Mobilitazione nazionale per salvare le montagne. Apuane in prima linea

Domenica un’escursione di protesta sul Sagro

Feb 7, 2025 - 07:51
 0
Mobilitazione nazionale per salvare le montagne. Apuane in prima linea

Ci saranno anche le Alpi Apuane ‘protagoniste’ nella grande mobilitazione nazionale intitolata ‘La montagna non si arrende’ che prevede 14 iniziative simultanee, dalle Alpi agli Appennini, coinvolgendo 31 realtà tra associazioni, collettivi e comunità territoriali. La più grande mobilitazione nazionale mai organizzata per il futuro delle terre alte, in programma domenica, a un anno dall’apertura dei controversi giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026. "Le terre alte bruciano, e non è una metafora. Con lo zero termico a 4200 metri in pieno autunno, i ghiacciai che collassano e il permafrost che si scioglie, la montagna sta lanciando segnali drammatici che non possiamo più ignorare" scrive l’associazione Apuane Libere che aderisce all’iniziativa per denunciare la situazione delle Alpi Apuane con un’escursione di protesta che toccherà Carrara e il Monte Sagro.

"Nello scenario nazionale, vi è però l’ecocidio per eccellenza, quello imperante sulle Alpi Apuane, dove annualmente spariscono più di 6 milioni di tonnellate di montagna, cancellati interi ecosistemi, inquinate le falde acquifere che portano l’acqua nelle case delle persone per far fare profitti milionari a multinazionali senza scrupoli: tutto questo con la connivenza di Enti regionali, comunali, partiti e sindacati. Stiamo polverizzando il futuro delle prossime generazioni e ogni nuovo progetto di estrazione che viene oggi approvato, dalle nuove cave nella Valle d’ Arni, in Arnetola, in Acqua Bianca, alla Risvolta e alla futura riapertura delle cave sul Monte Sagro, rappresenta un ipoteca che privati hanno messo sul futuro dei territori e che non potrà essere cancellata con nessun ripristino ambientale".

Ma la mobilitazione di domenica vuole essere molto più di una protesta. "È il momento di chiederci che tipo di antenati vogliamo essere – spiegano i promotori –. Se vogliamo continuare a trattare il futuro come una discarica dove sversare le conseguenze delle nostre scelte miopi, o se vogliamo prenderci cura dei luoghi che abitiamo pensando alle generazioni che verranno. La montagna apuana non è un animale o un parco giochi da sfruttare fino all’ultimo respiro, ma un ecosistema fragile, la nostra principale riserva d’acqua, un patrimonio di biodiversità e cultura insostituibile". "Aspettiamo tutte le persone che hanno cuore le nostre amate montagne martiri – conclude Gianluca Briccolani presidente di Apuane Libere – alle 10 e 30 al parcheggio di Foce di Pianza a Carrara, per poi partire, in qualsiasi condizione meteo, alla volta della cima del Monte Sagro: uno dei tanti esempi, di come un monte possa essere scorticato per permettere a pochi avidi affaristi di fare soldi facili e a palate sulle spalle dei beni comuni". Tutte le attività del progetto sono gratuite.