L’Aston Martin Valkyrie è pronta per Le Mans
Deriva dalla versione stradale della Valkyrie ed è l’arma con la quale Aston Martin punta a vincere la 24 Ore più celebre del mondo. L’omologazione è quella prevista per la classe hypercar L'articolo L’Aston Martin Valkyrie è pronta per Le Mans proviene da Veloce.
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Prosegue il processo di rinnovamento del marchio Aston Martin che si appresta ad affrontare un nuovo capitolo nel mondo delle corse con la nuova hypercar Valkyrie. L’arma con la quale il marchio inglese affronterà il mondiale Endurance puntando, sostengono in Inghilterra, alla vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans di metà giugno. Più nel dettaglio la Valkyrie, la sola nel gruppo delle partecipanti al mondiale ad avere origini stradali, è realizzata secondo il regolamento Hypercar della FIA e verrà iscritta sia al FIA World Endurance Championship (WEC) sia all’IMSA WeatherTech Sportscar Championship (IMSA) negli USA. Il debutto avverrà nella gara di apertura del WEC, la 1812 km del Qatar in programma il 28 febbraio.
TUTTO MADE IN ENGLAND. Tutta inglese la formazione di piloti per l’intera stagione del WEC. Il portabandiera Harry Tincknell, l’ultimo vincitore britannico a Le Mans, verrà affiancato dal connazionale Tom Gamble sulla Aston Martin Valkyrie numero 007. La vettura gemella, la numero 009, sarà guidata dal triplice campione del mondo FIA GT il danese Marco Sørensen e dallo spagnolo Alex Riberas. Le Valkyrie iscritte all’IMSA, verranno affidate all’inglese Ross Gunn e al canadese Roman De Angelis. Le due squadre verranno gestite dal team THOR, The Heart of Racing, che negli anni scorsi ha seguito le Aston Martin Vantage nella categoria GT3.
TANTO CARBONIO E MOTORE V12. Dal punto di vista tecnico le auto utilizzano il telaio in fibra di carbonio della stradale sebbene ottimizzato e adattato alla pista, mentre il motore è una variante del V12 aspirato di 6,5 litri griffato Cosworth, che nella versione standard raggiunge gli 11.000 giri al minuto e sviluppa oltre 1000 CV. La Aston Martin Valkyrie da competizione rispetta ovviamente il regolamento Hypercar che fissa a 680 CV il limite di potenza per non compromettere l’affidabilità, caratteristica indispensabile nelle gare di durata. L’aerodinamica è invece curata dal Chief Creative Officer di Aston Martin Marek Reichman e dalla new entry Adrian Newey, che a partire da marzo debutterà ufficialmente nella squadra F1. Per il resto le sospensioni prevedono doppi bracci anteriori e posteriori, con molle a barra di torsione azionate da pushrod e ammortizzatori regolabili. Le gomme sono le Michelin Pilot Sport da 18 pollici. La trasmissione utilizza un cambio sequenziale Xtrac a sette velocità con comandi al volante. Appuntamento dunque al 28 febbraio per la prima gara in Qatar: lì capiremo di che pasta è fatta questa Aston Martin Valkyrie.
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