Top Manager Reputation, nella classifica Montezemolo corre più di quando era in Ferrari

L'appassionante recupero degno di un pilota da F1 di Luca Cordero di Montezemolo nella classifica di Top Manager Reputation desta clamore. La lettera (semiseria?) di Francis Walsingham

Feb 5, 2025 - 12:18
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Top Manager Reputation, nella classifica Montezemolo corre più di quando era in Ferrari

L’appassionante recupero degno di un pilota da F1 di Luca Cordero di Montezemolo nella classifica di Top Manager Reputation desta clamore. La lettera (semiseria?) di Francis Walsingham

Caro direttore,

non ti ho mai chiesto, nei miei numerosi sproloqui, se ti piace la Formula 1. A me no: poche occasioni di sorpasso, regolamenti assurdi (dovrebbe inforcare la monoposto solo chi è laureato in legge) e, soprattutto, ordini di scuderia per falsare la competizione genuina tra i piloti e assicurarsi punti nel campionato costruttori…

L’ho sempre trovata tutto fuorché davvero sportiva. E non conto le domeniche nelle quali mi sono messo a ronfare già alla partenza… Ma perché te ne parlo? Perché stavo assaporando il mio bel caffè mentre lunedì scorso leggevo la prima classifica dell’anno, ancora calda di stampa, di Top Manager Reputation  – le vecchie abitudini sono dure a morire – e ho notato una scalata lesta e repentina degna dei migliori piloti di F1.

Quelli che partono dal fondo della graduatoria e, giro dopo giro, sorpasso dopo sorpasso, quando infine la regia ha la bontà di tornare su di loro te li ritrovi sempre un po’ più in alto, contro ogni pronostico. E ti ricordano che, nonostante tutto, la Formula 1 resta uno sport in grado di infiammare gli animi.

Il nostro in questione, poi, ha anche avuto trascorsi in tal senso: non da pilota, ma come presidente di Ferrari negli anni delle corse in cui il Cavallino oltre a imbizzarrirsi nello stemma in pista trottava eccome. Parlo di Luca Cordero di Montezemolo, che poi al rosso Ferrari è passato al rosso vinaccia di Italo.

Vivila anche tu come la telecronaca di uno di quei Gran Premi in cui tutti i pronostici sono sfavorevoli e magari all’improvviso inizia pure a diluviare. Montezemolo su Top Reputation Manager era 32esimo in novembre, il giro successivo – a dicembre – era già 30esimo e quello successivo, a gennaio, eccolo compiere un balzo felino di ben 6 posizioni, arrivando a tagliare il traguardo da 24esimo.

Che corsa, che grinta!

Certo, fossimo in F1 diremmo che è merito del motore, o dell’abilità del pilota. Siccome siamo nel campionato del Top Manager Reputation sono andato a vedermi se di colpo il suo nome avesse ripreso a rimbalzare sui quotidiani. Nemmeno l’ombra. O Google me lo censura, o sono davvero sparute le occasioni nelle quali di recente è stato interpellato dai media. Giusto qualche battuta al vetriolo su Tavares in dicembre, sempre in dicembre qualche dichiarazione di tutt’altro segno su Italo ma niente che spieghi perché stia correndo così forte. Leggo che si sarebbe parlato di lui come numero 1 della serie A, sempre un mese fa. Ha detto prontamente di no e tutto è finito lì. Boh.

Fatico – ma quelli bravi a fare ricerche sul Web siete voi, direttore – a trovare qualcosa in gennaio (eppure l’ultima classifica su basa proprio sulle rilevazioni del primo mese dell’anno). Perciò mi chiedo se un materiale tanto scarso abbia invece una eco simile da giustificare un avanzamento di sei posizioni e se sia sufficiente essere intervistati e sparare a zero su Tavares per poter beneficiare di qualche punto in più in graduatoria.

In fondo, proprio come la Formula 1, anche queste competizioni della Top Manager Reputation hanno un regolamento che le rendono inconoscibili a noi comuni mortali ma, come vedi, riescono ad appassionare. Segnalo anche che il buon John Elkann sta tornando su: ci darà soddisfazioni nel Campionato di quest’anno, direttore, te lo dico qui e ora… D’altronde ha ingaggiato nuovi e valenti comunicatori: un effetto positivo non potrà non esseri, ça va sans dire.

Un tifosissimo,

Francis Walsingham