Eleonora Giorgi, il figlio: “Le resta poco tempo, non è allungabile”

Andrea Rizzoli, il figlio di Eleonora Giorgi e Angelo Rizzoli ha parlato della situazione di sua madre in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera. Il 44enne ha spiegato che purtroppo non c’è molto da fare per allungare il tempo che resta a sua mamma, ma che lui e la famiglia faranno tutto quanto è in loro potere affinché Eleonora Giorgi trascorra questo periodo in maniera piacevole.

“Quale prospettiva ci aspetta? Faremo il necessario affinché il tempo che le resta sia piacevole, ma non possiamo fare nulla per allungarlo. Ci siamo goduti ogni istante con una intensità prima inimmaginabile. E continueremo fino all’ultimo giorno.

Mia madre nel libro si rammarica di non aver comprato una casa né a me né a mio fratello? No, io la vedo come Rousseau: ognuno deve essere artefice della sua fortuna. Un ricordo felice con mia madre? Devo ammettere che la condividevo mal volentieri con il pubblico e le lasciavo letterine strazianti sotto la porta della sua stanza per chiederle di non andare sul set, ma di restare con me. Una mattina lo fece: io bigiai la scuola e lei il lavoro, e andammo alla Galleria Borghese a vedere Apollo e Dafne. Ci siamo ritornati da poco“.

La stessa attrice ospite di Silvia Toffanin a Verissimo due settimane fa ha spiegato che vorrebbe trascorrere il tempo che le resta nel miglior modo possibile.

Eleonora Giorgi e la decisione sulle cure, le parole a Verissimo.

“Come è andato questo esame importante? Purtroppo non bene. Ho indossato il verde, perché avevo bisogno di un po’ di speranza, ma la tac ha mostrato che la situazione è peggiorata. E appunto per questo peggioramento che stasera ho una riunione con gli oncologi. La medicina offre trattamenti palliativi e terapie per rallentare il tutto, ma sono percorsi difficili, dolorosi, che portano stanchezza, nausea e vomito. Mi trovo di fronte a una scelta importante. Voglio che il tempo che mi resta sia pieno di vita e ho paura di ritrovarmi in ospedale a subire cure che potrebbero togliermi quei momenti preziosi con i miei cari.

Ho già fatto tutti i passi possibili nella medicina tradizionale, ma i risultati sono stati molto evidenti e non voglio pesare sugli altri con la mia tristezza. Ora sono davvero ad un bivio: rinunciare ai trattamenti per avere più serenità o proseguire con le cure, accettando di stare male per vivere un po’ di più. Non so cosa fare, non posso prevedere il futuro, ma dopo la riunione cercherò di capire quale strada seguire.

Nel mio cuore, sono fatalista. Accetto ciò che il destino e Dio hanno deciso per me. So che potrebbero arrivare complicazioni come embolie o attacchi epilettici, ma cerco di restare calma. Il mio corpo sta così, e ora devo solo decidere come affrontare ciò che mi resta.

La Montalcini ha detto una frase che sento molto mia: ‘Non voglio più giorni di vita, voglio più vita nei giorni che mi rimangono.’ Questo è ciò che desidero. Ogni mattina mi sveglio e mi ripeto di non sprecare nemmeno un attimo. E poi, di notte, a volte, mi lascio andare, come farebbe una bambina“.

#AndreaRizzoli, figlio di #EleonoraGiorgi, al Corriere della Sera: “Faremo il necessario affinché il tempo che le resta sia piacevole, ma non possiamo fare nulla per allungarlo. Ci siamo goduti ogni istante con intensità prima inimmaginabile. Continueremo fino all’ultimo giorno”. pic.twitter.com/BAboZbfP1J

— Mefisto (@AndreaMefi4753) January 27, 2025

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