A che punto sono i dazi promessi dall’Ue a Shein e Temu?
Ecco cosa ha detto Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia delle dogane, sui dazi che Bruxelles vuole imporre alle spedizioni degli e-commerce come Shein e Temu che inondano l'Europa di prodotti a basso costo. Tutti i dettagli
Ecco cosa ha detto Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia delle dogane, sui dazi che Bruxelles vuole imporre alle spedizioni degli e-commerce come Shein e Temu che inondano l’Europa di prodotti a basso costo. Tutti i dettagli
Da mesi si vocifera che l’Unione europea voglia introdurre dei dazi anche per le spedizioni di valore inferiore ai 150 euro, attualmente acquistabili in esenzione doganale e pure gli Stati Uniti (di Biden) avevano annunciato di voler prendere simili provvedimenti.
Ma a che punto siamo? A dare qualche anticipazione a ItaliaOggi è stato il direttore dell’Agenzia delle dogane Roberto Alesse, in occasione dell’8° Forum dei commercialisti.
DAZI UE TRA IL 5 E IL 17% PER PRODOTTI SOTTO AI 150 EURO
Per arginare il fast fashion, ma non solo, l’Ue ha intenzione di imporre dei dazi anche sulle merci che a oggi non li prevedono perché non superano i 150 euro. Finora non si era parlato di percentuali ma, stando a quanto dichiarato da Alesse, “con la riforma del Codice doganale unionale, attualmente in fase di discussione finale a Bruxelles, sarà introdotto un nuovo sistema di tassazione nell’e-commerce, che eliminerà le soglie di esenzione dai dazi doganali per le spedizioni di basso valore (150 euro), con l’applicazione di dazi doganali orientativamente tra il 5 e il 17%”.
“L’eliminazione di queste soglie – ha aggiunto Alesse – sarà particolarmente significativa per i prodotti (abbigliamento e calzature) che rientrano nel fast fashion e che generalmente sono venduti direttamente nell’Unione europea da grandi piattaforme commerciali che hanno la loro sede principale in Asia”.
RISCHIO PRODOTTI CONTRAFFATTI E PERICOLOSI
Oltre a essere ormai un fenomeno insostenibile per l’ambiente, l’arrivo di tutte queste merci preoccupa anche per la loro scarsa qualità.
Bruxelles infatti ha osservato un aumento delle importazioni di merci contraffatte e pericolose, come nel caso dei giocattoli tossici che nella maggior parte dei casi, avendo un costo ben inferiore ai 150 euro, arrivano direttamente a casa dei consumatori senza alcun controllo da parte delle autorità. L’anno scorso il commissario europeo per il commercio Maroš Šefčovič aveva previsto che nel 2024 sarebbero stati trasportati nell’Ue circa 4 miliardi di pacchi di valore inferiore ai 150 euro, quasi il triplo rispetto al 2022.
Inoltre, stando al Financial Times, il numero di prodotti pericolosi segnalati dai Paesi dell’Ue, “è aumentato di oltre la metà, superando i 3.400 nel 2023 rispetto all’anno precedente. I cosmetici, i giocattoli, gli apparecchi elettrici e i vestiti sono stati tra i prodotti con i maggiori problemi di sicurezza”.
PROBLEMI IN VISTA?
Tuttavia, sempre secondo il FT, le misure ipotizzate da Bruxelles sarebbero complicate da mettere in pratica, a causa del diritto internazionale. EuroCommerce, che rappresenta i rivenditori dell’Ue, ha infatti affermato che una tassa di movimentazione sarebbe difficile da giustificare in base alle norme dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) perché “limitano l’importo delle tasse e degli oneri per il trattamento doganale al costo approssimativo del servizio reso”.
“Per il momento esortiamo la Commissione europea e gli Stati membri a intensificare l’applicazione delle norme a livello nazionale e comunitario e a rompere i confini tra i diversi settori di applicazione”, ha dichiarato l’Omc, ricordando che “le nuove regole richiederanno anni per essere applicate”.
Inoltre, una tassa sui ricavi degli e-commerce, che verrebbe applicata sia alle imprese dell’Ue che a quelle straniere, richiederebbe l’approvazione dei 27 Stati membri e potrebbe danneggiare le imprese europee, danneggiate oggi da quegli stessi prezzi stracciati con cui è impossibile competere se si vogliono mantenere alti standard di qualità in rispetto della regolamentazione europea.