Auto elettriche, Deloitte: “Ancora troppo care. Aumentato l’interesse dei consumatori per i veicoli a combustione”
La ricerca Global Automotive Consumer Study 2025 evidenzia come i prezzi delle EV siano ancora alti, e gli automobilisti preferiscano puntare sulle ibride L'articolo Auto elettriche, Deloitte: “Ancora troppo care. Aumentato l’interesse dei consumatori per i veicoli a combustione” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Le auto elettriche sono ancora troppo care e di conseguenza, negli ultimi due anni, l’interesse per le vetture a combustione è passato dal 19% al 32%. I consumatori italiani, poi, sono disponibili ad attendere non più di 20-40 minuti per la ricarica della vettura. Le auto preferite rimangono di gran lunga le ibride, 32% delle preferenze, mentre quelle a batteria sono ferme al 9%. Numeri che emergono dal Global Automotive Consumer Study 2025 di Deloitte, la ricerca periodica che fotografa il sentiment di 31 mila consumatori in 30 Paesi, tra cui l’Italia.
“Il comparto è stato spinto verso una rapida elettrificazione, ma il costo elevato dei veicoli elettrici prodotti dai costruttori europei continua a essere inaccessibile per un’ampia fascia di consumatori, riaccendendo l’interesse per le auto a benzina, diesel e i modelli ibridi”, spiega Franco Orsogna, Automotive Sector Leader di Deloitte: “A tal proposito, non stupisce che dalla Germania – che rimane il più grande produttore di auto in Europa – di recente siano arrivate proposte di nuovi incentivi per sostenere l’acquisto di auto elettriche nei Paesi Ue, per competere con la Cina”.
In sostanza, complice il caro vita, tra i consumatori italiani continua a diminuire l’interesse per i veicoli elettrici, mentre aumenta ancora (+2% rispetto al 2024 e +13% rispetto al 2023) la quota di chi considera i veicoli a benzina e diesel per il prossimo acquisto. “La maggioranza (87%) dei consumatori italiani, infatti, vorrebbe spendere al massimo 50 mila euro per la prossima macchina, ma molti veicoli elettrici superano questo limite”, sostiene Deloitte: “Si consolida anche la quota di chi “ripiega” sui modelli ibridi (+2% rispetto al 2024), cercando un compromesso tra rispetto per l’ambiente e portafoglio”.
E poi ci sono i “classici” timori legati all’auto elettrica, ormai consolidati: il 41% del campione italiano è ancora preoccupato per la scarsa autonomia, il 40% per i lunghi tempi di ricarica e il 36% per la mancanza di infrastrutture di rifornimento. Il costo per sostituire la batteria, invece, preoccupa meno (35%). Il 51% degli italiani che vorrebbero acquistare un’auto elettrica preferirebbe ricaricare il proprio veicolo presso la propria abitazione, ma il 25% ritiene però che l’installazione del caricabatterie a casa non sia fattibile.
Rimane, invece, una sostanziale sovrapponibilità fra le ragioni che spingono all’acquisto di un’auto termica, piuttosto che ibrida o elettrica: il prezzo è ancora al primo posto (56%), seguito dalla qualità del prodotto (54%) e dalle caratteristiche del veicolo (49%). L’attenzione al risparmio sui costi di acquisto e gestione rimane fondamentale per i consumatori. L’83% vuole interagire fisicamente con i venditori, per negoziare l’offerta migliore (80%) o per costruire un rapporto con il concessionario in merito a servizi futuri (72%). Infine, un italiano su due mostra ancora qualche perplessità sui veicoli a guida autonoma ma molti sono disposti a pagare un extra per le funzionalità di connettività avanzate che garantiscono una maggiore sicurezza. Il 66% degli italiani, contro una media europea del 58%, è interessato a servizi di tracciamento antifurto.
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