Scontri tra gli ultrà. Assalto al treno: otto arresti. Il Viminale pensa alla stretta

Il ministro Piantedosi valuta nuove misure dopo l’agguato vicino a Udine. E i supporter del Mantova devastano un convoglio diretto a Modena.

Feb 3, 2025 - 06:40
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Scontri tra gli ultrà. Assalto al treno: otto arresti. Il Viminale pensa alla stretta

Ancora notizie di scontri in occasione di partite di calcio che, da momenti di sport, si trasformano in manifestazioni di odio. Il fine settimana è stato macchiato dai fatti violenti di sabato a Udine dove, come ricostruito dalla Polizia di Stato, circa cinquanta friulani ed austriaci tutti sostenitori dell’Udinese, in buona parte con il volto coperto, si sono diretti alla stazione ferroviaria dove hanno occupato i binari, acceso torce e fumogeni e costretto a fermarsi il treno con a bordo i tifosi del Venezia. Alcuni di questi sono scesi per scontrarsi con i tifosi locali, causando danni anche allo stesso convoglio fino all’intervento provvidenziale degli agenti della Polizia di Stato, tre dei quali sono rimasti feriti. Episodi che hanno dato origine a otto arresti con ipotesi di reato quali blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, utilizzo di artifizi pirotecnici e bastoni in occasione di manifestazioni sportive. Agli stessi soggetti verrà applicato anche il divieto di avvicinamento ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, il cosiddetto Daspo. Violenze che non sono rimaste un fatto isolato nel fine settimana. In occasione del match Modena-Mantova si sono verificati nuovi scontri tra le rispettive tifoserie, tra padroni di casa modenesi e gli ospiti mantovani giunti in treno in 1.600. Ancora una volta, l’intervento degli agenti di Polizia in tenuta antisommossa ha disperso i riottosi e riportato l’ordine. Eventi che fanno riflettere sulle necessità di un contrasto sempre più duro alla violenza, che trova particolare sfogo in occasione di manifestazioni calcistiche. "Anche in questo fine settimana si sono verificati gravissimi incidenti ed episodi di violenza ad opera di sedicenti tifosi che, in realtà, sono soltanto teppisti in cerca di una scusa per creare disordini". Queste le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha colto l’occasione per ringraziare il costante lavoro delle forze dell’ordine: "Soltanto grazie alle azioni di prevenzione messe in campo e alla professionalità delle forze dell’ordine è stato scongiurato un bilancio ancor più pesante" ha aggiunto, soffermandosi sulla necessità di perseguire questi reati: "La gratitudine nei confronti delle forze di polizia – ha continuato il ministro – va di pari passo con la ferma determinazione nel perseguire i responsabili di queste violenze assicurandoli alla giustizia". In ballo ci sono questioni di sicurezza e civiltà, richiamati nelle chiare parole del titolare del Viminale: "Il susseguirsi di queste manifestazioni di inciviltà e violenza – ha concluso Piantedosi – dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che le misure di prevenzione adottate dalle autorità (come i divieti di trasferta o le prescrizioni sugli orari delle partite) sono assolutamente necessarie, ma occorre sviluppare ancora una riflessione per ogni ulteriore possibile coinvolgimento del mondo dello sport per allontanare definitivamente quei soggetti interessati solo ad occasioni di scontro violento e ad atti di teppismo".