Barlafante (PrevAer): “Un mandato ‘full multi-asset’ per ricercare soluzioni di investimento diverse”

Il fondo pensione destinato al personale di terra del trasporto aereo lavora a un incremento degli iscritti. E a gennaio di quest’anno ha annunciato l’avvio della nuova modalità gestionale. L'articolo Barlafante (PrevAer): “Un mandato ‘full multi-asset’ per ricercare soluzioni di investimento diverse” proviene da FundsPeople Italia.

Feb 3, 2025 - 22:50
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Barlafante (PrevAer): “Un mandato ‘full multi-asset’ per ricercare soluzioni di investimento diverse”

Un tasso di adesione “con forti potenzialità di crescita” e, al contempo, un andamento finanziario positivo anche alla luce dell’evoluzione del nuovo modello di gestione “full multi-asset”. Marco Barlafante, direttore generale di PrevAer, raggiunto da FundsPeople tratteggia il perimetro entro cui agisce il fondo pensione destinato al personale di terra del trasporto aereo istituito alla fine dello scorso millennio (1999) ma operativo dal 2003. Un perimetro che, per quanto riguarda i potenziali aderenti, è ancora ristretto. Gli iscritti, afferma Barlafante, “sono circa 17 mila su una platea di almeno 35 mila operatori, un tasso di adesione al di sotto del 50% su cui stiamo intervenendo su vari fronti”. Un primo passaggio, va da sé, è legato alla diffusione della cultura previdenziale. “In tal senso agiamo con iniziative dirette all’interno dei cosiddetti ‘Mercoledì di PrevAer’, incontri formativi avviati nel 2020 e destinati ad approfondire temi specifici della previdenza complementare”. L’iniziativa, che ha anche portato a un incremento degli iscritti passati da 14.700 mila di fine 2021 agli attuali circa 17 mila (quasi +8% annuo), “si è trasformata nel 2024 nei ‘Mercoledì insieme’, in collaborazione con altri quattro fondi pensione del settore dei trasporti”.

Azione congiunta

Un secondo passo, tuttavia, è legato a una necessaria azione congiunta con le aziende e le partiti istitutive. Questo anche alla luce di una crescita “costante” delle masse, passate da circa 620 milioni di euro di fine 2021, agli oltre 790 milioni a fine 2024 (Fonte: Prevaer, dati al 31 dicemre). “Contribuiscono a questa crescita non soltanto l’aumento degli iscritti ma anche gli ottimi rendimenti conseguiti a partire dal recupero del 2023 (dopo l’anno nero del 2022 che ha coinvolto tutto il mondo finanziario) e confermato dall’andamento 2024”, prosegue il DG che indica come nei primi 10 mesi, nonostante il contesto geopolitico, si registri un buon livello di ritorni netti sui vari comparti.  

I comparti

I comparti del fondo sono quattro, e seguono la classica suddivisione legata alla percentuale di rischio in portafoglio (determinato principalmente dalla componente equity). In particolare, “il Crescita, una linea bilanciata 70-30, è il comparto con cui siamo partiti nel 2004 poco dopo l’avvio. Nel 2007 abbiamo avviato il Prudente (un obbligazionario misto), il Garantito e il Dinamico (che di fatto è un bilanciato con una maggiore componente azionaria)”. La stragrande maggioranza degli iscritti (quasi la metà) aderiscono al Crescita. In ogni caso, “se si fa un’analisi dei componenti, non ci sono grandi differenze in termini anagrafici. Spesso gli iscritti scelgono più in base alla tolleranza al rischio che per l’orizzonte temporale”.

In tal senso, secondo l’esperto, è il fondo che dovrebbe farsi carico di indirizzare i propri sottoscrittori. “A oggi diamo la possibilità di scegliere due comparti di investimento, ma non abbiamo un’impostazione lifecycle, e proprio su questo punto è stato avviato un ragionamento interno al fondo. Da parte degli investitori, c’è un bias di approccio, la maggior parte si colloca nel comparto Crescita, quello di avvio, ma è emersa, negli anni, anche una tendenza particolare: chi sceglie di modificare il proprio posizionamento solitamente si sposta in comparti più prudenti. E questo anche nonostante i rendimenti siano evidentemente a favore dei comparti con una maggiore componente azionaria”.

Gestione full multi-asset

In questa riflessione, si inserisce anche il processo avviato dal fondo in direzione di una gestione full multi-asset, dopo l’investimento in FIA sperimentato in gestione diretta dal 2017.  “Dopo un primo approccio nel mondo degli investimenti alternativi abbiamo rilevato ottimi risultati non soltanto in termini di rendimento ma anche in termini di stabilizzazione del portafoglio”. Questo ha spinto il fondo a valutare l’aumento dell’incidenza delle asset class alternative (che nel 2024 erano ancora vicine al 5%) all’interno dei comparti, con l’obiettivo di ricercare soluzioni d’investimento all’interno di un mandato più ampio, full multi-asset appunto, per “posizionarci a un valore target massimo del 15% di incidenza di impegno dei FIA sul patrimonio con pesi differenti in base al grado di rischio dei vari comparti”.

Obiettivo raggiunto il 16 gennaio di quest’anno, quando PrevAer ha annunciato l’avvio della nuova modalità gestionale che ha comportato, secondo quanto riporta una nota diffusa dallo stesso ente, “modifiche alle convenzioni di gestione stipulate con il gestore Eurizon Capital SGR, l’incremento del peso dell’asset class degli strumenti illiquidi delle Linee Prudente, Crescita e Dinamica e l’aggiornamento della politica di investimento del Fondo”.

Nello specifico, si è avuto un incremento del peso degli illiquidi nei singoli comparti (dal max 10% per il Prudente al max 15% per Crescita e Dinamico) con l’aggiornamento dell’incarico di Eurizon a cui è stata assegnata anche la gestione di strumenti illiquidi e il trasferimento dei FIA in portafoglio del fondo.

L'intervista iniziale è tratta dalla rivista FundsPeople n.90

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