Meteo: Febbraio pazzo, il ciclone lascia spazio al freddo dell’est

I principali modelli previsionali iniziano a mostrare una certa convergenza riguardo all’evoluzione di una massa d’aria fredda che potrebbe interessare l’Italia nei prossimi giorni. Stando agli ultimi aggiornamenti, l’irruzione fredda dovrebbe manifestarsi in maniera più incisiva a partire da venerdì 7 febbraio, estendendosi per tutto il fine settimana e, con buona probabilità, fino al 12-13 […] Meteo: Febbraio pazzo, il ciclone lascia spazio al freddo dell’est

Feb 3, 2025 - 07:18
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Meteo: Febbraio pazzo, il ciclone lascia spazio al freddo dell’est

I principali modelli previsionali iniziano a mostrare una certa convergenza riguardo all’evoluzione di una massa d’aria fredda che potrebbe interessare l’Italia nei prossimi giorni. Stando agli ultimi aggiornamenti, l’irruzione fredda dovrebbe manifestarsi in maniera più incisiva a partire da venerdì 7 febbraio, estendendosi per tutto il fine settimana e, con buona probabilità, fino al 12-13 febbraio. Ciò determinerebbe un periodo di circa una settimana caratterizzato da un clima invernale marcato, con un abbassamento significativo delle temperature e il possibile ritorno della neve fino in pianura su alcune zone del Paese.

 

A livello barico, il fenomeno sarebbe originato da un’espansione dell’alta pressione atlantica, che si stabilizzerebbe tra la Penisola Iberica e l’Europa occidentale, estendendo un promontorio fino al Mare di Norvegia. Sul bordo orientale di questa struttura, si attiverebbero correnti fredde di origine continentale, con possibile coinvolgimento di un nucleo gelido in discesa da Romania e Ucraina verso Polonia meridionale, Slovacchia, Repubblica Ceca, per poi dirigersi in Europa centrale e infine verso il Nord Mediterraneo. È importante sottolineare che la traiettoria esatta di questa massa d’aria è ancora soggetta a variazioni, data la distanza temporale dell’evento. Tuttavia, i modelli ensemble sembrano confermare uno scenario in cui anche l’Italia potrebbe essere direttamente investita dall’irruzione fredda.

 

Secondo le ultime simulazioni, le zone più esposte sarebbero in primis quelle del Nord Italia, ma anche il Centro Italia potrebbe risentire del calo termico, sebbene in misura minore rispetto al Settentrione. Il Sud Italia, al contrario, dovrebbe restare meno coinvolto dall’irruzione. L’interazione tra il nucleo freddo e le acque più miti del Mar Ligure e dell’Adriatico settentrionale potrebbe favorire la formazione di minimi depressionari, in grado di alimentare precipitazioni nevose su diverse aree del Paese.

 

A partire dal 7-8 febbraio, e per almeno 4-5 giorni, potrebbero verificarsi nevicate diffuse sul Nord Italia, con possibili accumuli fino in pianura. La mappa associata alle previsioni evidenzia, in tonalità blu, le aree più esposte alle nevicate. Sul Centro-Nord Appennino, la neve potrebbe cadere a quote medio-basse o collinari, mentre sul Nord Italia si prevedono possibili accumuli al piano.

 

I quantitativi più abbondanti, compresi tra 5 e 10 cm, si attendono sulle pianure occidentali, in particolare su quelle del Piemonte e delle zone pedemontane dell’Emilia. Anche il Nord Appennino potrebbe registrare accumuli simili a bassa quota o in collina. Sulle altre pianure del Nord Italia, le nevicate risulterebbero più irregolari e meno consistenti, con accumuli generalmente modesti. Le aree meno interessate dalla neve sembrerebbero essere la Romagna orientale e il Polesine.

 

Le nevicate più significative si concentrerebbero invece lungo tutta la catena alpina, con accumuli importanti fino ai fondovalle, mentre sull’Appennino centrale la neve potrebbe cadere a quote medio-basse. Al momento, non sembrano esserci le condizioni per nevicate in pianura o a bassa quota sulle regioni del Sud Italia e sulle Isole Maggiori, anche se gli scenari potrebbero ancora subire variazioni nei prossimi aggiornamenti.

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