, ospitava da tempo la specie Ocypode gaudichaudii, i cui esemplari per colore e dimensioni possono essere confusi con la sabbia. La rimozione di oltre 600 metri cubi di pietre e la successiva aggiunta di sabbia hanno migliorato l’accessibilità per i bagnanti, ma hanno anche costretto i granchi a migrare alla ricerca di un nuovo habitat roccioso e umido.

Sin dalle prime ore del mattino del 5 febbraio, si può osservare un lunghissimo corteo di questi piccoli animali spostarsi in fila indiana sulla battigia. Questo spettacolo, se da un lato desta curiosità nei frequentatori della spiaggia, dall’altro ha costretto le autorità a intervenire per non ostacolare il naturale fenomeno migratorio. A rafforzare la decisione di interdire provvisoriamente l’area balneare, è intervenuto il timore che molti turisti, ignari della delicatezza dell’evento, potessero catturare o danneggiare involontariamente i crostacei.

Il sindaco Fernando Velasco ha chiesto che questo processo naturale venga rispettato. Quando siamo arrivati alla spiaggia, abbiamo visto che molte persone li trasportavano a peso, cosa che vogliamo evitare, per cui ringraziamo la Polizia nazionale peruviana per il supporto, che si unisce alla misura, chiedendo ai bagnanti di andarsene. I nostri imprenditori balneari hanno rispettato la misura e stanno depositando le loro attrezzature”, ha dichiarato Andrés Cruz Maza, responsabile dell’immagine del Comune di Chorrillos, sottolineando la necessità di non disturbare ulteriormente i piccoli animali.

La presenza di agenti della Polizia Nazionale, insieme al personale comunale, ha quindi reso effettiva l’evacuazione dei villeggianti, che per il momento non potranno accedere all’area. Questa chiusura durerà fino a quando gli studi delle sottodirezioni ambientali e di gestione dei rischi di catastrofe non confermeranno il completamento del processo migratorio. Inoltre, il Comune ha già avviato colloqui con il Ministero dell’Ambiente (Minam) e l’Autorità Portuale di Callao per capire se il fenomeno sia collegato anche a una fase di riproduzione della specie.

Secondo i primi rilievi, la ragione di questa migrazione è legata alla rimozione del substrato di pietre su cui vivevano i granchi. A confermare questo punto di vista è il direttore scientifico di Oceana Perù, Juan Carlos Prieto, il quale ha evidenziato come la scelta di rimuovere grandi quantità di roccia possa aver stravolto l’equilibrio ecologico di La Herradura.

“Sembra che (questo fenomeno) abbia a che fare con il fatto che è stato rimosso del materiale dal mare, in particolare pietre. Le pietre sono il substrato su cui vivono gli animali. Vivono lì da molto tempo e all’improvviso, in assenza di queste pietre, cercano una zona rocciosa in cui rifugiarsi”, ha dichiarato Prieto in un’intervista.

Le valutazioni degli esperti suggeriscono inoltre che l’accoppiamento dei granchi potrebbe coincidere con la fase di restauro della spiaggia, aggravando il fenomeno. Un ulteriore elemento di interesse è rappresentato dal possibile influsso delle correnti marine, che potrebbero aver favorito o accelerato la migrazione. In effetti, il cambiamento delle onde e la nuova conformazione della costa – ora più sabbiosa – stanno obbligando i granchi a spostarsi verso zone più adatte alla loro sopravvivenza.

Andrés Cruz, portavoce del Comune, ha poi sottolineato che prima di procedere ai lavori di “levigatura” e rimozione dei ciottoli sulla riva, l’amministrazione locale aveva predisposto uno studio d’impatto ambientale: “Capisco che abbiamo uno studio tecnico da parte delle nostre aree competenti. Abbiamo già le analisi e le valutazioni. Qui la questione della sabbia non è stata modificata, è stata fatta solo una setacciatura. A differenza di altre intenzioni in cui la sabbia veniva versata sulle pietre, noi l’abbiamo rispettata, la sabbia è stata setacciata”.

Tuttavia, alcuni critici, tra cui rappresentanti di associazioni ambientaliste, sostengono che le valutazioni iniziali non abbiano completamente previsto gli effetti collaterali sulle specie endemiche. Dal canto suo, il Comune di Chorrillos ribadisce l’importanza di ridare vita a una delle più iconiche spiagge di Lima. La Herradura, infatti, era un tempo un luogo amato dai surfisti e dalle famiglie benestanti, ma la progressiva accumulazione di pietre ne aveva reso l’accesso difficile e poco invitante.

La ristrutturazione ha previsto il deposito di circa 600 metri cubi di sabbia, trasformando radicalmente il panorama costiero. Oggi, dove un tempo c’era una lunga distesa di rocce, si trova una battigia più ampia e adatta ai bagnanti. Questo cambiamento ha però stravolto l’ecosistema locale, generando uno spettacolo naturalistico tanto sorprendente quanto delicato.