Bper lancia un’Ops su Sondrio Unipol vuole il polo bancario
L’epidemia di acquisizioni bancarie contagia Bper, che a ottobre, nel nuovo piano triennale, rivendicava la strategia in solitaria per smaltire quelle fatte in passato. Ieri sera la banca emiliana ha lanciato un’offerta pubblica di scambio su Banca popolare di Sondrio, con cui da anni divide l’azionista perno Unipol. Un’operazione da 4,32 miliardi di euro, che […] L'articolo Bper lancia un’Ops su Sondrio Unipol vuole il polo bancario proviene da Iusletter.
L’epidemia di acquisizioni bancarie contagia Bper, che a ottobre, nel nuovo piano triennale, rivendicava la strategia in solitaria per smaltire quelle fatte in passato. Ieri sera la banca emiliana ha lanciato un’offerta pubblica di scambio su Banca popolare di Sondrio, con cui da anni divide l’azionista perno Unipol. Un’operazione da 4,32 miliardi di euro, che offre 1,45 nuove azioni modenesi per ognuna valtellinese a 9,527 euro, con premio del 6,6% rispetto alla chiusura di Borsa.
«Bper intende consolidare il posizionamento competitivo nel settore bancario italiano, che con un’accelerazione fortissima negli ultimi mesiè caratterizzato da un’importante fase di consolidamento in cui sono coinvolti operatori domestici e internazionali – informa una nota – . È diventato dunque di fondamentale importanza attuare un processo aggregativo che permetta di conseguire obiettivi di rafforzamento competitivo e dimensionale in linea con le tendenze, preservando al tempo stesso le specificità di competenze e legami col territorio che ciascun istituto esprime a livello locale».
L’assicuratore bolognese guidato da Carlo Cimbri è il pivot di Bper con un 19,8% (più 5% in derivati), e ha da anni il 19,7% a Sondrio; con le due banche ha poi fruttuosi accordi di vendita di polizze nelle filiali.
L’ad Gianni Franco Papa ieri ha parlato di «operazione su logiche industriali, opportunità unica di creare un gruppo leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e condividono gli stessi valori». L’ad di Bper promette «benefici di scala significativiin termini di clientela, presenza geografica e sinergie, che consentiranno di creare ulteriore valore per gli stakeholder di entrambi gli istituti». Ma al di là delle profferte, e con un premio ridotto, non sarà facile convincere i soci locali, piccoli, caparbi e radicati in Valtellina. Forse anche per questo Bper ha posto come condizione per l’Ops il traguardo del 50% del capitale più un’azione della preda, ma si è riservata di accettare anche solo il 35% più un’azione della Sondrio.
L’Ops arriva in una fase propizia per Bper, in cui si è ribilanciato il rapporto tra i due titoli +98% Bper nell’ultimo anno, +37% la rivale. Proprio ieri Pop Sondrio ha diffuso i conti 2024, con un record di utile netto a 575 milioni (+25%) e l’aumento dal 55% al 63% del monte cedole. «Il prossimo piano industriale sarà stand-alone», ha detto l’ad della Sondrio, Mario Alberto Pedranzini. Dopo 90 minuti Bper lo ha scalato.
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