Sace, ecco come il governo coccola le banche

Importanti novità si prospettano per le banche da parte di Sace del ministero dell'Economia. La lettera di Fernando Soto

Feb 7, 2025 - 10:13
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Sace, ecco come il governo coccola le banche

Importanti novità si prospettano per le banche da parte di Sace del ministero dell’Economia. La lettera di Fernando Soto

Caro direttore,

volevo proporti un pezzo ma non ho ancora abbastanza ciccia – come dici tu – per un articolo, così mi limito a una lettera per valutare se il tema ti interessa e in caso di risposta positiva inizio a raccogliere altri elementi.

Visto che è una missiva mi sorge subito questo incipit: e meno male che la narrazione giornalistica è quella di un governo contro le banche…

Ma vengo ora al punto.

La recente modifica dell’attuale garanzia Sace (che dovrebbe entrare in vigore dal 31 marzo, più o meno in corrispondenza con il rinnovo dei vertici della società alle prese peraltro con subbugli sindacali) – di cui ha scritto cinque giorni fa il quotidiano Il Messaggero – assicurerebbe alle banche di vedersi garantire da Sace e quindi dal ministero dell’Economia anche le operazioni di rifinanziamento dei debiti delle loro aziende clienti, possibilità questa storicamente richiesta dal sistema bancario e che alleggerirebbe, di parecchi miliardi di euro, i propri bilanci pesando tutto su quello dello Stato.

Proprio per questo motivo, tale possibilità era stata sempre preclusa a Sace in quanto le garanzie pubbliche emesse dovevano supportare unicamente finanziamenti di nuove progettualità avendo, la garanzia pubblica, il fine di agevolare le imprese beneficiare dei finanziamenti e i nuovi investimenti e non gli istituti di credito che li erogano o addirittura far pesare e in alcuni casi “liberarsi” dei crediti più complessi a discapito delle casse pubbliche.

Ma secondo il Messaggero, il dicastero retto da Giancarlo Giorgetti avrebbe dato l’ok alla sua controllata Sace; in questo modo le banche avrebbero già avviato i motori allettati dalla possibilità di rifinanziare miliardi di euro dei loro clienti con nuovi finanziamenti e approfittare delle coperture pubbliche fino al 70% della garanzia Sace per trasferire il rischio allo Stato.

Secondo un report ufficioso che sta circolando in ambienti parlamentari, la stessa Sace, durante il 2024, aveva già alleggerito il processo di concessione delle garanzia permettendo alle banche convenzionate (la totalità), di lavorare su base auotodichiarativa dei loro clienti e fare affidamento sui controlli creditizi che le stesse banche effettuavamo sui loro clienti, che sarebbero poi stati beneficiari della garanzia, per tutte le operazioni fino a 50 milioni di di euro: la recente novità insieme ad un processo “light” rende la garanzia un’occasione ghiotta anche per rifinanziare e spostare in avanti nel tempo le scadenze di quei miliardi di euro di finanziamenti concessi durante il Covid e non ancora ripagati.

Ora, non so se anche codesta faccenda rientra tra i motivi degli elogi del numero uno di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, verso il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ma di certo le novità in casa Sace-Mef sono ben gradite al sistema bancario, come mi hanno confermato alcune fonti del settore sotto anonimato.

Salutoni e buon lavoro

Fernando Soto