Mercedes, perché Russell si gioca la centralità di progetto nel 2025

Mercedes affronta la stagione 2025 con Russell e Antonelli. Possiamo dire che lo faccia in pare a fari spenti, inizi quanto ci sono zero proclami malgrado voglia di fare bene. Le ragioni sono molteplici, ma non dipende certamente dalla fame di vittoria, mai persa anche nelle scorse edizioni del mondiale di F1. A dirla tutta, […]

Feb 2, 2025 - 13:40
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Mercedes, perché Russell si gioca la centralità di progetto nel 2025

Mercedes affronta la stagione 2025 con Russell e Antonelli. Possiamo dire che lo faccia in pare a fari spenti, inizi quanto ci sono zero proclami malgrado voglia di fare bene. Le ragioni sono molteplici, ma non dipende certamente dalla fame di vittoria, mai persa anche nelle scorse edizioni del mondiale di F1. A dirla tutta, ricordando la campagna agonistica 2024, sappiamo che si tratta del campionato dove il team tedesco ha raccolto maggiori soddisfazioni: quattro vittorie all’attivo e picchi prestazionali di tutto rispetto, come nel giardino di casa a Silverstone e in quel di Spa-Francorchamps.

La sensazione è che gli ingegneri di Brackley non vedano l’ora di riporre in soffitta l’attuale quadro normativo. Il ritorno dell’effetto suolo e il disastroso concept aerodinamico della W13 “B”, hanno richiesto un grande sforzo per riuscire a estrarre il potenziale dai progetti tecnici dell’ultimo biennio. Se gli uomini diretti da Toto Wolff riusciranno a comprendere i fattori inerenti la competitività altalenante mostrata nella passata campagna e a replicare il rendimento del mezzo in un range di condizioni più ampio, ecco che allora, le Frecce d’Argento, potrebbero togliersi delle belle soddisfazioni.

Mercedes Russell
George Russell a rapporto da Toto Wolff (Mercedes) – Gp Brasile 2024

Questo è l’auspicio di George Russell, che per la prima volta in carriera avrà l’onere di prendersi sulle spalle il team anglo-tedesco dopo la partenza di Lewis Hamilton. A differenza di altri piloti della sua generazione, il britannico sarà al centro del progetto sportivo della propria scuderia, probabilmente in ritardo rispetto alla maturità del ragazzo. La sua permanenza triennale in Williams gli ha consentito di crescere senza l’assillo di raggiungere traguardi importanti, in ragione della pochezza tecnica delle monoposto realizzate dal team di Grove dal 2019 al 2021.

La gara in Bahrain nel 2020, in sostituzione di Lewis Hamilton, convinse anche gli scettici che il pilota originario di King’s Lynn era pronto per salire a bordo di una vettura vincente. Per sua sfortuna, l’arrivo in Mercedes è coinciso con il periodo più negativo della Stella a Tre Punte dal ritorno in F1, datato 2010. Abituato a lottare per le posizioni meno nobili, il pilota inglese si è reso protagonista di un’ottima stagione di esordio con le Frecce d’Argento, coronata dal primo successo in carriera nel Gran Premio del Brasile. Nel confronto con il sette volte campione del mondo, Russell non ha affatto sfigurato.

Al contrario ha saputo genere testa al sette volte campione del mondo e connazionale. Tuttavia, se pensiamo alla passata stagione, le performance dell’attuale pilota della Ferrari sono parse talmente inconcludenti da destare qualche sospetto. Quando manca poco più di un mese e mezzo all’inizio del mondiale di F1, almeno alla vigilia della stagione George rivendica (giustamente) i gradi di capitano nel team, per il quale correrà la quarta stagione consecutiva. Un riconoscimento guadagnato sul campo e non figlio della sola militanza al servizio della Mercedes. Questo era bene ricordarlo.

Mercedes Russell
George Russell (Mercedes) nella conferenza stampa post qualifica – GP Qatar 2024

Mercedes, il nuovo status di Russell

La posizione di Russell all’interno della scuderia pluri premiata, conti alla mano, lo obbligherà a diventare il vero e proprio punto di riferimento del team. Non potrebbe essere altrimenti pensando all’inesperienza di Antonelli. Pertanto, George, dovrà fornire i giusti feedback agli ingegneri, indispensabili per incanalare lo sviluppo della W16 nel corso della stagione. Se nell’ultimo triennio battere Lewis Hamilton era già una vittoria, nel campionato 2025 le aspettative del gruppo di lavoro nei suoi riguardi saranno decisamente molto più elevate. Situazione alquanto naturale.

Russell dovrà essere costantemente il pilota in grado di massimizzare il potenziale del mezzo e riuscire a tenere a bada il giovane team mate italiano. Nonostante Antonelli sarà chiamato a scalare una sorta di Everest, in una categoria dove il tempo di apprendimento è sempre più compresso, è altrettanto vero che Kimi rappresenta l’enfant prodige che Toto Wolff intende portare al successo, dopo che Max Verstappen gli fu soffiato dal programma giovani Red Bull. Ripetere le gesta dell’olandese non sarà affatto facile, ok, ma è proprio questa la volontà del boss Mercedes.

Mercedes Russell
Lewis Hamilton e Charles Leclerc, compagni di squadra per la storica Scuderia Ferrari

Il 2025 di Russell si presenta come una chance unica per dimostrare di poter essere il riferimento di un top team e di poter ambire a qualsiasi traguardo. Questo, al netto del valore della monoposto che, ovviamente, come sappiamo in F1, fa una grandissima differenza. In sostanza, per concludere questo scritto, possiamo dire che George si nella condizione di potersi ritagliare un ruolo alla “Verstappen”, a differenza della coppia di piloti Ferrari e McLaren che, per esperienza, abilità, e altri fattori, sono molto equilibrate e almeno sulla carta partono alla pari.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Red Bull Racing