L’impatto della nuova legge Europea (UE) sull’AI: cosa devono sapere le aziende

Sfide e opportunità per le imprese: come prepararsi alla conformità

Feb 1, 2025 - 04:00
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L’impatto della nuova legge Europea (UE) sull’AI: cosa devono sapere le aziende

L’entrata in vigore delle prime disposizioni della legge europea (UE) sull’Intelligenza Artificiale (AI) segna un punto di svolta per le imprese. 

Tra divieti su applicazioni ad alto rischio e sanzioni elevate, le aziende devono ora affrontare nuove sfide per garantire la conformità normativa. Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Legge più severa e sanzioni elevate: il nuovo scenario normativo UE per l’AI 

La regolamentazione dell‘Intelligenza Artificiale (AI) in Europa sta subendo una trasformazione significativa con l’entrata in vigore delle prime misure del nuovo AI Act. 

A partire dal 2 febbraio, alcune applicazioni dell’IA saranno vietate, e le aziende operanti nell’Unione Europea dovranno adattarsi a un quadro normativo più rigoroso. 

Con sanzioni che possono arrivare fino al 7% del fatturato annuo globale, la conformità diventa un imperativo strategico.

Il nuovo regolamento introduce divieti su applicazioni considerate ad alto rischio, tra cui il punteggio sociale, il riconoscimento delle emozioni e l’identificazione biometrica remota in tempo reale negli spazi pubblici. 

Queste restrizioni mirano a prevenire usi impropri dell’IA, proteggendo la privacy e i diritti fondamentali dei cittadini europei.

Secondo Levent Ergin, esperto di AI e sostenibilità presso Informatica: 

“Questa fase iniziale dell’AI Act darà il tono per la futura implementazione delle norme. Le aziende devono affrontare una doppia pressione: dimostrare il ritorno sugli investimenti nell’IA e allo stesso tempo garantire la conformità alle nuove regole.” 

Le imprese si trovano ad affrontare ostacoli significativi nella transizione verso un utilizzo conforme dell’IA. Uno degli aspetti più critici è la gestione dei dati: la qualità e la governance dei dati sono essenziali per evitare problemi normativi.

Ergin sottolinea infatti:



“Rafforzare la qualità e la gestione dei dati non è più un’opzione, ma un obbligo. Le aziende devono garantire che i loro dati siano accurati, integrati e aggiornati.” 

Secondo un recente studio, l’89% delle grandi aziende europee riferisce di avere aspettative contrastanti sull’adozione dell’IA generativa, mentre il 48% cita i limiti tecnologici come un ostacolo alla sperimentazione dell’IA su larga scala.

Un impatto oltre i confini europei

L’AI Act non riguarda solo le aziende con sede nell’UE, ma si applica anche a tutte quelle che operano nel mercato europeo o che forniscono servizi di IA ai cittadini europei. 

Marcus Evans, partner di Norton Rose Fulbright, spiega quanto segue:



“Un’azienda con sede fuori dall’UE ma che utilizza l’IA per processi decisionali che coinvolgono cittadini europei è soggetta alla normativa.” 

Le aziende dovrebbero quindi iniziare mappando il proprio utilizzo dell’IA per valutare eventuali rischi di non conformità. Implementare un solido sistema di governance dell’AI aiuterà a garantire che i sistemi adottati siano conformi ai requisiti della nuova legge.

Un altro aspetto fondamentale per la conformità è la formazione del personale. Le aziende devono garantire che i propri dipendenti comprendano i rischi e le opportunità legati all’uso dell’AI. 

L’alfabetizzazione sull’AI diventa quindi un elemento chiave per la gestione efficace delle nuove normative: 

“Le organizzazioni devono investire nella formazione e nella sensibilizzazione del proprio personale sulle sfide etiche e legali legate all’AI” 

Verso un’innovazione responsabile

Ad ogni modo, il nuovo regolamento europeo rappresenta un passo significativo verso un uso più responsabile dell’AI. Secondo Beatriz Sanz Sáiz, responsabile del settore IA di EY Global:



“Questo framework normativo può promuovere fiducia e responsabilità, creando le basi per un’innovazione sostenibile.” 

La legge mira non solo a prevenire abusi, ma anche a incentivare lo sviluppo di tecnologie IA etiche e trasparenti. 

Le aziende che riusciranno ad allinearsi rapidamente alle nuove normative potranno guadagnare un vantaggio competitivo, distinguendosi come leader nell’adozione responsabile dell’IA.

In altre parole, l’implementazione del nuovo AI Act è solo l’inizio di un processo di regolamentazione in continua evoluzione. 

Le aziende devono agire tempestivamente per comprendere le implicazioni della normativa, migliorare la governance dei dati, investire nella formazione del personale e sviluppare strategie proattive per la conformità. 

In questo modo, potranno non solo evitare sanzioni, ma anche sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’IA in un contesto regolamentato e sicuro.