Future di Wall Street poco mossi, attesa per i conti di Amazon
Oggi il gigante dell’e-commerce diffonderà i suoi risultati mentre la calma continua alla borsa di New York dopo la volatilità dei giorni scorsi.
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Wall Street poco mossa prima dell’apertura di oggi, con le acque che sembrano essersi calmate e in attesa dell’importante rapporto sul lavoro in programma per domani. Come antipasto, oggi era previsto il report sulle richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 31 di gennaio, risultate in lieve crescita a 219 mila, di poco oltre le 214 mila previste e alle 211 mila del dato precedente.
Intanto, i future sul Nasdaq scambiano intorno la parità, mentre i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones aggiungono lo 0,20% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali della Borsa di New York.
L’indice del dollaro continua a guadagnare e si porta a 108, mentre il biglietto verde guadagna anche nei confronti dell’euro ed il cross EUR/USD scende a 1,0359. Bitcoin fermo a 98 mila dollari.
Nelle materie prime, l'oro ha raggiunto i suoi massimi storici per il quinto giorno consecutivo, arrivando a toccare i 2.894 dollari (future): la domanda per il bene rifugio per eccellenza sta salendo alle stelle, mentre banche e investitori cercano entrambi un terreno stabile sullo sfondo di una crescente guerra commerciale.
Crescita di mezzo punto per il petrolio: il Brent scambia a 75 dollari e il greggio WTI sale a 71,44 dollari al barile.
L’inizio settimana era stato difficile per Wall Street dopo l’annuncio dei dazi commerciali fatto da Donald Trump nel weekend precedente, ma poi il sentiment era migliorato a seguito della sospensione di un mese delle tariffe decise sulle merci provenienti da Messico e Canada.
Col proseguire dei giorni la situazione è rimasta stazionaria nonostante le contro-tariffe decise dalla Cina. "I mercati potrebbero aver tirato un sospiro di sollievo temporaneo poiché i dazi statunitensi contro Canada e Messico sono stati sospesi per ora e la risposta di ritorsione iniziale della Cina è considerata moderata", spiega in una nota Mark Haefele, responsabile degli investimenti presso UBS Global Wealth Management.
La vicenda dei dazi, però, tutto è tranne che risolta e gli analisti prevedono che potrebbero stimolare l’inflazione negli Stati Uniti e rallentare il ciclo di tagli dei tassi della Federal Reserve.
Il vicepresidente della Federal Reserve Philip Jefferson ha dichiarato ieri di voler mantenere stabili i tassi di interesse finché la Fed non avrà una migliore percezione degli effetti netti delle politiche dell'amministrazione Trump su dazi, immigrazione, deregolamentazione e tasse.
I trader non si aspettano che la Fed agisca sui tassi di interesse nella sua prossima riunione di marzo, ma un taglio è ampiamente previsto a giugno, secondo FedWatch del CME.
Oggi la stagione delle trimestrali vedrà come principale protagonista Amazon, attesa comunicare i suoi risultati annuali dopo la chiusura del mercato, particolarmente importanti per valutare la forza della domanda di intelligenza artificiale.
La società arriva all’appuntamento dopo un’annata da record, trainata da un business solido e ben diversificato. Condizione confermata dalle previsioni del consensus (Bloomberg) di ricavi trimestrali in crescita del 10,2% su base annua, a 187,34 miliardi di dollari, e del 17,9% su base trimestrale, superando così i 170 miliardi dell’ultimo periodo del 2023. Gli utili per azione sono stimati a 1,47 dollari, in aumento del 47% rispetto a 1 dollaro dell’ultimo trimestre 2023 e del 2,8% se si paragonano al terzo periodo dello scorso anno.
I numeri del gigante dell’e-commerce metteranno ulteriormente alla prova la visione secondo cui le big tech intendono continuare a spendere molto nell’AI dopo i risultati deludenti di ieri sera delle produttrici di chip Arm e Qualcomm.
Ford (-5%): ricavi nel quarto trimestre per a 48,2 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti di 43 miliardi (dati LSEG).
Qualcomm (-4%): le previsioni di ricavi del secondo trimestre, pari a 10,75 miliardi di dollari e un utile rettificato di 2,80 dollari per azione, sono risultate superiori alle stime degli analisti che prevedevano ricavi per 10,34 miliardi di dollari e un utile rettificato di 2,69 dollari per azione (dati LSEG).
Arm (-6%): ha ridotto le sue previsioni sui ricavi per l’intero anno ad un intervallo tra 3,94 a 4,04 miliardi dal precedente range di 3,8 - 4,1 miliardi.
Eli Lilly (+2%): su base rettificata, prevede di guadagnare tra i 22,50 e i 24 dollari per azione nel 2025, quando gli analisti si aspettavano un utile di 22,86 dollari per azione (dati LSEG).
Under Armour (+11%): ricavi del terzo trimestre scesi del 5,7% a 1,40 miliardi di dollari rispetto a un anno fa, ma oltre le stime di 1,34 miliardi.
MicroStrategy® Incorporated (+0,20%): la prima e più grande Bitcoin Treasury Company al mondo ha annunciato oggi che opererà con il nome Strategy™.
Honeywell (+5%): dovrebbe rivelare i suoi piani per separare le sue attività aerospaziali dalla sua divisione di automazione, secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal.
Align Technology (-4%): prevede ricavi del primo trimestre compresi tra 965 e 985 milioni di dollari, al di sotto delle stime di 1,03 miliardi (dati LSEG).
Symbotic (-16%): prevede ricavi per il secondo trimestre compreso tra 510 e 530 milioni di dollari, inferiori alle stime degli analisti di 534,8 milioni (dati LSEG).
Yum Brands (+3%): la proprietaria di Taco Bell ha riportato, per il trimestre conclusosi il 31 dicembre, un aumento dell'1% delle vendite mondiali, incremento superiore rispetto alle stime degli analisti di +0,42% (dati LSEG).
Tapestry (+13%): prevede ricavi di circa 6,85 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2025, superiore alla precedente attesa di oltre 6,75 miliardi di dollari e alla stima degli analisti di 6,76 miliardi (dati LSEG).
Microsoft
Citic Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 476 a 470 dollari.
President Capital Management: ‘buy’ e target price incrementato da 485 a 500 dollari.
Apple
Daiwa Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo diminuito da 275 a 270 dollari.
IBM
Daiwa Securities: ‘neutral’ e target price alzato da 222 a 242 dollari.
Alphabet
China Renaissance: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 212 a 225 dollari.
Uber Technologies
Seaport Global Securities: ‘buy’ e target price incrementato da 82 a 84 dollari.