Crisi automotive europeo: due grafici per comprenderla

L'industria automobilistica europea sta affrontando una contrazione senza precedenti, per il declino della domanda, la concorrenza globale e le difficoltà economiche interne. L'articolo Crisi automotive europeo: due grafici per comprenderla proviene da FundsPeople Italia.

Feb 3, 2025 - 22:50
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Crisi automotive europeo: due grafici per comprenderla

L'industria automobilistica europea sta attraversando una crisi senza precedenti, caratterizzata da una domanda in calo, una forte concorrenza globale e difficoltà economiche interne. Per affrontare la situazione, la Commissione Europea ha avviato la scorsa settimana il "Dialogo Strategico sul Futuro dell'Industria Automobilistica Europea", sotto la guida dalla Presidente Ursula von der Leyen. L’iniziativa coinvolge produttori, sindacati e istituzioni per delineare un piano d’azione per il rilancio del settore, che verrà presentato nel concreto il prossimo mese di marzo.  

Due esperti di DPAM, Bernard Lalière, Head of Credit e Bart Jooris, CFA, analista del credito Buy-Side approfondendo le prospettive per il settore in vista di un 2025 che si preannuncia cruciale, fanno notare che le immatricolazioni di nuovi veicoli leggeri sono stabilmente di 4 milioni di unità al di sotto dei livelli pre-pandemici, come mostra il grafico qui sotto.

Nuove immatricolazioni ed età media del parco auto dell'UE

Fonte: ACEA, DPAM; 2024

Domanda in declino

Alla base di questo rallentamento della domanda che Bruxelles prova ora a invertire c'è una complessa combinazione di fattori.

I consumatori di Europa e Stati Uniti mostrano più di una perplessità nei confronti dei veicoli elettrici a batteria (BEV). “Le preoccupazioni per gli elevati prezzi di acquisto, le limitate autonomie di guida e l'affidabilità delle infrastrutture di ricarica hanno diminuito l'entusiasmo per queste nuove tecnologie”, spiegano i due esperti di DPAM. Questa riluttanza si manifesta in un contesto in cui i prezzi delle nuove auto sono aumentati di oltre il 30% negli ultimi cinque anni, superando la modesta crescita del reddito disponibile delle famiglie. “Di conseguenza, il potere di determinazione dei prezzi dei costruttori sta svanendo”, affermano.

Anche il clima economico generale getta un'ombra lunga sul settore. “L'Europa è alle prese con una crescita economica debole e molte famiglie faticano a farvi fronte”, dicono. “Invece di investire in nuovi veicoli, le persone scelgono di tenere le proprie auto per periodi più lunghi. Questa tendenza si riflette nell'aumento dell'età media dei veicoli in tutto il continente”, affermano.

La minaccia cinese

I produttori automobilistici europei devono affrontare la concorrenza aggressiva della Cina, che ha fatto passi da gigante nella produzione di veicoli elettrici a costi più contenuti. Le case automobilistiche cinesi, grazie a incentivi statali e una filiera produttiva più efficiente, sono in grado oggi di offrire modelli più accessibili, riducendo la competitività delle case europee. “Nel campo della mobilità elettrica, i produttori automobilistici europei sembrano avere poche risorse per contrastare la concorrenza della Cina. Se non verranno adottate misure adeguate, il rischio è la perdita di competitività, con importanti conseguenze per lo sviluppo economico dell’eurozona e, in particolare, della Germania”, avvertono gli esperti di DWS.

Impatto sulle azioni

Questa crisi si riflette nelle performance di borsa. Il grafico qui sotto condiviso da DWS mostra che l’indice Stoxx Europe 600 Auto ha registrato una performance significativamente inferiore rispetto al più ampio Stoxx Europe 600. “Mentre l’indice principale è aumentato di circa il 10% dall’inizio del 2024, il sottoindice specializzato nel settore automobilistico è sceso di circa la stessa percentuale”, evidenziano dal gestore. “Tuttavia, negli ultimi mesi si è diffusa la sensazione che il barometro del settore possa aver trovato un punto di stabilizzazione. A nostro avviso, ciò potrebbe essere dovuto anche all’aspettativa che l’UE possa fornire un certo sostegno ai produttori di automobili per rafforzarne la competitività”, spiegano.

Una chiara sottoperformance dell'indice Stoxx Europe 600 Auto

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Fonti: Bloomberg Finance L.P., DWS Investment GmbH al 1/28/25

“Molti dei problemi che affliggono l’industria automobilistica sono di origine interna, come il ritardo significativo nello sviluppo di auto elettriche competitive. Inoltre, i requisiti burocratici imposti dalla politica non hanno aiutato”, spiegano dal gestore di fondi tedesco. Ad esempio, l'inasprimento dei limiti di emissioni di CO2 da parte dell'Unione Europea, previsto per la fine di quest'anno, rischia di creare notevoli difficoltà per molti produttori. “Questi limiti sembrano irraggiungibili con motori a combustione interna o ibridi. I produttori dovranno vendere un numero maggiore di veicoli elettrici. In caso contrario, dovranno affrontare pesanti multe da Bruxelles. Secondo i costruttori, le sanzioni previste potrebbero ammontare a miliardi di euro”, spiegano. “Riteniamo che il dialogo con l'UE sia necessario per affrontare queste sfide”, concludono.

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