Rincari e superdollaro non frenano la vacanza a stelle e strisce

Il rapporto cambio dollaro-euro resta a vantaggio del primo, anche se presenta aspetti di volatilità legati soprattutto alla futura politica del presidente Donald Trump. Quel che è certo è che i prezzi dei viaggi negli Stati Uniti sono cresciuti negli ultimi anni. Ne abbiamo parlato con alcuni tour operator specializzati. “Abbiamo osservato che a fronte ... L'articolo Rincari e superdollaro non frenano la vacanza a stelle e strisce proviene da GuidaViaggi.

Feb 5, 2025 - 12:26
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Rincari e superdollaro non frenano la vacanza a stelle e strisce

Il rapporto cambio dollaro-euro resta a vantaggio del primo, anche se presenta aspetti di volatilità legati soprattutto alla futura politica del presidente Donald Trump. Quel che è certo è che i prezzi dei viaggi negli Stati Uniti sono cresciuti negli ultimi anni. Ne abbiamo parlato con alcuni tour operator specializzati. “Abbiamo osservato che a fronte di tariffe in crescita, il livello di servizio offerto non è sempre stato all’altezza di tali rincari – osserva Davide Catania, ceo di Alidays -. Tuttavia, nell’ultimo anno la situazione è migliorata. Cosa intendo concretamente? Due o tre anni fa, ad esempio, era frequente riscontrare problematiche legate alla pulizia delle camere, spesso giustificate con la scusa del Covid, come l’impossibilità di riordinare le stanze quotidianamente. Quest’anno, invece, questo problema è stato praticamente eliminato e le segnalazioni di questo tipo sono diminuite”. Dal punto di vista dei servizi essenziali, secondo Catania il livello sta gradualmente tornando alla normalità. “I prezzi, però, restano elevati e questo è palese – prosegue -. Tuttavia, la domanda è in continua crescita, tanto da giustificare in parte questi costi. Non bisogna dimenticare che gli Stati Uniti rappresentano un mercato di grande interesse non solo per i viaggiatori italiani, che stanno tornando a viaggiare con numeri in crescita e migliorando anche nel ranking rispetto ad altre nazioni, ma anche per i mercati emergenti come quello indiano e cinese, che mostrano un crescente interesse per questa destinazione”.

Gli incrementi previsti

Marco Peci, sales & marketing manager del Quality Group, prevede un incremento dei prezzi finali ai clienti nei prossimi giorni sugli Usa di circa “il 6-7%. Vediamo però il percorso che la valuta prenderà una volta definito il quadro politico – sottolinea -. Storicamente, nei periodi di transizione presidenziale, il mercato valutario attraversa una fase di assestamento che dura circa 3-4 mesi”. Il consorzio ha comunque già bloccato tariffe vantaggiose per i servizi core dei suoi itinerari più richiesti, “specialmente per le partenze dei nostri tour di punta come i Parchi dell’Ovest e gli itinerari nell’Est. Questo ci permette di essere comunque competitivi sul mercato”.

Fly & drive più cari

“Con questa storia del dollaro conviene di più andare in Giappone”, commenta Corinne Clementi, amministratore delegato de I Grandi Viaggi. Dopo il Covid non sono mancati i problemi con i fornitori americani. “Ora stanno tornando i fly & drive che sono sempre andati molto bene, ma non sono più tanto convenienti. Per fortuna si sono affacciati fornitori come Team America e altri tre o quattro nomi che fanno quelli che chiamiamo “tour jeans” con soluzioni alberghiere a 3 stelle e i clienti vanno e tornano clienti a dei prezzi abbordabili”. Date le condizioni del dollaro, il mercato, secondo Clementi, si assesterà tra fly & drive e tour differenziati a seconda del budget di spesa.

I riflessi sul potere d’acquisto

Per Maurizio Casabianca, chief operations & commercial officer di Going, la rivalutazione del dollaro rispetto all’euro avrà un impatto e si rifletterà più sul potere d’acquisto, “ma è una questione di consapevolezza e di conoscenza della destinazione – osserva – che gli agenti di viaggi sapranno spiegare: da tempo gli Stati Uniti mostrano una realtà di costo della vita molto diversa da quella italiana. Peraltro, le oscillazioni valutarie sono nella norma: accaduto nel 2024 sul 2023 e il 2024 si è rivelato un anno record per la destinazione”. L’aumento si rifletterà sui pacchetti turistici, ma non solo sugli Stati Uniti. Il consiglio è sempre quello di prenotare più presto possibile per avere scelta ampia e più di fasce tariffarie disponibili, tenendo conto che il mercato italiano è uno dei tanti e vede esaurirsi le disponibilità, soffrendo la competizione di altri bacini turistici emissori più solleciti. “Inoltre – prosegue Casabianca – di può cogliere il vantaggio del nostro “blocca prezzo” che protegge da eventuali oscillazioni cambio post-conferma del viaggio”.

I trend della destinazione

Attualmente il Quality Group registra sulla destinazione una crescita di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Tuttavia – dichiara Peci – il trend varia significativamente in base alle date di partenza. Notiamo che il grande ponte di aprile sta catalizzando molte prenotazioni, concentrando un numero elevato di richieste in quel periodo e penalizzando i mesi limitrofi come marzo e maggio. Questo fenomeno sta ridefinendo il calendario delle partenze e richiede una gestione più strategica delle disponibilità, così da massimizzare la copertura di tutte le finestre temporali”. Per Casabianca le richieste sugli Stati Uniti si stanno rafforzando e, ad oggi, “non vediamo una penalizzazione sugli Usa nell’ambito delle destinazioni di lungo raggio. Certamente – prosegue il manager di Going – una dinamica valutaria di questo tipo porta i viaggiatori a valutare con maggiore attenzione la programmazione di una vacanza a lungo raggio, ma gli Stati Uniti restano una destinazione di grande fascino e forte richiamo per il pubblico italiano”.

I correttivi da apportare

Per quanto riguarda eventuali correttivi da adottare per aiutare la fascia di clientela media e il target famiglie, Peci spiega che “da diversi anni il nostro prodotto va arricchendosi di itinerari con formule che per tipologie di servizi proposti e impostazione delle visite ed esperienze si rivolgono a target di clientela diversi tra loro. Per facilitare il lavoro delle agenzie, abbiamo creato una nuova categorizzazione dei nostri tour: ‘QSmart’ per il target che guarda al budget e/o vuole viaggiare in libertà, ‘QClassic’ e ‘QSelect’ per la fascia media e ‘QExperience’ e ‘QFeel’ per il segmento alto”. In casa Going i product manager “hanno a portata di mano le più disparate soluzioni per tutte le tasche. Per le famiglie il prodotto Family è ampissimo con soluzioni dedicate che siamo sempre in grado di suggerire”.

La situazione dei voli

Per la stagione estiva, intanto, si prevede una disponibilità di voli settimanali nominalmente in crescita grazie all’incremento delle rotte dirette verso le principali destinazioni statunitensi. I tour operator hanno già acquisito una disponibilità di posti sui voli diretti delle maggiori compagnie aeree, “con blocchi significativi sulle date di partenza dei nostri tour di gruppo”, precisa Peci, che aggiunge: “Attenzione però che questo incremento dei voli verso l’Italia che molte compagnie aeree hanno implementato è soprattutto il riflesso di una domanda sempre più forte che c’è sul mercato americano di visitare il nostro Bel Paese”. Per la Summer Iata 2025 Ita Airways, ha previsto l’introduzione di nuovi voli diretti da Roma Fiumicino verso San Francisco, con frequenza trisettimanale (martedì, giovedì e sabato) a partire dal 1º marzo 2025. Inoltre, la compagnia ha incrementato le frequenze sulla rotta Roma-Miami, portando a 9 i voli settimanali, con l’aggiunta di due nuovi voli il giovedì e la domenica. Le principali compagnie aeree americane hanno annunciato un significativo incremento dei voli diretti tra l’Italia e gli Stati Uniti, ampliando l’offerta per i viaggiatori italiani e, soprattutto, rispondendo alla crescente domanda di vacanze in Italia da parte degli statunitensi, per i quali la moneta forte rappresenta un incentivo innegabile. Delta Air Lines introduce il Catania-Nyc, il Roma-Minneapolis, il Milano-Boston e il Napoli-Atlanta, mentre rafforza il Roma-Atlanta fino a tre voli giornalieri durante i mesi di punta. United airlines introduce il Roma-Denver e il collegamento stagionale Venezia-Washington. E ancora, il Palermo-Nyc Newark soggetto ad approvazione governativa. Infine, estende di tre settimane l’inizio dei voli stagionali da Venezia e Napoli verso New York/Newark. American Airlines introduce il Milano-Philadelphia per tutta l’estate 2025, aggiungendosi al collegamento esistente con New York Jfk + il Napoli-Chicago che si aggiunge all’esistente Napoli-Philadelphia confermato anche per il ’25.

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