Ecco perchè i mercati sottostimano i tagli dei tassi della Bce

“Le aspettative di allentamento della politica monetaria sono state recentemente ridimensionate: la Fed ha effettuato un taglio “hawkish” durante la sua riunione di dicembre, e abbiamo ridotto le nostre aspettative di taglio dei tassi per il 2025 di 25 punti base a 50 punti base“, ha affermato Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments. Dalla... Leggi tutto

Gen 27, 2025 - 13:42
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Ecco perchè i mercati sottostimano i tagli dei tassi della Bce

“Le aspettative di allentamento della politica monetaria sono state recentemente ridimensionate: la Fed ha effettuato un taglio “hawkish” durante la sua riunione di dicembre, e abbiamo ridotto le nostre aspettative di taglio dei tassi per il 2025 di 25 punti base a 50 punti base“, ha affermato Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments.

Dalla scorsa riunione di politica monetaria della BCE del 12 dicembre, i mercati hanno poi ridotto le loro aspettative per la fine del 2025 di circa 25 punti base. “Non siamo d’accordo con i mercati in quanto, a nostro avviso, vi sono argomenti convincenti a supporto per non modificare le nostre aspettative sui tagli dei tassi della BCE“, avverte Wolburg.

Le ragioni? “In primo luogo, questo sviluppo è avvenuto insieme a un aumento delle aspettative di inflazione a medio termine di circa 12 punti base, probabilmente alimentato da aspettative di inflazione più elevate negli Stati Uniti e da un’inflazione core persistente (al 2,7% su base annua) nelle ultime comunicazioni sull’inflazione. Tuttavia, nei prossimi mesi, una crescita salariale più bassa e l’esaurimento degli effetti base porteranno a una diminuzione dell’inflazione core. In secondo luogo, riteniamo che le proiezioni di crescita del consenso (+1,0%) e del personale della BCE (+1,1%) per il 2025 siano troppo ottimistiche rispetto alla nostra stima proprietaria (+0,8%), il che implica una posizione politica più favorevole. Infine, i verbali dell’ultima riunione di politica mostrano che, se il percorso di disinflazione atteso sarà confermato (cosa che riteniamo probabile), ulteriori allentamenti graduali sono in vista, tanto più che alcuni Governatori avrebbero voluto addirittura un taglio di 50 punti base”, sostiene l’esperto di Generali Investments.

Alla luge di questo scenario, “Manteniamo la nostra previsione per il tasso di riferimento al 1,75% per fine anno dopo una serie di tagli di 25 punti base e facciamo attenzione a non lasciarci influenzare dalla Fed“, conclude Wolburg.