Investitori sempre più young. Il 30,8% ha meno di 35 anni
SONO IN MAGGIORANZA uomini ma ci sono anche molte donne e sono per lo più di mezza età. Ecco l’identikit...
SONO IN MAGGIORANZA uomini ma ci sono anche molte donne e sono per lo più di mezza età. Ecco l’identikit dell’investitore italiano che fa trading online, cioè compra e vende azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari sulla rete di internet e attraverso le piattaforme digitali. A rilevarlo è l’ultima edizione dell’Osservatorio sulla Finanza Digitale di BG Saxo, il broker nato dalla joint venture tra Saxo Bank e Banca Generali. Ad affidare il proprio denaro ai mercati finanziari, secondo la ricerca, sono ancora soprattutto gli uomini (57%), di età compresa tra i 25 e i 54 anni. Tuttavia, oggi il 30,8% di chi investe attraverso le piattaforme online ha meno di 35 anni e l’8,6% è addirittura è under 25. Il 42,7%, inoltre, è rappresentato da donne. La ricerca ha coinvolto oltre 2.800 persone nel Nord Italia (dove, secondo la Consob si concentra stragrande maggioranza degli investitori del nostro Paese). I partecipanti al sondaggio sono stati interrogati in merito alle loro abitudini e motivazioni di investimento, agli strumenti che utilizzano, ai mercati che prediligono, ai criteri con i quali scelgono di affidarsi a un broker. È emerso che il 70,2% ha fiducia nel mercato italiano e oltre 4 intervistati su 10 sostengono di ricercare un broker che offra loro la possibilità di fruire di contenuti educativi e d’ispirazione per migliorare le loro capacità d’investimento.
"Con questa analisi, che svolgiamo periodicamente, abbiamo voluto fotografare le abitudini di investimento della popolazione italiana", ha detto commentando i dati Gian Paolo Bazzani, ceo di BG Saxo, che ha aggiunto: "emerge una chiara volontà delle persone di prendere in mano il proprio futuro finanziario e imparare a utilizzare al meglio le possibilità offerte dai mercati". Allo stesso tempo, secondo Bazzani, permangono alcune abitudini dure da abbandonare, come quella di concentrare gli investimenti nel proprio paese d’origine. È un atteggiamento che contraddistingue non soltanto gli italiani ma che si verifica più o meno in tutto il mondo. "I risultati dell’Osservatorio confermano quanto sia fondamentale fornire agli investitori strumenti per operare sui mercati con trasparenza e sempre maggiore consapevolezza, supportando i clienti nel raggiungere così i propri obiettivi", ha aggiunto l’amministratore di BG Saxo.
Tornando ai risultati del sondaggio, emerge inoltre che in Italia investe soprattutto chi ha esperienza: il 27,5% segue la Borsa da più di 10 anni, il 20% da oltre 6 anni e il 27,1% tra i 3 e 5 anni. Tra le motivazioni che spingono i nostri connazionali a operare sul mercato, la principale è quella di accrescere il proprio patrimonio (nel 61% dei casi), seguita dall’obiettivo di proteggersi dall’inflazione (41,1%), di beneficiare di un cuscinetto finanziario in caso di circostanze impreviste (36,5%) e mettere da parte del denaro destinato ai figli (22%). Il 44,7% degli intervistati da BG Saxo, infine, dichiara di avere investito nel 2024 più che nell’anno precedente mentre il 37,6% ha detto che i suoi investimenti sono stati uguali a quelli del 2023. Quasi un quinto delle persone interpellate (17%), invece, ha affermato di aver investito di meno rispetto all’anno prima. Gli strumenti più utilizzati per operare sui mercati finanziari sono le azioni (46,6%) seguite dalle obbligazioni (39,4%), dai fondi comuni (36%) e dalle criptovalute (30,7%). A livello geografico, la Lombardia emerge come la regione con la più alta concentrazione di investitori, rappresentando il 41,1% del campione, seguita da Piemonte (17,3%) ed Emilia-Romagna (16%). Quote più contenute si registrano in Veneto (14,6%), Liguria (4,8%) e Trentino-Alto Adige (2,4%).