Armi e Gnl squassano i rapporti Usa-Ue
Gli Stati Uniti sono contrari all'uso incontrollato delle armi americane fornite all'Ucraina e vogliono che gli alleati della Nato acquistino più Gnl per riequilibrare la bilancia commerciale. Estratto dal Mattinale europeo.
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Gli Stati Uniti sono contrari all’uso incontrollato delle armi americane fornite all’Ucraina e vogliono che gli alleati della Nato acquistino più Gnl per riequilibrare la bilancia commerciale. Estratto dal Mattinale europeo
L’Ucraina non ha potuto utilizzare come voleva i missili da crociera Scalp e Storm Shadow forniti da Francia e Regno Unito perché ha dovuto ottenere l’autorizzazione preventiva degli Stati Uniti a causa della presenza di componenti americani nei missili. La confidenza che ci ha fatto uno dei partecipanti – e non è francese – al ritiro sulla difesa organizzato lunedì per i leader dei 27 Stati la dice lunga sui problemi che si incontrano nell’utilizzo di armi non prodotte nell’Ue.
I leader dell’Ue alle prese con il controllo americano sugli armamenti europei
Washington si è pubblicamente opposta all’uso incontrollato di armi americane consegnate all’Ucraina dagli Stati Uniti o dai suoi alleati, per evitare un’escalation con la Russia. Ma la Casa Bianca è andata oltre, chiedendo che l’uso di armi con componenti americane rispettasse le stesse restrizioni.
Un modo per imporre una forma di sottomissione agli alleati della Nato. La volontà dichiarata dalla Francia di produrre in Europa e acquistare in Europa per sviluppare l’industria della difesa dell’Ue e rompere la dipendenza da paesi terzi è sempre più condivisa dai suoi partner europei, ma non è ancora unanimemente sostenuta. Alcuni paesi dell’Ue non sono ancora in grado di staccarsi dallo Zio Sam.
Dialogo tra sordi sul “buy european”
Il dibattito sulla necessità di comprare europeo è distorto perché “stiamo discutendo di due cose diverse”, due tempi diversi, il breve e il lungo termine, ci ha spiegato un funzionario europeo interpellato sulla disputa che contrappone gli europei. C’è l’urgenza di ricostruire le scorte e il problema non è dove comprare, ma dove sono disponibili le armi da comprare. I produttori americani hanno lo stesso problema di quelli europei. In Occidente non c’è più capacità produttiva. Produciamo meno della Russia. Gli acquisti vengono fatti in Giappone, Corea del Sud e America Latina. Il lungo termine è diverso. In Europa, gli investimenti di oggi dovrebbero servire alla capacità produttiva per il domani. Lo sviluppo di una base industriale non è per il breve termine, perché richiede tempo.
Gnl, il pomo della discordia tra gli alleati della Nato
Gli Stati Uniti vogliono che gli alleati della Nato acquistino più gas naturale liquefatto americano per riequilibrare la bilancia commerciale. Comprare più Gnl americano è una delle opzioni discusse dai leader al ritiro informale di lunedì per offrire a Donald Trump un “deal”. Trump ne aveva fatto un argomento durante il suo primo mandato come presidente degli Stati Uniti, e una guerra commerciale era stata evitata grazie alla promessa degli europei di acquistare più Gnl con la pianificazione di 14 terminali nell’Ue. Quel che ha funzionato una volta può funzionare di nuovo, pensano la presidente della Bce, Christine Lagarde, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Ma questa non è una decisione politica. Non sono i governi a comprare il Gnl, ma le società private, che si rivolgono al miglior offerente. È per questo che la Russia continua a vendere Gnl nell’Ue. Per spezzare la loro dipendenza dal gas russo, gli acquirenti europei devono potersi rifornire altrove. Prezzi e costi sono gli argomenti che li spingono verso il Qatar, la Nigeria o gli Stati Uniti. Gli americani non hanno mai offerto prezzi migliori ai loro alleati. Vendono il loro Ggl a prezzi di mercato. La soluzione richiede “buone condizioni di prezzo” da parte degli Stati Uniti, ci ha detto una fonte.