Aggressione al centro minori. La rissa è scoppiata per i posti. Coltellate contro il giovane ’intruso’

Il diciannovenne colpito non doveva essere nella struttura. E’ ancora in gravi condizioni per la ferita al cuore

Jan 20, 2025 - 07:20
Aggressione al centro minori. La rissa è scoppiata per i posti. Coltellate contro il giovane ’intruso’

Voleva entrare nel centro di accoglienza “L’orologio“ di viale Corsica. Il 19enne tunisino, accoltellato al cuore sabato pomeriggio, ci aveva già provato in passato. Le altre volte, però, era stato redarguito dagli operatori, o al massimo segnalato alla polizia. Sabato, invece, si è trovato contro un muro di minorenni, che in quella struttura ci vivono e non vogliono ’ospiti’ indesiderati. Vecchie ruggini e frizioni avute poco prima in strada hanno fatto il resto. Il ragazzo sabato notte è stato sottoposto a un’operazione molto delicata a Careggi: è stabile, ma ancora in condizioni gravissime.

Proseguono intanto le indagini dei carabinieri. Cosa ci faceva un maggiorenne in una struttura esclusivamente per minori non accompagnati? Qual è stato il detonatore che ha dato via alla rissa? Chi ha inferto il colpo? Secondo quanto trapela da ambienti investigativi, non è ancora chiaro cosa può aver dato inizio alla rissa. Difficile però credere che non ci sia un legame con i numerosi episodi avvenuti con regolarità nelle scorse settimana, che hanno visto protagonista la vittima e un altro gruppo di 6/7 maggiorenni. La banda, tutti di origini nord africane, ha tentato più volte di intrufolarsi – scavalcando i pannelli che dividono la struttura dal cantiere Tav o entrando dal cancello principale nel momento ’buio’ tra un turno e un altro dei vigilantes – per conquistare un posto nel dormitorio, oppure per intrattenersi con gli ospiti. Nel mezzo, infatti, sembrano esserci conti in sospeso per piccoli spacci di droga. E la rissa di ieri sembrerebbe partita prima fuori dalla struttura per poi divampare nel cortile dell’Orologio.

"Non mi stupisco che sia finita così – ci racconta uno degli operatori, che preferisce rimanere anonimo –, abbiamo segnalato più volte questo gruppo di ragazzi che entra ed esce dalla struttura: sono pericolosi e spesso litigano con gli ospiti minorenni".

I militari stanno inoltre procedendo con gli accertamenti sotto il coordinamento della procura dei minori e quella ordinaria: i minori presenti nel Cas sono 13 di cui una decina hanno preso parte all’agguato con spranghe, bastoni, coltelli e sassi. Uno di loro è quello che avrebbe sferrato il fendente con un coltello preso dalla cucina della struttura. Quanto alle telecamere: è presente un apparecchio, installato al cancello di entrata, che non inquadra il punto dove si è svolta la rissa. Stanno bene, invece, i due agenti della polizia municipale che sabato sono stati accolti dai giovani migranti con una pioggia di pietre. Tre i giorni di prognosi per loro.

"Un episodio grave che assieme alla Sindaca Funaro seguiamo con attenzione – dice l’assessore al Welfare Nicola Paulesu – siamo in continuo contatto con i sanitari per avere notizie delle condizioni del ragazzo, e al tempo stesso con gli operatori della struttura e con le forze dell’ordine, la Polizia Municipale e i soccorritori che ringraziamo per la tempestività dell’intervento. Il pensiero di oggi però è rivolto alle condizioni di salute della vittima; come Amministrazione Comunale diamo tutto il nostro contributo per fornire ogni elemento utile a far luce il più rapidamente possibile su ciò che è successo".

A Firenze, secondo i dati del Comune relativi ai primi mesi del 2024, i minori stranieri non accompagnati presi in carico dai servizi sociali sono in media 500. Il 90% di loro segue i percorsi di accompagnamento e di integrazione che vengono proposti, circa il 10% ha difficoltà nel seguire progetti di inserimento. Tra questi una piccola percentuale, intorno al 3-4%, adotta condotte antisociali. Mentre sono in totale una trentina di strutture di prima accoglienza per minori (e non), tra rete Sai (Sistema Accoglienza Integrazione), Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione) e Cas.

"Oggi parlerò con il prefetto e l’Assessore Paulesu, il Cas di viale Corsica va trasferito - spiega il consigliere FdI Alessandro Draghi– . Mi unisco alla nota della Uil Fpl che da tempo denuncia una situazione esplosiva, infine va tutta la mia solidarietà ai due agenti feriti per ripristinare l’ordine pubblico".

Pietro Mecarozzi