Volandri: “Vogliamo continuità nelle vittorie. Non sottovaluto la Spagna. Nel 2023 Fognini mi disse…”

Filippo Volandri si racconta, ospite dell’ultima puntata di TennisMania condotta da Dario Puppo (giornalista/telecronista di Eurosport) e da Guido Monaco (voce tecnica di Eurosport) in onda sul canale Youtube di OA Sport. Due successi in fila in Coppa Davis sono un dato storico per l’Italia e il Bel Paese avrà la possibilità, visto il cambio […]

Feb 5, 2025 - 12:19
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Volandri: “Vogliamo continuità nelle vittorie. Non sottovaluto la Spagna. Nel 2023 Fognini mi disse…”

Filippo Volandri si racconta, ospite dell’ultima puntata di TennisMania condotta da Dario Puppo (giornalista/telecronista di Eurosport) e da Guido Monaco (voce tecnica di Eurosport) in onda sul canale Youtube di OA Sport. Due successi in fila in Coppa Davis sono un dato storico per l’Italia e il Bel Paese avrà la possibilità, visto il cambio di regolamento, di entrare in gioco nell’edizione 2025 direttamente dalle Finals di novembre, essendo la nazione ospitante.

Non è mai un male ricordare le vittorie e cosa abbiamo costruito e fatto. Siamo però già nella riprogrammazione per provare a conquistare nuovamente l’Insalatiera. Stiamo studiando i possibili avversari, avendo il privilegio di essere nella Final Eight di Bologna“, le prime parole del capitano di Coppa Davis.

Potremo giocare per i prossimi tre anni in casa e questo ci darà l’opportunità di programmare per il triennio in funzione di un nuovo successo. Sinceramente, non era nelle previsioni il fatto di vincerla per due volte consecutive come abbiamo fatto e a questo punto puntiamo a dare a continuità“, ha ammesso Volandri.

Regolamento che può far discutere, dal momento che l’Italia non disputerà né le qualificazioni e né il secondo turno di settembre per quanto detto: “Sinceramente, da parte nostra, sono più i vantaggi che gli svantaggi. Dopo gli Slam, bisogna fare i conti con quanto è rimasto nel serbatoio dei giocatori e non è semplice. Quindi, poter saltare questa parte dell’annata è una cosa positiva. Dall’altro lato, però, per quanto mi riguarda il vedersi a settembre e giocare è sempre stato molto importante anche per la costruzione del gruppo e il lavoro sul singolo giocatore. Mi viene in mente quanto accaduto con Matteo Berrettini nel 2024, vista la sua settimana fatta a Bologna. Sono stati giorni che gli sono serviti molto per la sua fiducia. Del resto, io di raduni o di stage non ne ho e penso a Malaga l’anno passato, inizialmente avevo solo Matteo e Lorenzo Musetti, dal momento che sia i doppisti (Bolelli e Vavassori) che Jannik Sinner erano impegnati nelle ATP Finals a Torino. Jannik è arrivato proprio all’ultimo momento e ha dovuto fare i conti con la differente velocità dei campi, ovvero quello principale e di allenamento“.

Si è approfondito il tema ‘Berrettini’ e le scelte fatte prima della partita contro l’Argentina nei quarti di finale: “Prima di Malaga Matteo si è allenato molto bene ed è quello che gli era mancato negli ultimi anni, quando per un motivo o per l’altro era sempre stato costretto a fermarsi. Tuttavia, aveva fatto più fatica di Lorenzo Musetti perché su un campo così veloce non riusciva a comandare. Di contro, ‘Muso’ rispondeva bene da vicino, variava e sapeva essere incisivo al servizio nel corso degli allenamenti. Veniva da un periodo molto positivo, aveva raggiunto le semifinali a Vienna e sconfitto nel proprio percorso Alexander Zverev. C’erano dei segnali in questo senso, poi le partite sono le partite e Musetti non è riuscito a gestire la tanta pressione in un contesto (indoor, ndr) dove di base ha più problemi“.

Volandri ha poi voluto fare una precisazione, ricordando le polemiche del 2023 e la scelta di far giocare Berrettini e Fognini insieme in doppio nel confronto col Canada: “C’eravamo trovati in una condizione molto particolare. Sonego, che aveva fatto una partita super contro Shapovalov, aveva i crampi, mentre Musetti non era nel mood giusto per un doppio decisivo. Parlai con Fabio (Fognini, ndr) e gli spiegai la situazione, considerando che Simone Bolelli aveva un problema al polpaccio. Lui mi rispose di voler giocare con Sonego o con Berrettini e quindi la scelta fu obbligata e Matteo fu buttato un po’ nell’arena“.

Musetti che sembra soffrire la Davis, viste le tante sconfitte rimediate. Il capitano azzurro ha risposto così: “Lui è sempre il primo a dare la disponibilità. Aveva fatto un’ottima prestazione nel 2022, non solo quando è stato chiamato a giocare il punto decisivo contro la Slovacchia in trasferta, ma anche a Bologna contro la Croazia, disputando una partita strepitosa contro Gojo. Tuttavia, quel match si disputò su una superficie particolarmente lenta, che meglio si adattava alle sue caratteristiche. Nelle due esperienze a Malaga sono accadute poi cose diverse: nel 2023 veniva da un anno molto particolare, con una paternità in arrivo e tanti pensieri. Decisi di farlo giocare in semifinale contro la Serbia (Miomir Kecmanovic l’avversario, ndr) e per un set e mezzo diede ottime risposte. Successivamente, ha fatto più fatica. Lorenzo, però, è fatto per giocare in Davis, deve solo maturare. Certo, giocare a livello indoor non lo favorisce“.

Una rivelazione c’è stata anche su Sinner: “Come ho detto, Jannik è arrivato all’ultimo momento e praticamente ha avuto pochissimo tempo per prepararsi. Contro Baez non ha fatto vedere le difficoltà di adattamento al campo, ma in doppio un po’ sì e infatti ha giocato meglio Berrettini di lui, rispetto cioè a quello a cui ci ha abituato. Sappiamo poi cosa ha fatto nella prosecuzione delle Finals…

Ragionando in prospettiva, si può già tener conto di alcune eliminazioni eccellenti come quelle della Serbia, del Canada e della Gran Bretagna, mentre la Francia si conferma in crescita, la Germania è da valutare se potrà contare su Zverev e il confronto tra USA e Cechia nel secondo turno è decisamente interessante per le qualità delle due compagini: “Io, pensando al futuro, non sottovaluto anche l’Australia, per via del doppio, e la Spagna con Carlos Alcaraz“, ha dichiarato Volandri.

Un 2025 in cui Lorenzo Sonego, a differenza del 2024, sembra essere tornato in condizione e utile alla causa: “Sono molto contento per lui e di quanto ha fatto agli Australian Open (quarti di finale, ndr). Avevo fatto delle valutazioni su di lui nel 2024, come anche su Arnaldi e Cobolli, con quest’ultimo che ha concluso la stagione con una spalla in disordine e per questo non ha potuto allenarsi come avrebbe dovuto e potuto. Sonny ha sempre aiutato la squadra e sarà un elemento molto importante. Ci tengo a sottolineare anche l’ascesa dei doppisti, visto che hanno raggiunto un’altra finale Slam. In particolare, Vavassori è giusto che faccia tutte queste esperienze e questo potrebbe tornare utile“.

Un periodo molto positivo per l’Italia, con undici giocatori nella top-100 e il traino straordinario di Sinner (n.1). Ci si chiede però quali possano essere le prospettive di alcuni di loro, come Cobolli, Arnaldi e Darderi, autori di stagioni molto positive, ma forse le aspettative su di loro sono troppo elevate: “Con Matteo si vive un po’ sulle montagne russe, ha cambiato il servizio e ha tanto lavoro da fare. Per Flavio, sappiamo quanto confermarsi sia difficile. Mi posso aspettare un 2025 con un mezzo passo indietro anche perché deve recuperare la piena efficienza fisica, che per un contrattaccante come lui è fondamentale. Forse nel 2024 ha giocato un po’ troppo, ma quello si legava anche a fare delle esperienze. Io credo che sia un giocatore forte e stabile in top-30 se starà bene fisicamente. Si deve comportare come tale, in termini di programmazione. Luciano ha fatto vedere grandi cose sulla terra e sulle altre superfici ha mosso i primi passi, ha bisogno di tempo“.

A conclusione, una battuta su quanto fatto dal capitano nelle prime settimane del 2025: “Tanto lavoro a Tirrenia, con diversi giocatori giovani da visionare e valutare. Federico Cinà si è dedicato a una preparazione ad hoc dal punto di vista fisico. Ci rimbocchiamo le maniche per continuare ad avere tanti giocatori in top-100“.

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