Viaggio tra i sapori del Piemonte: l’eccellenza di un territorio attraverso i suoi prodotti

Tartufo Bianco d’Alba e riso, cioccolato e nocciole, formaggi e vino: il Piemonte è una terra che, nei secoli, è stata in grado di salvaguardare la propria cultura enogastronomica, sia nella coltivazione e trasformazione dei prodotti del territorio, sia nella loro valorizzazione. Con la bellezza di oltre 344 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), le cui metodiche L'articolo Viaggio tra i sapori del Piemonte: l’eccellenza di un territorio attraverso i suoi prodotti sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Feb 1, 2025 - 04:14
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Viaggio tra i sapori del Piemonte: l’eccellenza di un territorio attraverso i suoi prodotti

Tartufo Bianco d’Alba e riso, cioccolato e nocciole, formaggi e vino: il Piemonte è una terra che, nei secoli, è stata in grado di salvaguardare la propria cultura enogastronomica, sia nella coltivazione e trasformazione dei prodotti del territorio, sia nella loro valorizzazione.

Con la bellezza di oltre 344 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo e praticate secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni, il Piemonte continua a essere tra i territori italiani più interessanti da scoprire attraverso i suoi sapori. Da dove cominciare il viaggio?

Il Piemonte e i suoi sapori: il valore della varietà

Con le Alpi sullo sfondo, le pittoresche vallate, i grandi laghi e le colline ricoperte dai filari, in questa terra così variegata e verde, il vino è protagonista con ben 19 DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e 41 DOC (Denominazione di origine controllata). Un tesoro in bottiglia dal valore inestimabile, prodotto in larga parte nei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato, patrimonio mondiale UNESCO.

Barbaresco con le colline delle Langhe (foto: Visit-Piemonte/GettyImages)

Ma c’è molto di più. Dati alla mano, infatti, il Piemonte possiede 17 prodotti DOP e IGP (Indicazione geografica protetta) regionali e altri 6 interregionali.

Nel primo elenco spiccano i formaggi. Vere e proprie delizie del territorio a Denominazione di Origine Protetta come il Bra e il Castelmagno, il Murazzano e l’Ossolano. A questi si aggiungono il Raschera e la Robiola di Roccaverano, unico formaggio italiano di capra DOP. E la celebre Toma piemontese.

Tra i prodotti a base di carne ci sono invece il Crudo di Cuneo DOP, il Salame Piemonte IGP  e i Vitelloni piemontesi della coscia IGP mentre tra i pesci, i molluschi e i crostacei c’è la Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino DOP.

Infine, caratteristiche della regione sono alcune specialità del settore ortofrutticolo: il Riso di Baraggia biellese e vercellese DOP, la Nocciola del Piemonte IGP, la Mela rossa Cuneo IGP, il Fagiolo Cuneo IGP, la Castagna Cuneo IGP e il Marrone della Val di Susa IGP.

Sono sei, invece, i prodotti DOP e IGP interregionali, vale a dire condivisi dal Piemonte con altre regioni. Tre sono formaggi – Gorgonzola, Grana Padano e Taleggio – e tre della famiglia degli insaccati – Mortadella di Bologna, Salame Cremona e Salamini italiani alla cacciatora. A ciò vanno aggiunti i 37 Presidi Slow Food (SF), espressione di tradizioni, patrimonio culturale e saperi locali.

Da Asti ad Alessandria, tra robiola e filetto

Seconda regione più grande d’Italia, il Piemonte vanta 25 mila chilometri quadrati di superficie: basta spostarsi da una provincia all’altra per rendersi conto dell’eccezionale varietà sia del territorio sia dei suoi prodotti tipici. Nella provincia di Asti, per esempio, a conquistare i viaggiatori sono le colline sinuose punteggiate di vigneti, gli antichi borghi e i capolavori del Romanico. Una terra di vini e manieri medievali ma anche di musei, castelli e cantine. Qui, tra una degustazione e l’altra, il palato si solletica con i formaggi. In particolare, con la Robiola Roccaverano DOP, un formaggio a pasta morbida prodotto con latte crudo intero di capra in purezza, e la Robiola di Cocconato PAT, realizzato con latte vaccino pastorizzato, panna, sale e caglio. A pasta molle, è dolce e leggermente acido.

Spostandosi verso sud-est, ci si imbatte in una pianura alluvionale, con le montagne a fare da cerniera con la Liguria. È la provincia di Alessandria, un territorio che dalle colline delle Langhe-Monferrato si espande a raggiera lungo il corso dei tre fiumi Tanaro, Orba e Bormida. Tra chiese medievali e gioielli del Barocco, antichi palazzi e cappelle sparse tra i vigneti, il territorio vanta prelibatezze davvero uniche come il Montebore PAT e SF, rarissimo e ricercato formaggio a latte crudo vaccino e ovino a crosta fiorita, e il Filetto baciato di Ponzone – Arca del Gusto SF, uno dei rari e antichi prodotti da tutelare a livello mondiale.

Il Filetto baciato, un salume originario di Ponzone, e il formaggio Montebore (foto: Visit Piemonte/Getty Images/Giorgio Perottino)

Dall’olio alla menta al sanguinaccio: alla scoperta di Torinese e Cuneese

Tra le montagne torinesi, poi, non mancano le occasioni per soddisfare il palato. Tanti i prodotti tipici, a cominciare dal Marrone IGP della Valle di Susa e dall’Olio essenziale di menta piperita PAT, con il suo aroma forte e penetrante.

Di questa zona è anche la Mustardela delle Valli Valdesi, riconosciuta presidio Slow Food. Tra i salumi “poveri”, è una sorta di sanguinaccio, nato per recuperare interamente alcune parti del maiale altrimenti eliminate. Si mangia lessa, accompagnata dalle patate o dalla polenta. Da provare anche il Cevrin di Coazze, un formaggio presidio Slow Food prodotto con latte misto di capra camosciata e vacca preferibilmente di razza Barà, ha una pasta morbida e cremosa, il sapore speziato e di nocciola, e vanta, tra i suoi ammiratori storici, anche Luigi Pirandello.

Spostandosi più a sud-ovest, si entra nel Cuneese, la quarta provincia più grande d’Italia. Una conca verde che da Torino si allarga verso il mar Ligure, la Costa Azzurra e la Provenza, con le montagne – il Monviso, su tutti – a fare da sfondo. Terra amatissima da chi pratica trekking e ciclismo, dalla pianura all’alta quota sorprende con le sue specialità tipiche: l’Aglio Caraglio SF e PAT, il Ramassin Valle Bronda SF (una susina originaria della Siria), il Porro di Cervere PAT e il Castelmagno d’alpeggio DOP e SF, un formaggio stagionato a latte vaccino crudo.

Il Porro di Cervere PAT, tipico del Cuneese (foto: Regione Piemonte)

Bresaola e formaggio nel Verbano-Cusio-Ossola

Tra le proposte gastronomiche dell’Alto Piemonte, ricco di gioielli lacustri e incorniciato dalle verdeggianti Valli Ossolane,  spiccano prodotti locali davvero unici come la Bresaola della Val d’Ossola PAT e il Bettelmatt PAT,  tipico formaggio a pasta semidura appartenente alla famiglia delle tome, riconosciuto anche presidio Arca del Gusto – Slow Food.

Una forma di Bettelmatt, formaggio del Verbano-Cusio-Ossola (foto: Visit Piemonte/I.Com Multimedia.)

La cultura del riso nel Biellese e Vercellese

Con le Alpi da un lato e la Pianura Padana dall’altro, il Biellese è una terra di grandi contrasti. A sorprendere i visitatori sono i differenti panorami, che spaziano dalle colline ricche di boschi ai borghi medievali fino al massiccio del Monte Rosa. Non meno vari sono i sapori del territorio.

Tra questi il Macagn – Maccagno DOP e SF, noto formaggio a pasta semicotta tanto amato da Quintino Sella (è passato alla storia l’episodio del 1863 in cui l’ex Ministro delle Finanze del Regno d’Italia, tornando da un’escursione in montagna, andò su tutte le furie accorgendosi che i ladri gli avevano sottratto il ricercato prodotto caseario), e il Riso di Baraggia biellese e vercellese DOP, condiviso con la provincia di Vercelli. Un territorio, quest’ultimo, caratterizzato da antichi cascinali e ingegnose opere idrauliche, dove il paesaggio – tra terra e acqua – è in grado di regalare scenari unici in ogni stagione. E i prodotti tipici sono davvero unici. Due su tutti, il Riso gigante SF e la Pesca Bella di Borgo d’Ale SF.

Uno scorcio del Principato di Lucedio, nel Vercellese (foto: Visit Piemonte/GettyImages/Giorgio Perottino)

Il Novarese con la cipolla e il fidighin dla duja

Infine, sempre in pianura, c’è il Novarese, terra agricola e industriale, fortemente influenzata dalla Lombardia e da Milano. Un susseguirsi, alla vista, di cascine e risaie, con Novara a fare da centro e, attorno, diverse località agricole ricche di tesori storici e artistici. Il Novarese è famoso per le sue rocche, i suoi castelli e i suoi ricetti. Se ne contano più di cento che si stagliano ancora, solitari, nella zona. Non da meno sono note le specialità enogastronomiche, a cominciare da vini di qualità come il Boca, il Ghemme o il Gattinara. E prodotti di fama nazionale come la Cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto SF e il Fidighin dla duja PAT, una mortadella di fegato cruda da accompagnare con il pane e un bicchiere di vino rosso. Il binomio giusto per sentirsi, in quel momento, in pace con il mondo.

Info: VisitPiemonte.com

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