Trump colpisce ancora: bloccati 4 miliardi destinati alla lotta contro la crisi climatica

Dopo aver emesso una direttiva che impone la rimozione di ogni riferimento al cambiamento climatico dai siti governativi, Trump mette il carico da novanta: cancellati i fondi per il Green Climate Fund e raso a zero l’ufficio giustizia ambientale. Sin dal primo giorno della sua amministrazione, il Tycoon non ha perso tempo a firmare ben...

Feb 6, 2025 - 19:59
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Trump colpisce ancora: bloccati 4 miliardi destinati alla lotta contro la crisi climatica

Dopo aver emesso una direttiva che impone la rimozione di ogni riferimento al cambiamento climatico dai siti governativi, Trump mette il carico da novanta: cancellati i fondi per il Green Climate Fund e raso a zero l’ufficio giustizia ambientale.

Sin dal primo giorno della sua amministrazione, il Tycoon non ha perso tempo a firmare ben nove ordini esecutivi che mirano a sabotare di fatto le soluzioni climatiche: dall’ostruzione allo sviluppo delle energie rinnovabili alla riapertura delle aree protette alla perforazione, all’estrazione mineraria e al disboscamento; alla cessazione di tutti i programmi e le posizioni federali di giustizia ambientale; a dichiarare una “emergenza energetica” (nonostante la produzione di petrolio e gas degli Stati Uniti stia attualmente stabilendo un record globale di tutti i tempi) che consentirebbe ai progetti di combustibili fossili di eludere le protezioni ambientali; all’uscita dagli Accordi di Parigi (di nuovo); e persino ridefinendo le “risorse energetiche” per escludere il solare e l’eolico (come anticipato in Project 2025.)

E si può solo indovinare cosa altro accadrà. Non in ultimo queste due chicche. 

Green Climate Fund: addio agli impegni statunitensi

Il Green Climate Fund (GCF) è un’iniziativa cruciale che aiuta oltre 100 Paesi a sviluppare strategie di adattamento e mitigazione contro i cambiamenti climatici. Tuttavia, con una nota ufficiale inviata al segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato l’annullamento di tutti gli impegni finanziari degli Stati Uniti verso il fondo.

Questa decisione mette ulteriormente a rischio la transizione ecologica nei Paesi più vulnerabili, che contavano su quei finanziamenti per sviluppare infrastrutture sostenibili, proteggere le loro popolazioni dagli impatti della crisi climatica e investire in energia rinnovabile. Si tratta di un duro colpo per l’accordo di Parigi, dal quale gli Stati Uniti si sono già ritirati, e più in generale per gli sforzi globali nella lotta al cambiamento climatico.

Smantellato l’ufficio di giustizia ambientale dell’EPA

Secondo quanto riportato dal New York Times, un altro tassello fondamentale nella protezione ambientale americana sta per essere eliminato: l’ufficio di giustizia ambientale dell’EPA, l’organismo che (aveva?) il compito di difendere le comunità più esposte ai danni dell’inquinamento, come minoranze etniche e fasce economicamente svantaggiate.

Lo smantellamento dell’ufficio, considerato un primo passo per l’eliminazione completa dei programmi federali di giustizia ambientale, è ahinoi coerente con l’ordine esecutivo firmato da Trump, che mira a deregolamentare le protezioni ambientali e a ridurre l’intervento federale nella tutela delle popolazioni più colpite dall’inquinamento industriale.

Una deriva pericolosa: gli Stati Uniti fuori da accordi internazionali chiave

Oltre al ritiro dal Green Climate Fund e all’indebolimento delle misure di giustizia ambientale, l’amministrazione Trump ha consolidato il suo isolamento dalle politiche globali di sostenibilità. Gli Stati Uniti risultano ormai fuori dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall’accordo globale sulle tasse dell’OCSE e dall’Accordo di Parigi sul clima.

Queste mosse riflettono un disimpegno sistematico dalle strategie internazionali per la protezione dell’ambiente e della salute pubblica, alimentando le preoccupazioni degli esperti sul futuro della lotta alla crisi climatica.

Con il Green Climate Fund privato di un contributo fondamentale e la giustizia ambientale messa a rischio (oltre a tutto il resto), le premesse sono assai nere: gli Stati Uniti rischiano di compromettere la salute del Pianeta intero.

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