AMD e Alphabet gelano il rimbalzo di Wall Street
Alphabet chiude il quarto trimestre con ricavi per 96,5 miliardi, in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La crescita è però la più bassa dal 2023. Advanced Micro Devices ha fornito indicazioni ritenute negative sui chip per i data center, l'area dove si confronto con il leader dell'AI computing, Nvidia. Titolo -6%.”Gli Stati Uniti prenderanno il controllo di Gaza". Dopo l'incontro con il Netanyahu, Trump compie un passo ben oltre la seconda fase della tregua e annuncia un piano per la Striscia.Il petrolio si muove poco, a 72,4 dollari il barile il WTI del Texas, l’oro invece sale ancora e tocca un nuovo massimo della storia, a 2.855 dollari l’oncia. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,4%.
Le comunicazioni del trimestre delle società, in particolare quella di Palantir, hanno spinto la borsa degli Stati Uniti a mettere in secondo piano il tema delle guerre commerciali: l’indice Nasdaq ha chiuso la seduta in rialzo dell’1,35%, S&P500 +0,7%. Per tutto il giorno, sono circolate indiscrezioni e mezze affermazioni su una imminente conversazione tra Donald Trump e Xi Jimping, alla fine il colloquio non c’è stato: qualcosa dev’essere andato storto tra Washington e Pechino perché nel corso della notte il servizio pubblico postale degli Stati Uniti ha annunciato di aver sospeso la consegna dei pacchi di piccole dimensioni in arrivo dalla Cina e da Hong Kong: su questo genere di piccole consegne non si applicano i dazi al 10% entrati in vigore la notte scorsa. Il provvedimento, secondo gli esperti è soprattutto simbolico, perché il grosso del flusso è oggi sui canali privati, è però un segnale di ulteriore raffreddamento della relazione.
I future di Wall Street hanno girato al ribasso anche perché due nomi di rilievo del tech degli Stati Uniti hanno fornito indicazioni negative nel dopo borsa.
Alphabet chiude il quarto trimestre con ricavi per 96,5 miliardi, in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente anche grazie alla spinta di You Tube. La crescita è però la più bassa dal 2023. A deludere è la divisione Cloud, che ha registrato ricavi in aumento del 30,1% a 12 miliardi, ma in deciso rallentamento rispetto al trimestre precedente. Gli analisti si auguravano una performance migliore per il Cloud, in grado di bilanciare la frenata della crescita nella raccolta pubblicitaria, dove la controllata Google sta rallentando con l'avanzata di TikTok e Amazon. La holding ha anche annunciato che la spesa di capitale nel 2025 sarà di 75 miliardi di dollari, ben oltre le attese degli analisti. Il titolo è arrivato a perdere il 7%.
Advanced Micro Devices ha fornito indicazioni ritenute negative sui chip per i data center, l'area dove si confronta con il leader dell'AI computing, Nvidia. La divisione crescerà quest'anno di una percentuale a "forte" doppia cifra, ha dichiarato AMD in una conference call con gli analisti, prevedendo che il secondo semestre sarebbe stato migliore del primo. Indicazione un po’ troppo generica per un settore abituato ai tassi di crescita di Nvidia, titolo -8% nell’after hour. Complessivamente, il fatturato ha superato le stime e la società ha fornito una solida previsione per il periodo in corso. I ricavi della divisione data center è stato di 3,86 miliardi di dollari nel quarto trimestre, +69% rispetto all'anno precedente, ma gli analisti avevano previsto 4,09 miliardi di dollari.
Snap, la società a cui fa capo l’app Snapchat, ha chiuso il quarto trimestre con ricavi in aumento del 14% a 1,56 miliardi, sopra le attese degli analisti e un utile di 9,1 milioni, in deciso miglioramento rispetto alla perdita di 248 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Per i primi tre mesi dell'anno, Snap prevede ricavi fra gli 1,332 e gli 1,36 miliardi, sopra le attese di Wall Street. Titolo +9% nell’aster hour.
”Gli Stati Uniti prenderanno il controllo di Gaza". Dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu nello Studio Ovale, Donald Trump compie un passo ben oltre la seconda fase della tregua e annuncia un piano per la Striscia che prevede la gestione del territorio da parte di Washington a "lungo termine", con la possibilità che i palestinesi sfollati oggi non tornino mai più nella loro terra "simbolo di morte e distruzione da decenni".
L'amico Bibi ha ringraziato il presidente americano definendolo "il migliore amico" di Israele, riconoscendogli di essere stato determinante nel raggiungimento della tregua a Gaza e sostenendo che il suo piano per la Striscia "cambierà la storia”. L'incontro tra Trump e Netanyahu, il primo con un leader straniero nel secondo mandato del commander-in-chief, aveva l'obiettivo di fare il punto sulla fase due del cessate-il-fuoco in vista di una definitiva cessazione delle ostilità ma The Donald ha delineato uno scenario più a lungo termine. “Gli Stati Uniti prenderanno il controllo di Gaza e si occuperanno della bonifica degli ordigni e della ricostruzione". Un controllo, quello di Washington sulla Striscia, "a lungo termine" che, per il presidente americano, "porterà stabilità al Medio Oriente" e ha il sostegno di altri leader nell'area. Non è chiaro se questo piano prevede il dispiegamento di truppe militari in territorio palestinese. Trump non lo ha escluso, limitandosi a dire che "faremo ciò che è necessario". Né ha spiegato che fine faranno gli 1,7 milioni di civili che vivono a Gaza. Per Netanyahu il "progetto di Trump per Gaza potrebbe cambiare la storia". Il premier israeliano ha incassato dall’alleato americano un miliardo di nuove armi, un piano durissimo contro l'Iran, l'uscita dal Consiglio dell'Onu per i diritti umani, che il tycoon ha definito "antisemita" e lo stop definitivo ai fondi all'Unwra.
Con l’imposizione dei dazi alla Cina, mentre quelli al Messico e al Canada sono stati per il momento congelati ma restano sul tavolo, la Casa Bianca ha mandato un messaggio a tutti i partner commerciali: “gli Stati Uniti sono pronti a soffrire per affermare la propria posizione dominante, nessuno, a prescindere dall’ammontare del rapporto commerciale con la prima economia del pianeta, può considerarsi “al sicuro”. A pensarla così è Gilles Moëc, AXA Group Chief Economist and Head of AXA IM Research. Donald Trump è passato all’azione, per cui “quelli che speravano in un basso tasso di trasformazione del programma elettorale in termini di misure politiche, potrebbero dover rivedere la loro opinione”. L’economista ritiene che lo scoppio della guerra commerciale cambia lo scenario dei tassi: “A nostro parere, non ci saranno nuovi tagli dei tassi senza che la “Trumponomics” chiuda il cerchio – ossia senza che si registri un rallentamento della crescita del PIL dopo l’attuale “iperattività”.
Il petrolio si muove poco, a 72,4 dollari il barile il WTI del Texas, l’oro invece sale ancora e tocca un nuovo massimo della storia, a 2.855 dollari l’oncia.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,4%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo dell’1,4%, nuovo massimo dall’inizio del 2008. Stamattina escono gli indici PMI non manifatturieri in Spagna e Italia.
L'attenzione in vista delle elezioni del 23 febbraio si sta spostando verso l'immigrazione. Il candidato alla cancelleria della CDU-CSU, Friedrich Merz ha escluso in modo drastico collaborazioni con l’estrema destra ed ha così implicitamente aperto la porta ad una collaborazione con i social democratici: "Noi possiamo assicurare una cosa: con il partito che si fa chiamare Alternative fur Deutschland non collaboreremo, né prima, né dopo. Mai. Afd si riconosce contro tutto quello che il nostro partito e il nostro Paese ha costruito. È contro il legame dell'Occidente, contro l'euro, contro la Nato, e noi faremo di tutto per renderlo il più piccolo possibile. Non ci sarà alcuna collaborazione, nessuna concessione, nessun governo di minoranza. Assolutamente nulla”. Annalisa Piazza, Fixed Income Research Analyst, MFS Investment Management scrive che oggi “una coalizione CDU-SPD rimane a nostro avviso l'esito più probabile. Le possibilità di ripetere le elezioni potrebbero aumentare marginalmente nel caso in cui l'esito fosse inconcludente (ad esempio, la CDU e la SPD si ritrovano con una maggioranza molto limitata), poiché una coalizione con i Verdi è improbabile a causa delle significative divergenze di veduta sull’immigrazione”.
Dal punto di vista del mercato del debito sovrano, MSF IM si aspetta un impatto limitato sui Bund. “Gli spread swap si sono mossi con largo anticipo e stanno già prezzando alcuni cambiamenti politici e di policy (come un maggiore margina di manovra in ambito fiscale). Ci aspettiamo che la curva dei Bund rimanga il “rifugio sicuro” per gli EGB nel medio termine.
Secondo Piazza, l'Europa è attualmente priva di leader forti, in quanto Giorgia Meloni da sola non è in grado di prendere decisioni, per cui, nell'attuale contesto di incertezza, caratterizzato da guerre commerciali e rischi crescenti in materia di crescita e difesa, è poco probabile che dal Vecchio Continente arrivi una risposta forte e coordinata, di conseguenza, “ci aspettiamo che l'euro rimanga sotto pressione”.
Unicredit ha notificato al governo italiano l'offerta lanciata su Banco Bpm in base alla normativa del golden power, secondo quanto riferito da una fonte vicina alla situazione.
Intesa Sanpaolo. L'AD Carlo Messina ha detto di non aver nessuna intenzione di partecipare ai movimenti di M&A nel mercato italiano.
Generali. Intesa ha valutato in passato una potenziale acquisizione della compagnia assicurative, ma poi ha deciso di non farla, ha detto Messina.
Enel. Messina ha detto che non ci sono piani per rilevare la quota della società di pagamenti Mooney in mano a Enel.
Stellantis ha nominato Fabio Catone al posto di Eric Laforge alla guida del marchio Jeep in Europa. Anne Abboud è la nuova responsabile della divisione Pro One.