I corrieri in USA avvertono su ritardi e rincari. Il motivo? È Trump
Non sentite l'aria di cambiamento? No, non è profumata.
Recenti modifiche alle politiche commerciali statunitensi hanno portato a nuove complessità nella spedizione di merci dalla Cina. In seguito all’introduzione di tariffe da parte del presidente Trump, i corrieri e le compagnie di logistica stanno avvertendo di possibili ritardi e addebiti supplementari.
Gli operatori del settore segnalano i mittenti e i destinatari si trovano già a dover fronteggiare tasse d’importazione e costi di gestione imprevisti. Una delle novità più rilevanti è la rimozione dell’esenzione "de minimis", che in precedenza permetteva alle spedizioni con un valore inferiore a 800 dollari di essere esentate da dazi e imposte.
Ciò implica che ogni pacco dalla Cina verso l'America, prima privo di oneri, ora sia soggetto a una tariffa del 10% insieme a eventuali costi aggiuntivi imposti dai corrieri. Il quadro normativo è attualmente caratterizzato da una notevole incertezza, poiché le principali compagnie non hanno ancora diffuso linee guida ufficiali per informare i clienti di tutto il mondo.