Cosa c'è dietro il calo dei titoli tecnologici? L'analisi dei gestori su DeepSeek e le altre sfide per il settore

L'emergere della cinese DeepSeek, con modelli più efficienti e meno costosi, sfida l'infrastruttura tradizionale dell'AI, mettendo in discussione la necessità di grandi investimenti in infrastrutture tecnologiche. L'articolo Cosa c'è dietro il calo dei titoli tecnologici? L'analisi dei gestori su DeepSeek e le altre sfide per il settore proviene da FundsPeople Italia.

Gen 28, 2025 - 17:20
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Cosa c'è dietro il calo dei titoli tecnologici? L'analisi dei gestori su DeepSeek e le altre sfide per il settore

Il settore tecnologico, in particolare le aziende legate all'intelligenza artificiale (AI), stanno attraversando una fase di correzione. Durante la seduta di lunedì 27 gennaio, indici come il Nasdaq erano in calo del 3% alla chiusura delle contrattazioni in Europa, un nervosismo che si è esteso anche ad altri mercati azionari statunitensi come l'S&P 500 e il Dow Jones, in calo rispettivamente del 2% e dello 0,2 per cento. Il motivo: l'emergere di DeepSeek, una startup cinese che ha rivoluzionato l'efficienza dei modelli di AI. Questo mette in discussione la necessità di grandi investimenti in infrastrutture tecnologiche, modificando le prospettive di crescita del settore.

Nonostante l'incertezza che domina il breve termine, diversi gestori di fondi sottolineano che l'evoluzione del settore dipenderà dalla sua capacità di adattarsi a queste nuove realtà e di cogliere le opportunità strategiche di un'industria in costante trasformazione.

DeepSeek: la rivoluzione dell'efficienza dell'IA

È stato dimostrato che DeepSeek è in grado di raggiungere prestazioni paragonabili a modelli come ChatGPT, ma con un'efficienza da 40 a 50 volte superiore. Questa scoperta solleva importanti interrogativi sull'infrastruttura dell'AI, in particolare sulla necessità dei costi elevati dei chip di Nvidia, che finora hanno dominato il mercato.

I ricercatori di DeepSeek hanno annunciato il mese scorso che il modello DeepSeek-V3, lanciato il 10 gennaio, ha utilizzato i chip H800 di Nvidia per addestrare questa tecnologia a meno di 6 milioni di dollari, una frazione dei costi tradizionali associati a modelli di questa portata. “Non conosciamo ancora i dettagli e nulla è stato confermato al 100%, ma se davvero ci sarà un salto di qualità nei costi, passando da modelli di addestramento di oltre 100 milioni di dollari a soli 6 milioni di dollari, potrebbe essere molto positivo sia per la produttività che per gli utenti finali, in quanto si tradurrà in un minor costo di accesso”, spiega Jon Withaar, chief investment officer di Pictet AM.

D'altro canto, Amadeo Alentorn, responsabile del team systematic equities di Jupiter AM, spiega che i cosiddetti Small Language Models (SLM), modelli più piccoli come DeepSeek, utilizzano meno risorse hardware, riducono i costi di formazione e ottimizzano lo sviluppo dell'AI. “I progressi della tecnologia non sono lineari, ma avvengono con balzi improvvisi che trasformano il settore”, afferma Alentorn.

Le implicazioni per l'industria dei semiconduttori

Lo sviluppo di DeepSeek non ha solo influito negativamente sulle azioni di Nvidia, ma sta anche mettendo sotto pressione l'intero ecosistema dei semiconduttori. La crescente percezione di una sovracapacità nella produzione di chip avanzati potrebbe interrompere la domanda nel medio termine.

Yan Taw Boon, amministratore delegato di Neuberger Berman, sottolinea che “se la tecnologia AI ristagna su modelli come ChatGPT-4, il mondo si troverebbe ad affrontare un problema di sovracapacità”. Tuttavia, chiarisce che i progressi negli algoritmi di ragionamento per l'AI di nuova generazione (AI Agentic) continueranno a guidare la domanda di chip di nuova generazione, come i GB200/300.

D'altra parte, il settore deve affrontare anche sfide geopolitiche. Gli Stati Uniti continuano a limitare l'accesso della Cina ai chip avanzati e agli strumenti di produzione dei semiconduttori, il che, secondo Boon, potrebbe rallentare i progressi cinesi in questo campo.

Impatto sui mercati e sull'ecosistema tecnologico

L'emergere di questa nuova tecnologia ha provocato un'ondata di volatilità sui mercati. A questo proposito, Oliver Blackbourn, fund manager di Janus Henderson, descrive come il mercato stia reagendo con una certa preoccupazione per la possibilità di un cambiamento strutturale nel settore tecnologico. “Il Nasdaq è sceso del 3,9%, mentre società come ASML Holdings, una delle più esposte in Europa all'IA, è scesa di oltre il 10%”, osserva.

Secondo Giacomo Calef, Country head Italia di NS Partners, per Nvidia "ciò potrebbe significare un cambiamento di focus verso l’ottimizzazione dei suoi prodotti per una gamma più ampia di applicazioni, piuttosto che rivolgersi esclusivamente agli sviluppatori di AI di alta gamma". Nel frattempo, il professionista spiega che "sebbene l’ascesa della società abbia indubbiamente sconvolto lo status quo, rappresenta anche un’opportunità per il settore di evolversi e adattarsi a un futuro più sostenibile e inclusivo".

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