Il Castello delle Cerimonie, il Consiglio di Stato rimanda la chiusura. E per il futuro…
La revoca delle licenze de La Sonrisa, decisa dal Comune di Sant'Antonio Abate, è sospesa fino agli inizi di giugno: la decisione del Consiglio di Stato guarda al nuovo ricorso dei Polese
Il Castello delle Cerimonie, o meglio il Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate (NA), resta aperto almeno fino ai primi di giugno. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che si è pronunciato sulla decisione del TAR Campania che aveva prorogato i termini della sospensione decisa dal Comune di Sant’Antonio Abate, ormai in possesso dell’immobile dopo la sentenza della Cassazione (che mio padre al mercato comprò…). Una catena di provvedimenti giudiziari su cui facciamo ordine, ma che al momento si traduce in una proroga alla chiusura dell’attività, al momento congelata fino al 5 giugno.
La Sonrisa, dalla Cassazione al ritiro delle licenze da parte del Comune
Ripercorrendo rapidamente l’ultimo anno della Sonrisa, nel febbraio 2024 è arrivata la sentenza della Cassazione che ha ricnosciuto le accuse di lottizzazione abusiva ai danni della società proprietaria del Grand Hotel, stabilendo che l’intera struttura venisse confiscata e passasse, così, dalla famiglia Polese al Comune di Sant’Antonio Abate (NA), sul cui territorio insiste l’hotel.
Dopo mesi di incertezze e di speranze, di trattative e di ipotesi che sembravano muovere il Comune verso un ‘recupero’ della struttura per non disperdere la forza lavoro e il know-how del personale della Sonrisa – e del suo indotto -, a *** il Comune, invece, ha deliberato il ritiro delle licenze per attività ricettive e di ristorazione. In pratica, ha ‘sentenziato’ la chiusura definitiva dell’attività, che senza licenze non può certo continuare a festeggiare cerimonie, in vista dell’acquisizione a titolo gratuito prevista dalla sentenza della Cassazione. Da ricordare che nel frattempo il Comune aveva concesso alla Sonrisa di proseguire le proprie attività per onorare gli impegni già presi con la clientela, a fronte del pagamento di una sorta di ‘affitto’.
Deliberato il ritiro delle licenze, il Comune aveva indicato il 9 gennaio 2025 come data di esecuzione per lasciare almeno l’agio di terminare gli impegni presi per le Feste natalizie. Un Capodanno amaro per la famiglia Polese, che intanto si era rivolta al Tar Campania, ricevendo una proroga fino al 13 febbraio. Su questa decisione del Tar è intervenuto oggi il Consiglio di Stato, che ha concesso un’ulteriore ‘proroga’ per tutelare “la buona fede dei terzi estranei alla vicenda”, ovvero i lavoratori lasciati con un preavviso troppo breve e i clienti che avevano prenotato da tempo feste e cerimonie: i 30 giorni concessi dal Tar sono stati considerati troppo pochi dal Consiglio di Stato.
Da qui la decisione del Consiglio di sospendere il provvedimento di ritiro delle licenze deliberato dalla Giunta di Sant’Antonio Abate, guidata dalla sindaca Ilaria Abagnale, fino al 5 giugno, data nella quale il Tar Campania sarà nuovamente chiamato a pronunciarsi su un altro ricorso presentato dalla famiglia Polese.
Tutto ‘congelato’, dunque, fino agli inizi di giugno, in attesa quindi che il Tar Campania deliberi ancora in merito ai tempi, ai modi, alle condizioni dell’acquisizione a titolo gratuito da parte del Comune dei 44.000 mq tra immobili e terreni di proprietà della famiglia Polese, come da sentenza della Corte di Cassazione, che ha riconosciuto il reato di lottizzazione abusiva. E su questo la famiglia Polese continua a lottare a suon di documenti e di ricorsi.
Cosa succederà dopo il 5 giugno?
Ovviamente il pensiero di tutti va a quel che potrà succedere dopo il 5 giugno. Nei giorni scorsi i lavoratori della Sonrisa sono tornati a protestare e a far sentire la propria voce per non essere abbandonati al proprio destino ed avere garanzie di una soluzione degna della propria professionalità. Si parla della possibile gestione dell’attività da parte di una cooperativa fondata dagli ex-dipendenti: bisognerà vedere se il Comune ha intenzione di far sopravvivere la Sonrisa come Grand Hotel, concendendo quindi la gestione dell’attività ricettiva sia pure a una cooperativa, o se preferirà trasformarla in altro che non siano macerie. Staremo a vedere.
Il Castello delle Cerimonie continuerà?
Con le cerimonie in corso fino a giugno potrebbe esserci materiale per una nuova stagione de Il Castello delle Cerimonie, che nel 2024 si è concluso con la grande festa per i 60 anni della ‘Regina’ Donna Imma. Non possiamo che augurarle – e augurarci – che il Castello continui a intrattenerci “per altri 100 anni, sempre in salute, e come il suo cuore desidera”.