Cosa cambierà con il riallineamento delle accise tra benzina e diesel

Si va verso un riallineamento delle accise di benzina e gasolio. Via libera a questa misura è arrivato dalla commissione Finanze del Senato, che nella seduta del 23 gennaio ha espresso parere favorevole sull’atto del governo n. 237, cioè lo schema di decreto legislativo recante revisione delle disposizioni in materie di accise. Detto parere prevede […] The post Cosa cambierà con il riallineamento delle accise tra benzina e diesel first appeared on QualEnergia.it.

Gen 28, 2025 - 17:26
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Cosa cambierà con il riallineamento delle accise tra benzina e diesel

Si va verso un riallineamento delle accise di benzina e gasolio.

Via libera a questa misura è arrivato dalla commissione Finanze del Senato, che nella seduta del 23 gennaio ha espresso parere favorevole sull’atto del governo n. 237, cioè lo schema di decreto legislativo recante revisione delle disposizioni in materie di accise.

Detto parere prevede la seguente condizione (neretti nostri):

“Definire un tendenziale riavvicinamento, in un congruo arco di tempo e nella misura compresa tra 1 e 2 centesimi di euro, delle aliquote dell’accisa applicate al gasolio e alla benzina in modo da tener conto dell’impatto ambientale ed economico di ciascun prodotto, destinando le risorse al trasporto pubblico locale. Alle anzidette misure dovrà essere data attuazione, valutato il contesto di riferimento, con apposito decreto interministeriale”.

Lo schema del provvedimento, ricordiamo, era stato approvato in via preliminare dal governo a ottobre 2024, senza però alcun intervento sul fronte delle accise di benzina e gasolio per autotrazione.

Il decreto interministeriale, secondo le ultime indiscrezioni riportate dalla stampa, potrebbe arrivare entro i prossimi sei mesi, quindi per luglio. Da precisare poi che il riallineamento delle accise non riguarderà il trasporto merci.

La misura in sostanza risponde alle linee guida europee di ridurre i sussidi dannosi per l’ambiente, di cui lo sconto fiscale per il gasolio rispetto alla benzina è un esempio.

Come ha ricordato il Codacons in una nota, le accise pesano oggi per 0,728 euro su ogni litro di benzina e per 0,617 euro sul gasolio, con una differenza quindi pari a 11 centesimi/litro a vantaggio della prima.

Il piano del governo dovrebbe comportare un aumento tra 1-2 centesimi ogni anno delle accise sul gasolio, con un contemporaneo abbassamento di pari livello di quelle sulla benzina, arrivando così a pareggiare le due aliquote a 67,25 centesimi di euro/litro in circa cinque anni.

In sostanza, un pieno di gasolio da 50 litri, per ogni centesimo di incremento della relativa accisa, considerando anche l’Iva al 22%, costerebbe 61 centesimi di euro in più.

Stando ai dati diffusi il 23 gennaio dall’Unem, l’ex unione petrolifera, scriveva il Sole24Ore, “si può calcolare che nel 2024 siano stati acquistati quasi 28,8 miliardi di litri di gasolio e 12,3 miliardi di litri di benzina. Pertanto, un centesimo in più pagato per ogni litro del primo accompagnato da un centesimo in meno versato su ogni litro della seconda produce quasi 170 milioni di euro all’anno in più di gettito per lo Stato”.

Pertanto l’allineamento integrale delle accise, come detto a 67,25 centesimi al litro, al netto delle evoluzioni dei consumi, porterebbe quasi un miliardo aggiuntivo di gettito complessivo.The post Cosa cambierà con il riallineamento delle accise tra benzina e diesel first appeared on QualEnergia.it.