Meteo, 7 anni di attesa: il GELO sarà più forte del previsto
L’inverno potrebbe entrare nel vivo con una potente irruzione meteo di aria gelida proveniente dalla Siberia, capace di raggiungere l’Italia entro la metà di febbraio. Si tratta di un’eventualità ancora in fase di valutazione, ma che sta guadagnando sempre più credibilità tra i modelli meteorologici. Per la prima volta dal febbraio del 2018, le […] Meteo, 7 anni di attesa: il GELO sarà più forte del previsto
L’inverno potrebbe entrare nel vivo con una potente irruzione meteo di aria gelida proveniente dalla Siberia, capace di raggiungere l’Italia entro la metà di febbraio.
Si tratta di un’eventualità ancora in fase di valutazione, ma che sta guadagnando sempre più credibilità tra i modelli meteorologici. Per la prima volta dal febbraio del 2018, le condizioni atmosferiche sembrano predisporre una configurazione barica favorevole a un’ondata di gelo invernale severo, caratterizzata da impulsi retrogradi provenienti dall’est europeo.
L’aria gelida, inizialmente attesa sulla Siberia entro la fine della prima decade del mese, potrebbe muoversi verso i Balcani e infine investire la nostra Penisola, determinando un drastico abbassamento delle temperature e, potenzialmente, nevicate fino in pianura.
Già da venerdì 7 febbraio, l’Italia tornerà a vivere un contesto pienamente invernale, con un primo afflusso freddo che porterà condizioni più rigide su molte regioni. Tuttavia, il vero evento di portata maggiore potrebbe verificarsi intorno alla metà del mese, quando l’anticiclone sbilanciato verso nord potrebbe spalancare le porte a un’ondata gelida più intensa, capace di estendere la sua influenza su gran parte del territorio.
Questa dinamica si collocherebbe in un contesto più ampio, nel quale il vortice polare potrebbe frammentarsi, liberando masse d’aria particolarmente fredde che, invece di rimanere confinate nelle zone artiche, si spingerebbero verso l’Europa.
L’impatto di questo possibile evento potrebbe rivelarsi notevole, soprattutto considerando il contrasto con un Mediterraneo che si mantiene ancora relativamente mite per il periodo.
Le simulazioni attuali, specialmente quelle elaborate dal modello GFS, continuano a suggerire scenari di persistenza del freddo e ulteriori apporti di aria gelida dalla Russia. Se questa tendenza dovesse concretizzarsi, l’Italia sperimenterebbe un periodo di freddo intenso, con temperature ben al di sotto delle medie stagionali e possibili fenomeni nevosi anche a quote molto basse.
Quando le correnti provengono da est, infatti, il nostro Paese si trova esposto direttamente all’aria gelida continentale senza alcuna protezione naturale. A differenza delle ondate di freddo di matrice atlantica, spesso mitigate dall’influenza del mare, l’aria proveniente dalla Russia porta con sé un freddo secco e pungente, capace di trasformare anche i mesi di febbraio, marzo e persino aprile in pieno inverno.
Questo tipo di configurazione non si osservava da diversi anni e, se le previsioni venissero confermate, si tratterebbe di uno degli eventi più significativi della stagione fredda recente.
È ancora presto per trarre conclusioni definitive, ma il quadro meteorologico in evoluzione suggerisce la possibilità di uno scenario dal forte impatto, con risvolti potenzialmente sorprendenti per molte regioni italiane.
Vi invitiamo a seguire attentamente gli aggiornamenti sarà fondamentale per comprendere l’effettiva traiettoria di questa massa d’aria gelida e i suoi effetti meteo concreti sul nostro Paese.
Meteo, 7 anni di attesa: il GELO sarà più forte del previsto