Stellantis preferisce l’AI francese. Rafforzata la partnership con l’unicorno Mistral
Il gruppo franco-italiano ha investito in diverse startup nel mondo, dai taxi volanti fino al deeptech. E in Italia?
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Dopo aver collaborato per oltre un anno attraverso una partnership focalizzata su dati e progetti di Intelligenza artificiale, Stellantis e Mistral AI proseguono e rafforzano la collaborazione. Il gruppo automotive franco-italiano e la scaleup francese che nel 2024 ha raccolto 600 milioni di euro hanno lavorato in particolare su un progetto: «L’ultima iniziativa nell’ambito di questa partnership – spiega la multinazionale guidata fino a qualche mese fa dall’ex Ceo Carlos Tavares – è un assistente avanzato per auto, progettato per fornire un supporto conversazionale in tempo reale ai conducenti. L’iniziativa si basa su oltre un anno di progetti congiunti basati sull’Intelligenza artificiale, volti a migliorare la soddisfazione dei clienti, lo sviluppo dei prodotti e l’efficienza produttiva».
Che ci fa Stellantis con Mistral AI?
Nei progetti del costruttore chi sarà al volante di un’auto del Gruppo potrà conversare con l’AI di bordo in maniera naturale per porre domande sullo stato del veicolo e su eventuali manutenzioni fa prevedere. Questo assistente virtuale «sarà continuamente aggiornato e adattabile ai marchi e ai modelli Stellantis, offrendo un’esperienza intuitiva e senza soluzione di continuità».
«Questa partnership – ha dichiarato Arthur Mensch, Ceo di Mistral – è un passo importante nel nostro impegno a rendere l’AI generativa più accessibile e preziosa. L’approccio audace di Stellantis alla tecnologia e la sua capacità di integrare l’AI avanzata in esperienze di guida reali ne fanno un partner ideale per mostrare come le versatili soluzioni di Mistral AI possano reinventare la mobilità e potenziare gli ingegneri nel loro lavoro».
Dove sta investendo Stellantis?
Il 2024 per Stellantis e l’automotive europeo in generale è stato particolarmente critico. A Mirafiori la cassa integrazione ha riguardato migliaia di dipendenti. Nel frattempo la società ha continuato a investire in giro per l’Europa e non solo. In Spagna, per esempio, ha annunciato un investimento in una joint venture da 4 miliardi di euro per costruire una Gigafactory (mentre quella annunciata a Termoli ha subito uno stop).
In portfolio la multinazionale ha poi investito in diverse startup, da Archer -che produce taxi volanti negli USA – alla francese SteerLight, attiva su una nuova generazione di tecnologie di rilevamento LiDAR (Light Detection and Ranging) ad alte prestazioni. E per evitare l’impatto dei dazi in Europa il presidente di Stellantis John Elkann ha di recente incontrato il presidente USA Donald Trump per ragionare di ulteriori investimenti negli Stati Uniti.