Ita Airways, anno zero. Il piano di Eberhart&Co.
FIUMICINO – L’integrazione c’è e si vede. Anche nell’abbigliamento, praticamente identico: completo grigio scuro, camicia bianca, cravatta carta da zucchero. La triade Jörg Eberhart, Sandro Pappalardo e Carsten Spohr indossa la divisa e apre ufficialmente l’era Ita-Lufthansa nel affollato quartier generale della compagnia italiana a Fiumicino. I primi comandamenti dell’alleanza? Eccoli per titoli: 2025 anno zero, primi utili rimandati al 2026, da marzo 100 connessioni in codeshare e partnership tra Volare e Miles & More, uscita di Ita Airways da SkyTeam e last but not least rilancio del marchio Alitalia. Continue reading Ita Airways, anno zero. Il piano di Eberhart&Co. at L'Agenzia di Viaggi Magazine.
FIUMICINO – L’integrazione c’è e si vede. Anche nell’abbigliamento, praticamente identico: completo grigio scuro, camicia bianca, cravatta carta da zucchero. La triade Jörg Eberhart, Sandro Pappalardo e Carsten Spohr indossa la divisa e apre ufficialmente l’era Ita-Lufthansa nel affollato quartier generale della compagnia italiana a Fiumicino. I primi comandamenti dell’alleanza? Eccoli per titoli: 2025 anno zero, primi utili rimandati al 2026, da marzo 100 connessioni in codeshare e partnership tra Volare e Miles & More, uscita di Ita Airways da SkyTeam e last but not least rilancio del marchio Alitalia.
Sala conferenze affollata, l’azzurro domina ovunque, il kit per la stampa è perfettamente in linea con il matrimonio: busta, braccialetto e portachiavi griffati Ita, penna e taccuino Lufthansa Group. Nuovo consiglio di amministrazione presente al completo. Su il sipario.
PAPPALARDO: «NON PERDEREMO LA NOSTRA IDENTITÀ»
Il prologo è affidato al presidente Pappalardo, che fa gli onori di casa e sventola il tricolore: «È un avvenimento storico: non perderemo la nostra identità, Ita sarà sempre ambasciatore del Made in Italy, continueremo a rappresentare il meglio dell’Italia». Enit la sua ultima esperienza, ecco perché ci tiene a sottolineare un fattore chiave per il nostro Paese: «Turismo e compagnia aerea sono un binomio inscindibile, senza voli i turisti non arrivano».
Un ringraziamento sentito per l’ex presidente, Antonino Turicchi, che ha traghettato verso la sponda tedesca una nave in ottime condizioni: «Siamo passati da 52 a 99 aeromobili, nel 2024 abbiamo trasportato 18 milioni di passeggeri, +20% sul 2023 con 2,7 miliardi di ricavi, load factor 81%, 2,7% in più del 2023».
Infine, un riconoscimento ai sindacati dopo il primo approccio con la nuova proprietà: «Hanno un ruolo importantissimo, abbiamo apprezzato l’atteggiamento assertivo e collaborativo: sono certo che il lavoro che porteremo avanti insieme cin condurrà alle giuste strategie per l’azienda».
LA ROTTA DI EBERHART: »BREAK EVEN, CRESCITA E MARCHIO ALITALIA»
L’incontro con le sigle sindacali è stato il primo approccio con la realtà italiana per Jörg Eberhart, nuovo amministratore delegato della creatura partorita con la benedizione dell’Ue. Idee chiare e pochi fronzoli, Eberhart si rivolge alla platea in italiano. La parola d’ordine, per ora, è break even: «Servono pazienza e stabilità, sono appena due settimane che sono qui: stiamo lavorando su business plan, budget e bilancio, era tutto fermo in attesa del closing, Assunzioni? Nel 2025 poche, tutto rimandato al 2026 e potrebbero essere presi in considerazione gli ex Alitalia in Cigs: è un bacino ricco di personalità sarebbe sbagliato non tenere conto di questo potenziale».
Di certo, riconosce, non partiamo da zero: «Creare un’azienda dal nulla e portarla a 100 aeromobili non è poco. I dirigenti di Ita hanno coraggio, sanno cosa significhi prendere rischi ed eseguire, con la classica versatilità italiana, tutti i progetti. Ecco, proprio l’italianità è un valore illimitato, di cui Ita può usufruire ora e in futuro. In questo primo anno è fondamentale il consolidamento, a partire dal 2026 dovremo centrare quella crescita prevista nel piano. Nulla di pianificato per le nuove rotte, ma per la prossima Winter le idee non mancano. Tariffe giù? Difficile che in questo momento i biglietti calino in Europa».
Utili e cuore: perché lo storico brand Alitalia può e deve tornare nei cieli: »Ita – ricorda Eberhart – è in possesso del marchio comprato dai commissari, che ha un valore altissimo Prima di considerare come e quando riavviarlo vorremmo raggiungere una stabilità per l’azienda e rilanciarlo nel miglior modo possibile. Vediamo come vanno i primi mesi, l’idea ovviamente è quella di usufruire di tutto il potenziale del marchio».
SPOHR: «ITA, ADDIO SKYTEAM. ECCO COSA SUCCEDE ADESSO»
«Sono 20 anni che Alitalia cercava il cavaliere bianco», suggerisce un collega. Qui a Fiumicino, oggi, ha le sembianze di Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa: il deus ex machina dell’operazione Ita. È vero che questo sarà un anno di assestamento, ma qualche novità c’è eccome. E da subito. Il manifesto di Spohr per il sodalizio è in italiano – «Vogliamo rendere il cielo più azzurro» – le spiegazioni per l’uso in inglese: «Non investiamo in una compagnia tanto per fare, vogliamo guadagnare denaro con Ita, anche se ci vorranno 18 mesi per raggiungere sinergie tra Ita e il Gruppo Lufthansa».
Niente equivoci, badiamo al sodo, ecco le prime novità commerciali: «Con effetto immediato – annuncia Spohr – i 36 milioni di membri di Miles & More potranno accumulare e utilizzare le miglia su tutti i voli di Ita Airways. Contemporaneamente i 2,7 milioni di membri del programma frequent flyer di Ita, Volare, potranno accumulare e utilizzare i loro punti su tutti i voli operati da Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines.
E ancora: con l’inizio del programma estivo, il 30 marzo, i passeggeri di Ita e del Gruppo Lufthansa potranno godere dei seguenti vantaggi, elencati dall’ad di Lufthansa: «Ita si sposterà nei terminal delle compagnie aeree Lufthansa al Terminal 1 di Francoforte e al Terminal 2 di Monaco. Questo ridurrà significativamente i tempi di trasferimento dei passeggeri. In tutti gli altri hub del gruppo, così come a Roma-Fiumicino e Milano-Linate, le compagnie del Gruppo Lufthansa offrono già i loro voli nelle stesse aree terminal di Ita. Inoltre, sempre dal 30 marzo, i passeggeri di Ita potranno visitare e utilizzare le circa 130 lounge del Gruppo e dei suoi partner e quelle di Ita saranno aperte ai passeggeri del Gruppo».
Capitolo codesharing per oltre 100 collegamenti aerei: «Consentiranno di combinare voli di compagnie diverse del Gruppo in un’unica prenotazione. Una volta completamente implementato, questo codeshare permetterà ai passeggeri di Ita di accedere a oltre 250 destinazioni di Lufthansa. Per i passeggeri delle compagnie aeree del Gruppo l’offerta sarà ampliata per includere i voli nazionali di Ita per Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia. Saranno prenotabili dal 25 febbraio tramite i canali di vendita globali, compresi online e tramite le app del Gruppo Lufthansa e di Ita».
La conseguenza di tutte queste operazioni è l’ufficialità dell’uscita, annunciata, di Ita da SkyTeam, che si concluderà il 30 aprile: «Ita si unirà a Star Alliance nella prima metà del 2026 e a fine maggio i clienti godranno di altri benefici». Ita, comunque,, continuerà a collaborare con alcune compagnie dell’Alleanza SkyTeam tramite gli accordi bilaterali in vigore, mantenendo i vantaggi disponibili per i clienti.
Prima dei saluti finali – e di una presa di contatto della nuova dirigenza con i dipendenti riuniti nell’androne della palazzina – c’è il tempo per chiarire che «non è ancora giunto il momento di salire al 90% di Ita. Possiamo arrivarci acquistando quote aggiuntive anche quest’anno – nota Spohr – ma al momento non è nel programma prendere tutto nel 2025».
“La pazienza è la virtù dei forti“: da italiani acquisiti, difficile che Spohr ed Eberhart non apprezzino Giacomo Leopardi.