“Ho detto che sono un’avventuriera e pure un po’ putta**? Lo confermo. Facevo sesso tutti i giorni, altrimenti mi veniva il mal di testa”: Serena Grandi si confessa

Una (piccola) parte di storie e aneddoti raccontati in "Non sai cos'è successo...", il libro di Alessandro Ferrucci presentato a Roma presso La Feltrinelli di Via Appia Nuova L'articolo “Ho detto che sono un’avventuriera e pure un po’ putta**? Lo confermo. Facevo sesso tutti i giorni, altrimenti mi veniva il mal di testa”: Serena Grandi si confessa proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 6, 2025 - 15:57
 0
“Ho detto che sono un’avventuriera e pure un po’ putta**? Lo confermo. Facevo sesso tutti i giorni, altrimenti mi veniva il mal di testa”: Serena Grandi si confessa

Si intitola “Non sai cos’è successo…” il libro di Alessandro Ferrucci e che racconta storie, aneddoti e segreti da chi fa spettacolo. Se n’è parlato il 3 febbraio presso La Feltrinelli di Via Appia Nuova (a Roma). Insieme all’autore del testo – ed. Paper FIRST – c’erano Serena Grandi, Fausto Brizzi e Pino Strabioli. E hanno raccontato qualcosa di più sul libro, più volte citato con la metafora di un “tram” popolato di storie. Un tram nel quale in otto anni di interviste di Ferrucci sul Fatto Quotidiano sono saliti 400 protagonisti del cinema, dello spettacolo, della televisione, dello sport e della letteratura. “La memoria per me è quasi un’ossessione; ogni volta che la domenica intervisto qualcuno penso che ci sia qualcosa che sia un peccato che vada perso”, esordisce l’autore del libro che lui stesso definisce una “commedia all’italiana”. Durante la chiacchierata con gli ospiti, Ferrucci ricorda anche l’intervista più faticosa (e ora capirete perché) che ha dovuto affrontare: quella a Elettra Lamborghini. “Insopportabile. A un certo punto le chiedo cosa ne pensasse di Ugo Tognazzi e lei mi risponde: ‘No, scusa io ascolto altra musica’. A quel punto che fai? Lei si era scocciata, pensava che la stessi interrogando per metterla in difficoltà”, racconta Ferrucci. Poi, amareggiato, aggiunge: “Però anche Carlo Verdone mi ha raccontato che a una scuola di cinema non sapevano chi fosse Ugo Tognazzi, qualcuno rispose: ‘il figlio di Ricky'”.

Serena Grandi: il fan malavitoso che le regalò la Ferrari, il sesso e La Grande Bellezza

Gli ospiti si alternano e intervengono raccontando storie e aneddoti. Come Serena Grandi, che ricorda com’è iniziato il suo successo e come lo ha vissuto: “Fu abbastanza pesante, i miei genitori erano molto attaccati a me. Ma poi furono tutti felici, fu un riscatto anche perché la mia volontà era di non tornare mai a Bologna ma di far contenti loro e questo mi dava una spinta pazzesca”. Su Miranda, lo storico film di Tinto Brass in cui Grandi era protagonista, l’attrice oggi dice: “Da lì è cambiato tutto. In meglio o in peggio, non lo so. Ditemelo voi”. Poi, parlando del giornalista di FQ, afferma scherzando: “È terribile, alla fine gli dici tutto“. L’attrice bolognese non si risparmia: “Ho detto che sono un’avventuriera e pure un po’ puttana? Lo confermo. Facevo sesso tutti i giorni, altrimenti mi veniva il mal di testa”.

Quindi racconta del film La Grande Bellezza: “Un piccolo ruolo in un grande film; ma quando a Hollywood si aprì, c’ero io che ballavo. Con Paolo (Sorrentino, il regista, ndr) siamo amici, mi ha chiamato poco tempo fa. Abbiamo fatto pace. Magari mi chiamasse ancora anche se è molto inimicale lui. In che senso? Prima ti convince di fare il film e poi sul set e neanche ti dice ‘buongiorno’”. In seguito Grandi parla di Luca Barbereschi (“Per me lui era il più forte, veramente figo e sensuale. Peccato che ero sposata”) e Paolo Villaggio (“Non era cattivo, anche se diceva dei gossip…”. Infine un racconto molto particolare su un fan che le fece un regalo spropositato, che lei rifiutò: “Un fan mi ha regalato una Ferrari per il mio compleanno, con un fiocco rosa. Ho detto ‘ma chi è questo?’, poi ho capito che era uno della mala e ho detto ‘per carità’ e non l’ho accettata. Ma oggi accetterei subito”.

Fausto Brizzi: gli attori bugiardi e il ricordo di Faletti

Presente, come si diceva, anche il regista e sceneggiatore Fausto Brizzi: “Io nasco in una famiglia di giuristi e avvocati quindi ero la pecora nera; di fatto lo sono rimasto sempre. Mio padre, in punto di morte, mi disse: “A chi lascio il mio studio d’avvocato? Sei intelligente, in 4 anni studi e ti lascio i clienti. Ma io avevo già scritto 50 film”. La sua passione per il mondo della tv e del cinema nasce da giovanissimo. Lo ricorda nitidamente: “Il mio liceo era davanti agli studi Rai che adesso sono dedicati a Fabrizio Frizzi, quindi dovevo scegliere tra la scuola e le registrazioni di Drive In; all’epoca si entrava negli studi in maniera molto più garibaldina”. Poi parla del rapporto che ha con la stampa, con un riferimento anche all’attualità: “Tutti quelli che fanno il mio lavoro hanno un rapporto contrastato con i giornalisti. Ci sono i giornalisti che scrivono cose che non hai detto e quelli che non scrivono cose che hai detto e lui (Ferrucci, ndr) appartiene alla seconda categoria. Si può are una conversazione libera e amicale e poi in qualche modo dire ‘questo non lo dire’. I giornalisti non sono solo talento ma anche reputazione ed è uno dei doni più importanti per un giornalista e in Italia non ce ne sono tanti. Di questo ti ringrazio Alessandro. Guardate cosa sta succedendo in questi giorni: coniugi, amanti ripresi da tutti…“.

Ne ha per tutti, anche per gli attori che il più delle volte mentono ai provini: “Quando stanno al provino ti dicono di sì per qualsiasi cosa: sai andare a cavallo, sa parlare inglese tutto sì. Alcune cose non puoi verificarle finché non sei sul set”. Infine un ricordo di Giorgio Faletti, scomparso ormai più di 10 anni fa. “Lui era così: libri, cabaret, canzoni. Quando io gli telefonai per il film – Notte prima degli esami -, mi disse che non gliene fregava niente della spiegazione e di mandargli il copione. Abbiamo litigato una sola sera sul set, non voleva dire una frase che era sul copione e che per me era importante. Lui ne aveva scritta un’altra che a me non piaceva; non se ne usciva e alla fine mi rassegnai. Ecco, quella è l’unica frase ricordata di quel film. Lo riconosco”. Questi – e tanti altri racconti tra cui quello dello stesso Strabioli, che ha anche moderato l’incontro – sono contenuti in “Non sai cos’è successo…“, in libreria e in tutti gli store online.

L'articolo “Ho detto che sono un’avventuriera e pure un po’ putta**? Lo confermo. Facevo sesso tutti i giorni, altrimenti mi veniva il mal di testa”: Serena Grandi si confessa proviene da Il Fatto Quotidiano.