L’Antitrust scomodissima sulle offerte di Poltronesofà
Gli spot di Poltronesofà attenzionati ancora dall'Autorità a tutela della concorrenza per via di termini che ingenererebbero nel consumatore erronee convinzioni. E non è la prima volta che le pubblicità dell'azienda forlivese, note anche per i Vip che vi prendono parte, finiscono sotto accusa
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Gli spot di Poltronesofà attenzionati ancora dall’Autorità a tutela della concorrenza per via di termini che ingenererebbero nel consumatore erronee convinzioni. E non è la prima volta che le pubblicità dell’azienda forlivese, note anche per i Vip che vi prendono parte, finiscono sotto accusa
Rischia di diventare un appuntamento fisso il diverbio tra l’Antitrust e Poltronesofà, dato che gli spot – frequentissimi e martellanti – dell’azienda situata in Emilia Romagna hanno già in passato attirato l’attenzione dell’Agcm.
GLI SPOT DI POLTRONESOFÀ
L’ultima volta erano rimasti nel pettine claim come: “Doppi saldi doppi risparmi-Sconto 50%+fino a 40% su tutta la collezione+48 mesi senza interessi”, “Supervalutiamo il tuo divano fino a 1.500 euro”, e “25% di sconto+un altro 25% su tutta la collezione”.
COSA HA ATTIRATO L’ATTENZIONE DEL GARANTE?
Adesso la nuova istruttoria nei confronti di Poltronesofà per possibile pratica commerciale scorretta riguarda il fatto che, durante le campagne promozionali diffuse attraverso TV, radio, social media e internet, la società fondata nel 1995 dal forlivese Renzo Ricci non indicherebbe correttamente i prezzi e gli sconti pubblicizzati.
COSA RILEVA L’ANTITRUST
In particolare, “Poltronesofà – nell’ambito di continue campagne promozionali – enfatizzerebbe l’esistenza e la convenienza di prezzi ribassati e di percentuali di “sconto” – tra l’altro “a termine” (ad esempio con lo slogan “termina domenica”) – calcolati rispetto a ben più elevati “prezzi pieni” che, nella sostanza, non verrebbero mai o quasi mai applicati dalla società”, viene evidenziato dall’Autorità della Concorrenza. “In tal modo Poltronesofà indurrebbe il consumatore ad acquistare i divani in promozione e ad assumere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbe preso”.
Una promozione aggressiva, basata su sconti in scadenza che in realtà non scadono mai e dunque prezzi pieni veicolati come oggetto di offerte a tempo. Tutte caratteristiche che, per la verità, l’Antitrust eccepisce già da tempo, strigliando le campagne marketing del brand.
SPOT GIA’ VISTO?
Scriveva nel 2019 l’Unione nazionale dei consumatori: “Ci abbiamo fatto quasi l’abitudine: ogni volta che vedevamo o sentivamo una pubblicità di Poltronesofà compariva puntuale l’avviso che la promozione in questione sarebbe finita nel weekend. Se ci occorreva un divano, quindi avremmo fatto bene ad acquistarlo in tutta fretta! Salvo poi, la settimana dopo, rivedere e risentire, che la stessa promozione fosse in realtà valida anche per la settimana successiva e quella dopo: per mesi e mesi sempre lo stesso schema. Questa campagna pubblicitaria martellante non ha convinto affatto la nostra associazione che più volte ha segnalato come tale atteggiamento fosse forviante nei confronti del consumatore”.
LA RABBIA DEGLI ARTIGIANI, QUELLI VERI
Nello stesso periodo un’altra parola faceva saltare la mosca al naso alla Claai, associazione che rappresenta le imprese artigiane, ovvero il ricorso ad “artigiani” e “artigianali” a suo dire “a sproposito all’interno degli spot”. Non a caso nell’ultimo periodo lo slogan «artigiani della qualità» di Poltronesofà è stato rimpiazzato con “Solo divani di qualità”.
Sulle poltrone e sui divani di Ricci si sono seduti nel corso degli anni deretani di celebrità televisive sempre più famose e conosciute al grande pubblico: nelle ultime ore pure quelli dei funzionari dell’Autorità e degli uomini del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza che hanno ispezionato la sede centrale. Poltronesofà aveva recentemente attirato le critiche delle associazioni a tutela dei consumatori per via di uno siparietto durante Sanremo 2024 che aveva di fatto portato il marchio sul palco dell’Ariston in prima serata, di fronte a milioni di telespettatori, durante uno dei momenti clou del palinsesto televisivo nazionale.